Capitolo 11

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Sono le 7:20 e la sveglia suona ad un volume decisamente troppo altro per i miei gusti ed è già la terza volta che la spengo ma alla fine mi arrendo al mio destino e mi alzo abbandonando il calore del mio amato letto. Finalmente stanotte ho dormito bene e mi sento anche abbastanza riposata.
Il mio primo pensiero appena scesa dal letto va a Diana, dopo ieri non so assolutamente come comportarmi.. come devo salutarla? Come devo approcciarmi a lei? Devo fare finta che non sia successo nulla? Devo parlarne?

Mentre mi pongo tutte queste domande mi preparo per la scuola ed una volta finito mi dirigo al piano di sotto per sgranocchiare qualcosa prima di andare all'università . 
Messo piede in cucina trovo mio padre intento a leggere un giornale e mia madre che si mette lo smalto; accenno un buongiorno a cui ricevo risposta solo da parte di mio padre che alza gli occhi dalla sua amata gazzetta dello sport e mi fa un sorriso. Lui è sempre stato un uomo così, silenzioso, amante dello sport e molto dedito al lavoro.

Mia madre non dice una parola e non mi guarda, probabilmente per il battibecco di ieri. Mi chiedo se ho esagerato con lei.

Se hai esagerato? Ma sei cretina o che cosa? Hai certamente esagerato anzi ti dirò di più l'hai ferita- mi ammonisce la mia coscienza

Mi sento leggermente in colpa nei suoi confronti  ma quella donna mi porta al limite e non si ferma fino a quando scoppio. Le sue continue critiche mi hanno fatto male negli anni. Solo ora sono riuscita a creare una corazza immune a tutte le cattiverie che si ostina a dirmi.
Decido di non fermarmi nemmeno a fare colazione, prendo un croissant e mi dirigo in garage a prendere la mia macchina.

Sono davanti casa di Maelle più di mezz'ora in anticipo quindi decido di parcheggiare ed entrare a chiacchierare un po' con sua mamma.
La mamma di Maelle è completamente l'opposto della mia, moderna, gentile, sempre sorridente ed io che sono abituata a tutt'altro spesso invidio il suo rapporto con la figlia.

Mezz'ora dopo la mia migliore amica fa il suo ingresso in cucina, prende un croissant dal tavolo e lo addenta. Dopo poco dobbiamo già avviarci a scuola ed entrambe salutiamo sua mamma con un bacio sulla guancia.

* ORE 08:50*

Siamo in anticipo di circa 10 minuti quindi decidiamo di andare a prendere un caffè e berlo sedute al nostro banco mentre chiacchieriamo allegramente con i ragazzi delle file vicine alla nostra. Dopo qualche minuto lei fa il suo ingresso in aula ed il mio sguardo e la mia attenzione vanno a finire dritti nella sua direzione e non  appena Diana mi vede mi fa un grande sorriso che mi crea una fitta allo stomaco.
Le sorrido a mia volta ed intanto la guardo avvicinarsi al nostro banco, scavalca Maelle salutandola con un abbraccio e non appena mi vede mi abbraccia e preme le sue labbra sulle mie.
Io rimango interdetta all'inizio e sgrano gli occhi guardandola perché sinceramente non me l'aspettavo ma sono davvero felice.

Appena mi risiedo al mio posto vedo qualche sguardo incuriosito dei presenti che punta verso di noi ma cerco di non farci caso.
La mia migliore amica decide di sussurrarmi all'orecchio:
- uuuuh a quando il matrimonio-

Ed io di tutta risposta divento subito rossa e le tiro una gomitata sul fianco ridendo.

Subito dopo arriva il dovente di psicologia che è in realtà un ragazzo di una decina di anni più grande di noi, biondo, abbronzato e con un bel fisico. La mia amica non si contiene con le sue battutine a sfondo sessuale nei suoi confronti al quale io e Diana ridiamo.

- faro finta di andare male nella sua materia così da farmi dare lezioni private - dice Maelle con un sorridimi malizioso in viso.

- sei sempre la solita davvero, irrecuperabile- le rispondo.

Dopo di che Maelle si incanta a guardare i professor Megliola che spiega l'attaccamento.

Io oggi invece sono piuttosto distratta continuo ad incantarmi a guardare Diana e spesso i nostri sguardi si incontrano e ci sorridiamo. A metà della lezione decido di prenderle la mano e lei le la stringe forte. Rimaniamo così fino al termine della lezione.

Così vicino a lei io mi sento davvero felice.

Finalmente alle 12:00 inizia la pausa pranzo, esco dall'aula mano per mano con Diana e lo sguardo della gente sembra posato solo su di noi, ma io ignoro tutte le occhiate ed i commentini perché voglio vivermi al meglio tutto con lei. Aspettiamo per 10 minuti buoni Maelle fuori dall'aula poiché lei è intenta a civettare con il professore ma dato che non decide di muoversi noi iniziamo ad andare a prendere il nostro vassoio in mensa e ci sediamo a mangiare insieme.

Dopo poco azzardo una domanda:
- ehm si insomma... volevo chiederti se per caso avessi parlato con quel ragazzo com'è che si chiama? Ah si Ethan- le chiedo con tono piuttosto incerto.

Il suo sorriso al solo sentire quel nome sparisce.

- gli ho dato appuntamento al parco di fronte a casa mia oggi pomeriggio alle 17:30- mi risponde senza guardami negli occhi

Le prendo la mano e le chiedo:
- ti senti pronta?-

- per te sono pronta anche alla guerra- mi risponde lei facendomi l'occhiolino.
Ed io mi sporgo dal tavolo e premo le mie labbra sulle sue.

La pausa pranzo con lei scorre fin troppo veloce e di Maelle nemmeno l'ombra. Troppo impegnata con il professor Megliola.
Entrate in aula infatti è ancora lì a chiacchierare con il docente ed io e Diana ci scambiamo uno sguardo complice per poi scoppiare a ridere.

La lezione del pomeriggio scorre piuttosto velocemente e le 16:00 arrivano in un lampo.
Prima di andare saluto con un bacio Diana e le faccio promettere di scrivermi non appena avrà parlato con lui.

Nel tragitto verso casa Maelle mi da una notizia che mi lascia a bocca aperta il professore di psicologia le ha chiesto di andare a bere qualcosa in un pub questo weekend. Io guardo la mia amica e noto che quando parla di lui il volto le si illumina, sorride ed in alcuni momenti diventa pure rossa, andiamo l'imbarazzo non è proprio una caratteristica della mia pazza migliore amica.

- uuuuh qui qualcuno si sta innamorando- le dico imitando il suo torno di voce

lei mi tira una gomitata e mi dice:

- possiamo semplicemente diventare amici-

- se di letto- le rispondo io pungente non riuscendo più a trattenere la risata.

Mi becco un'altra gomitata sul fianco e giunte davanti casa sua la mia amica mi saluta e va verso casa.

*DOPO QUALCHE ORA*

Sono già le 21:55 e Diana ancora non mi ha scritto, non faccio altro che pensare a ciò che si sono detti e sono davvero in ansia, cammino per tutta la camera fissando continuamente il telefono.. quando dopo un po' il telefono suona e sul display leggo il suo nome, prendo un bel respiro ed apro:

- Ehi baby, pensavo andasse peggio. Domani in università ti racconterò tutto. -

D'istinto sorrido.

- meno male, l'ansia mi stava mangiando viva- le rispondo

- ora sono tutta tua. Buonanotte baby❤️ -

- ora sei tutta mia. Buonanotte mani gelide ❤️-

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Spazio autrice:

Spero questi capitolo possa piacervi. Datemi qualche parere 😊

Per qualche giorno non potrò aggiornare perché ho un weekend pieno.

In un mare di pensieri, tu mi salvi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora