42. College Years

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Estate 1989

Mancavano tre giorni all'ora X, il momento in cui il party si sarebbe separato per il college, e la maggior parte di loro si comportava come se la questione non fosse niente di che. Come se, tra una manciata di ore, non sarebbero stati a migliaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro.

Ma El fu la prima a cedere.

Impacchettando l'intero contenuto della sua camera da letto in scatoloni di cartone, e decidendo di portare con sé solo ciò che era necessario per il college ma rendendosi conto che ogni piccolo oggetto nella sua stanza conteneva un ricordo, la ragazzina ormai cresciuta si asciugò le lacrime e sorrise con gli occhi lucidi, tenendo tra le dita tremanti il biglietto del concerto di Michael Jackson, rivivendo nella mente i ricordi di quell'indimenticabile serata con i suoi amici.

Prese un respiro profondo e appoggiò il biglietto sopra la pila di cose che sarebbero rimaste a casa. Afferrò i suoi peluche, Love Bug da parte di Mike, Eggo da suo padre e Terry, che Becky le aveva portato per il suo quindicesimo compleanno. Il peluche che sarebbe dovuto essere suo fin da bambina.

El sorrise tristemente al pupazzo, accarezzando la morbida pelliccia dell'orsetto. Le si stringeva sempre il petto quando pensava alla sua mamma; si chiedeva se fosse orgogliosa di lei, se fosse felice della vita che El aveva vissuto fino a quel momento e se avrebbe accettato e supportato le scelte che sua figlia aveva preso.

Sorridendo ai peluche, li appoggiò in una delle scatole con sopra la scritta 'college'. Si alzò dal pavimento della sua camera avvicinandosi all'armadio, rovistando tra le diverse opzioni di vestiti e assicurandosi di lasciare i suoi vestiti invernali a casa dove le sarebbero serviti. Max le aveva detto che anche se in California in inverno pioveva, a San Francisco non faceva mai veramente freddo.

Una volta che El ebbe scelto la maggior parte dei suoi vestiti, andò al comò con l'intenzione di selezionare la biancheria intima quando il collage, appeso direttamente sopra, catturò la sua attenzione. All'inizio sorrise El, guardando le fotografie che aveva scambiato e ricambiato nel corso degli anni.

Alcune di quelle originali del regalo di Mike erano ancora al loro posto, come la loro foto allo Snowball, il loro primo Halloween e il party al completo, a quattordici anni, a fare facce sceme e la linguaccia. Ma a quelle si erano aggiunte le foto del matrimonio dei suoi genitori, una con le ragazze della squadra di atletica, l'Homecoming, il Prom, i viaggi in California e a Londra, il loro diploma e la sua romantica vacanza con Mike a Parigi. El si chiese quali altri ricordi avrebbe potuto aggiungere durante i quattro anni di college per diventare un'infermiera.

Gli occhi nocciola di El si mossero veloci da foto a foto, fermandosi di tanto in tanto su Will e Dustin. Tirò su con il naso, sentendo ora più lacrime calde scivolarle dalle guance alla realizzazione di quanto le sarebbero mancati. Immaginava di riuscire a vedere Max e Lucas almeno una volta alla settimana a San Francisco, e lei e Mike si erano ripromessi di passare ogni fine settimana insieme quando El non era occupata con il tirocinio. Ma Dustin e Will sarebbero stati a più di 3000 miglia di distanza, e la realtà la stava davvero colpendo come un pugno in pancia.


Dustin sarebbe sempre e per sempre stato uno dei migliori amici di El, e Will era diventato addirittura suo fratello. Come poteva stare così lontana da entrambi? Respirò piano attraverso le lacrime, allungando la mano alle loro foto e accarezzando la guancia di Will sulla foto patinata.

"Ehi El, posso prendere in prestito il tuo walman –" Will entrò nella stanza della sorella, rimanendo bloccato sul posto quando la vide fissare il suo collage di foto. I suoi occhi seguirono il dito della ragazza fino alla fotografia e non ha poté fare a meno di sorridere. "El, perché mi stai accarezzando la guancia?" chiese in tono scherzoso.

The Life You Deserve || Mileven (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora