Capitolo 3

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La ragazza per cui mi sono ridotta così si chiama Diana, l'ho conosciuta un anno fa all'università e so che la cosa può sembrare banale e scontata ma è stato il classico colpo di fulmine.

È entrata nella mia vita precisamente l'1 ottobre 2017 alle 9.00 ed in quella classe che era composta tutta da volti completamente nuovi per me, ad eccezione di Maelle, ma di cui io ho ammirato e notato solamente il suo.
Così, un po' per caso o forse no, ci siamo subito trovate.

* OTTOBRE 2017*

É finalmente arrivata la notte prima del grande inizio ed è tutta l'estate che lo sto aspettando, mi sono convinta che, dopo tutto quello che ho passato alle superiori, finalmente per me ci sarà un nuovo inizio.

Io e Maelle sin dall'asilo abbiamo sempre sognato di diventare delle dottoresse.
Con il tempo,crescendo sempre fianco a fianco e con l'idea della medicina fissa in testa abbiamo capito che io sarei voluta diventare un neurochirurgo e lei un' anestesista.

Finalmente eccoci qui, l'università dei miei sogni, insieme alla migliore amica del mondo! Che cosa potrà mai andare storto?

- Pronto? Sei Fede! Tutto può andare male lo sai vero? - mi dice la mia coscienza.

Cerco di zittirla subito e mi giro e rigiro nel letto, ho tutta quest'ansia che mi impedisce di dormire. Così decido di chiamare la mia migliore amica, penso sia l'unica che, anche dall'altra parte della cornetta, riesce a tranquillizzarmi ed a farmi stare bene.
Lei è il mio opposto, estremamente solare, sorridente, va d'accordo con tutti e farebbe parlare anche un morto.
Io invece sono piuttosto taciturna, sto spesso nel mio e mi sento fuori luogo praticamente ovunque, anche in casa mia.
Nonostante ciò siamo cresciute insieme, non abbiamo mai litigato seriamente solo qualche battibecco ogni tanto, ma qualcosa di insignificante.

Dopo due squilli la mia amica risponde con il suo solito entusiasmo al telefono:

- Buonasera cucc, un odioso soprannome che mi ha dato anni fa e che sa benissimo che non sopporto, ancora in preda alle tue ansie?-

Dannazione questa ragazza mi conosce quasi più di me stessa!

- Colpita e affondata- le rispondo con voce lamentosa.

- Eddai cucc che è il nostro sogno, finalmente qualcosa diventa realtà- risponde senza trattenere il suo grande entusiasmo.

- Sarà, ma se mi chiami cucc un'altra volta ti assicuro che a domani non ci arrivi- rispondo facendo la finta offesa.
Entrambe ridiamo.

Passiamo quasi tre ore al telefono e lei fa di tutto per farmi distrarre, infatti devo dire che ci riesce alla grande perché una volta terminata la conversazione mi sento molto più tranquilla del solito.
Appena chiusa la chiamata guardo l'orario le 00.00.

Esprimi un desiderio, che di fortuna ne hai bisogno si fa largo la mia coscienza.

Cerco di non pensarci e rimanere tranquilla, così decido di andare in bagno per farmi una doccia calda prima di andare a letto.

Tornata in camera prendo il cellulare in mano, apro la sezione musica, metto le cuffiette e faccio partire la mia playlist cercando di non pensare ed addormentarmi.
Le canzoni si susseguono senza sosta e dopo interminabili minuti che a me sembrano ore, riesco a prendere sonno.

In un mare di pensieri, tu mi salvi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora