Capitolo 10

332 30 20
                                    

Il contatto con le sue labbra mi fa un effetto strano, mi sento bene per davvero, sento che tutte le lacrime che ieri hanno rigato il mio volto sono state cancellate con questo gesto, che la tristezza di ieri non c'è più.
Il mio stomaco si contorce, le mie mani tremano e il mio corpo va a fuoco.

Rimaniamo così appiccicate l'una all'altra per qualche secondo.

Diana poi si stacca e mi guarda, le lacrime continuano a rigarle le guance ed io la stringo a me, è mossa da continui spasmi dati dal pianto e riesce a calmarsi solo dopo qualche minuto.

Si stacca dal mio abbraccio, fa un sorriso poco convinto e mi dice:

- Non posso farti entrare in questa situazione, non voglio farti ulteriore male... devi staccarti da me.- lo dice in un sussurro quasi a voler nascondere queste parole.

- No! Non ti lascerò andare! Ti starò vicina in qualsiasi caso!- le rispondo con convinzione

- Fede, non hai idea di dove tu ti stia andando a cacciare. La situazione è troppo complicata. Non posso... non posso farti questo. -

Una lacrima le scorre sulla guancia e io prontamente gliela asciugo.

- adesso calmati e raccontami tutto. Troveremo una soluzione insieme- le dico in tono rassicurante.

Lei prende fiato ed inizia:

- quattro anni fa ho conosciuto Ethan, frequentavamo lo stesso liceo ma lui aveva 3 anni più di me ed era un ripetente.. ho sempre avuto una cotta per lui ma non venivo ricambiata ne calcolata o così sembrava. Per lui ero davvero trasparente ed io facevo di tutto per farmi notare. - prende un respiro

Io mi sento ferita. Vorrei essere al posto di quel ragazzo... Ma la lascio continuare senza interromperla e non muovendo la mia mano dalla sua.

- lui era il classico stronzo, pensava solo alle feste ed ai suoi amici eppure con me da solo era diverso i primi tempi, mi riempiva di gesti carini, di attenzioni . Dopo poco dalla nostra prima uscita ci fidanzammo e lui cambio totalmente. Era sempre nervoso, arrabbiato con il mondo è la sua valvola di sfogo ero io, beveva tutte le sere e spesso si drogava anche, voleva andare a tutte le feste della scuola ed io per accontentarlo andavo con lui-

Mentre parla diventa sempre più rossa e le sue mani non smettono di tremare. La sua voce è incrinata

- poco dopo essere entrata nel suo giro di amicizie diventai come lui, bevevo tutti i weekend e facevo cose con lui che pensandoci ora mi faccio schifo. Quando finalmente capii che la mia vita non poteva essere quella decisi di lasciarlo, ti sto parlando di quasi un anno fa. Ma Lui... - scoppiò in lacrime.

Le strinsi forte la mano e lei riuscì a calmarsi quel poco per riuscire a continuare.

- tirò fuori mie foto, dove ero svenuta con in mano una birra, foto nostre nella ehm... nell'intimità e minacciò l di farle vedere ai miei genitori. Non potevo permetterglielo perché loro sono gente per bene, siamo una famiglia benestante e i miei tengono all'apparenza più di qualsiasi altra cosa. Non volevo deluderli e non volevo vedermi trasferita direttamente in qualche scuola privata lontano da qui. Così decisi di continuare a stare con lui. E purtroppo eccomi ancora qui-
Smette di parlare e scoppia in un pianto disperato.

Mi sento impotente, le lacrime mi pizzicano gli occhi ma cerco di cacciarle indietro. Sono nera. Vorrei andare da quel tizio e spaccargli la faccia. Lei, la mia Diana non si merita tutto questo.

Mia? Pronto Fede? Ma ci sei o ci fai!? Non starete mai insieme non lo lascerà mai - uno a zero per la mia coscienza.

Scaccio questi miei pensieri e dedico tutta la mia attenzione a Diana, mi avvicino e inizio piano a parlare.

- Ehi guardami.. non puoi smettere di essere te stessa e non puoi assolutamente vivere per lui, devi riuscire a lasciarlo ed accettare le conseguenze.. io sarò comunque al tuo fianco. Sempre!- le dico con voce spezzata.

- Forse un modo c'è, devo confessare tutto ai miei genitori e sperare che loro non mi odino-

- Sono i tuoi genitori, ti rimprovereranno ma vedrai che ti potranno aiutare- le dico con estrema convinzione

Lei si avvicina guardandomi negli occhi e mi spiazza; mi da un lungo bacio sulle labbra.

Poi si stacca e mi guarda

- Fede per te sarei disposta a rischiare tutto. Voglio stare insieme a te!- dice convinta.

Le lacrime, questa volta di felicità, mi scorrono sul viso.. mi avvicino a lei e premo le mie labbra sulle sue, lei schiude la bocca leggermente e le nostre lingue si toccano. Nello stomaco sento le farfalle. Una cosa mai sentita prima.. la stringo più forte a me e continuiamo a baciarci.
Ci stacchiamo solo dopo qualche minuto. Le nostre labbra rosse. Imbarazzatissime.

Dopo qualche tenerezza lei mi dice che deve andare a risolvere le cose.. che io mi merito l'esclusiva su di lei.
Io le sorrido.
Ci salutiamo con un leggero bacio sulle labbra ed io la guardo andare via.

Sono felice ma ho anche tanta paura per lei. Non voglio che stia male. Non voglio che la sua vita venga fatta a pezzi da quel ragazzo solo per me. Voglio solo che sia felice ed io farò di tutto per renderla tale.

* LA SERA STESSA*

Sono in camera da oggi pomeriggio quando sono rientrata, sto aspettando che lei mi faccia sapere e non riesco a pensare ad altro.. sono attaccata al telefono.

Ad un certo punto il telefono inizia a suonare, salto su in un secondo ma subito riconosco che quella è la canzone mia e di Maelle..
Un po' delusa rispondo al telefono.

- Ehi fede! Aspettavo tue notizie e allora?- mi dice lei in tono impaziente.

Prendo un bel respiro e le racconto tutto quanto, senza tralasciare alcun dettaglio.
Dall'altra parte silenzio.

Sentire la mia amica in silenzio mi fa uno strano effetto perché lei ha sempre una parola pronta, questa volta no, è in totale silenzio..

Ad un certo punto mi uccide le orecchie e grida:

- OMG!!! È come essere in un film-

Entrambe ridiamo, è l'unica in grado di riuscire a farmi sorridere, è particolare ma io le voglio bene per questo.

Dopo più di un'ora al telefono è mia madre a disturbare.

- Federicaaa a tavolaaaa- urla dal piano inferiore.
Io saluto Maelle dandole appuntamento sotto casa sua la mattina dopo e mi dirigo al piano di sotto.

Mentre ceniamo la conversazione tra i miei genitori è piuttosto accesa, io però sono in un mondo a parte e mangio piuttosto assente dalla loro conversazione perché non faccio altro che pensare a Diana... non averla sentita per tutto il giorno mi ha reso piuttosto nervosa e ho paura che sia successo davvero qualcosa.

Dopo cena aiuto mia madre a sparecchiare e ascolto i suoi soliti discorsi che ruotano tutti intorno al fatto che mi vorrebbe completamente diversa. Sono un fascio di nervi e dopo l'ennesimo insulto alla mia persona sbotto:
- ma tu che razza di madre sei? Sai solo insultare! Io vorrei che sparissi di qui e andare a vivere con Maria!- le urlo iniziando a piangere.

Lei non si scompone e risponde:
- ti sono capitata io invece- e mi lascia da sola in cucina.

La restante parte della serata la passo a piangere sul mio letto, non so più nemmeno il motivo per cui piango se per mia madre oppure per la preoccupazione per Diana..

Cerco di dormire in tutti i modi ma niente, anche stasera il sonno non vuole proprio impossessarsi di me ad un certo punto il telefono suona; mi alzo di soprassalto e afferrò il telefono.

- avevi proprio ragione i miei genitori hanno capito tutto, domani mi vedrò con lui e chiuderò tutto. Non ti ringrazierò mai abbastanza. Sei speciale Fede❤️-

Il mio pianto si trasforma in felicità nel giro di mezzo secondo e le rispondo:

- sono contentissima. A domani 😘-

Finalmente sono felice e riesco ad abbandonarmi ad un sonno profondissimo.

In un mare di pensieri, tu mi salvi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora