The Life You Deserve || Mileven (Italian Translation)

28. Sweet Sixteen

Ottobre 1986

Mike, quel sabato mattina, pedalava veloce per le strade della città sentendosi un ladro in allerta, cercando con gli occhi chiunque lo potesse conoscere.

Era in missione, una missione che avrebbe volentieri evitato di farsi beccare a compiere, specialmente da una di quelle pettegole signore che andavano al club del libro con sua madre o, soprattutto, da Hopper o Joyce.

Aveva scelto quel sabato in particolare perché El e Will si erano lasciati sfuggire che i loro genitori avrebbero finalmente avuto un giorno libero insieme, per cui ne avrebbero approfittato per uscire a colazione con la famiglia. Questo significava che Hopper non si sarebbe aggirato per le strade di Hawkins, e Joyce sicuramente non avrebbe lavorato da Melvard quel giorno. Ed era proprio di quel negozio che Mike aveva bisogno per compiere la sua missione, e non poteva farsi beccare da qualcuno che lo conosceva mentre comprava quello specifico prodotto.

Arrivò fuori dal negozio e prontamente fisso il lucchetto sulla ruota della bici, con dita tremanti e leggermente sudaticce. I suoi occhi scuri vagarono per un attimo attraverso le vetrate del negozio, sentendosi sollevato nel vedere un tizio annoiato dietro la cassa ma di Joyce nemmeno l'ombra. Esalò un respiro nervoso ed entrò, il trillo del campanello appeso alla porta sopra la sua testa ad accompagnare la trionfale entrata.

Mike evitò lo sguardo dell'annoiato commesso, concentrando tutta la sua attenzione sulla corsia tre, quella dei prodotti farmaceutici. Strinse le mani in due pugni stretti e con determinazione si diresse verso la corsia.

"Dico davvero. Voglio che compri i preservativi. Sono pronta."

Le parole di El risuonavano nella sua testa ogni 5 minuti dalle ultime due settimane, rendendolo al contempo eccitato e terrorizzato. Ne avevano riparlato qualche giorno più tardi, una volta tornati sobri, ed erano ancora d'accordo. El vuole fare sesso con me! Anche il solo pensiero, nella testa riccioluta e confusa del ragazzo, era a dir scioccante. Com'era possibile che la ragazza più bella del mondo volesse fare sesso proprio con lui? Come poteva voler perdere la verginità con lui?

Mike non era stupido e nemmeno cieco, sapeva che El lo amava, non aveva bisogno di sentirselo dire continuamente perché era come se tra loro due ci fosse un invisibile legame mentale, un legame che permetteva loro di sentirsi l'un l'altro senza nemmeno bisogno di parlare, così forte che anche nel vuoto di El, Mike riusciva a percepirlo. Era sempre stato lì, dal momento in cui si erano incontrati anni prima nel bosco, ma era sembrato diventare ancora più forte nel corso degli anni. Mike non dubitava del loro amore, neanche per un attimo, ma non poteva evitare quella maledetta paura di farle male, o l'ansia di non essere capace a fare l'amore. E se la deludo?

Si risvegliò dai suoi pensieri quando si rese conto di trovarsi proprio davanti ai preservativi. Strabuzzò gli occhi preso dal panico guardando la quantità di scatole, ognuna diversa dall'altra. Che cazzo?! Perché ce ne sono di così tanti tipi?!

Gli occhi scuri e attenti di Mike andarono subito al commesso, ancora annoiato intento a leggere una rivista senza degnarlo di un singolo sguardo. Guardò di nuovo le scatole con un cipiglio confuso e un leggera timidezza a scaldargli di porpora le guance. Con mani incerte, cominciò a prenderne alcune e a leggerne il retro, rabbrividendo di tanto in tanto. Voleva solo dei normali preservativi, che diavolo, era così assurda come richiesta?

Non poté fare a meno di ridacchiare quando prese tra le mani una delle scatoline che conteneva, apparentemente, preservativi "mi illumino al buio"; inutile dire che li rimise a posto un secondo dopo, non avendo in mente di fare da starlight in quell'occasione speciale. Ne guardò un'altra che recitava la scritta "tutti i gusti, fruttati e dolci" e spostò la mano come se fosse rimasto scottato. Dovevano usarli per fare sesso, a chi importava del sapore?!