being.

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your best friend treated me like I’m some mass murderer.

Jimin spostava lo sguardo da Taehyung a Jungkook non-stop con uno sguardo molto preoccupato, il primo era seduto proprio accanto a lui mentre il secondo di fronte. Questa situazione non si sarebbe mai dovuta verificare, Taehyung trapassava con lo sguardo il volto di Jungkook che ricambiava lo sguardo con il doppio dell’intensità delle occhiate che gli venivano rivolte.

“Jeon Jungkook,” salutò finalmente Taehyung con un cenno rigido. “Non posso dire che è un piacere incontrarti.”

Jimin diede un calcio al piede di Taehyung sotto il tavolo, supplicandolo con gli occhi di non dire nulla di maleducato. Jungkook ridacchiò mentre si portava le mani dietro la testa appoggiandosi con fare rilassato.

“Chi è lui e perché sembra che abbia un bastone su per il culo?” Jungkook chiese a Jimin, provando di proposito ad infastidire Taehyung. E funzionò molto bene. Taehyung sbatté i pugni sul tavolo e sorrise fintamente, facendo voltare molte delle persone nella biblioteca a guardare.

“Stai attento. So molte cose su di te che Chim non sa.”

Jungkook aggrottò le sopracciglia, uno sguardo torvo sostituì il ghigno sul suo viso. “Ah quindi tu sei una di quelle persone,” borbottò come se fosse disgustato. “Sai cose di me? Oppure hai solo sentito e presupposto cose su di me?”

“Entrambe,” Taehyung rispose con molta esitazione, chiaramente mentendo spudoratamente. La sua idea di Jungkook era basata solo sulle cose che aveva sentito da altri.

“Ne dubito,” Jungkook rise senza un filo di divertimento, facendo scorrere brividi lungo la schiena. “Se ti aspetti che io ti dia prova di come sono davvero, fottiti. Non devo dimostrarti niente. Non sei nessuno per me.”

Jimin emise un debole sospiro quando vide Taehyung piegarsi in avanti per afferrare il colletto della maglia di Jungkook. Tuttavia nel momento in cui la mano di Taehyung sfiorò la sua maglia, Jungkook gli afferrò il polso con una stretta potente e lo strattonò via. Gli occhi di Jimin videro il dolore sul volto di Taehyung e l’oscurità su quello di Jungkook crescere d’intensità e si strinse, parlando sottovoce. 

“Smettetela.”

I due ragazzi non sembrarono sentire la sua voce troppo debole. Jungkook lasciò andare la mano di Taehyung e si alzò. “Non toccarmi. Non faccio a botte senza motivo, ma se inizi tu ti distruggo.”

Jimin tremò quando gli occhi di Jungkook si spostarono da Taehyung a lui e iniziò a camminare verso Jimin.

“Jungkook-ah,” Jimin disse dolcemente. “Mi dispiace. Io- Tae è davvero una bella persona. Lui- Lui-” 

Taehyung chiuse gli occhi, sapendo che era tutta colpa sua per aver giudicato Jungkook in base alle opinioni altrui. Ma ciò non significava che non era incazzato col ragazzo dai capelli corvini per avergli quasi spezzato il polso con quella stretta. Si tirò su con calma e circondò la spalla di Jungkook, aggrappandosi al colletto della sua maglia ridendo.

“Sei proprio un coglione,” disse mentre lasciava Jungkook con forza, facendolo inciampare leggermente. “Questo è per avermi quasi spezzato il polso. Ora siamo pari.” Con grande sorpresa di Jungkook e di Jimin, Taehyung sfoggiò il suo sorriso quadrato di fronte a Jungkook e infilò le mani nelle tasche dei jeans. “Io sono Kim Taehyung. L’anima gemella platonica di Chim. Se gli fai del male in qualsiasi modo sarà mio dovere farti a pezzi e darti in pasto ai cani randagi.”

Jungkook lo fissò allibito per un momento prima di scoppiare a ridere. “Oh cazzo, mi piaci amico. Aggressivo.”

Taehyung fece spallucce, passando un braccio sulle spalle di Jimin e tirando il ragazzo più esile al suo fianco. “Beh, Chim è un tesoro e sono iperprotettivo nei suoi confronti. Tutto qui.”

Gli occhi di Jungkook risalirono il braccio di Taehyung avvolto intorno a Jimin, poi passarono sulla smorfia sulle labbra di Jimin fino alla leggera tonalità di rosso delle sue guance. Sapeva che Jimin gli aveva detto che erano migliori amici, ma non poteva fare a meno di chiedersi se fossero qualcosa in più. Taehyung lo notò e sorrise tra sé, lasciando andare Jimin e arruffandogli i capelli. 

“Chim potresti prendermi gli ultimi due libri di Harry Potter?”

Jimin sospirò dando un colpetto al braccio di Taehyung mentre si girava per allontanarsi. Taehyung allora si voltò verso Jungkook e alzò un sopracciglio.

“Siamo gelosi eh?”

Jungkook serrò i denti, ignorandolo. “Forse? Sembra che tu sappia molto su di me. Perché non mi dici cosa?”

Taehyung sospirò, strofinandosi la faccia. “Senti, mi dispiace di essere saltato subito alle conclusioni con te e di averti trattato di merda. Ma le cose che ho sentito su di te mi spaventano. Chim è molto dolce e sensibile. Non sopporterei vederlo soffrire un’altra volta.”

Jungkook si accigliò. “Un’altra volta?”

Taehyung ignorò la domanda e continuò. “Ancora non mi fido totalmente di te. Ma se Chim sembra così felice allora okay. Ti darò l’opportunità che meriti. Se mandi tutto a puttane ti distruggerò in modi che nemmeno immagini.” Sia Taehyung che Jungkook guardarono Jimin che sorrideva mentre la bibliotecaria controllava per lui i due libri. “E smettila di rimuginare. Io e Jimin non siamo nulla più che migliori amici. Io ho già una relazione.” Taehyung alzò gli occhi al cielo. I due ragazzi si girarono di nuovo quando un ragazzo alto entrò in biblioteca e salutò Jimin prima di voltarsi verso Taehyung e sorridere. “E quello è il mio ragazzo,” disse Taehyung a Jungkook quando si avvicinò al ragazzo e gli diede un leggero bacio sulla guancia.

“Quello è Bogum hyung,” disse Jimin andando a stare vicino a Jungkook, sorprendendo il ragazzo. “E’ davvero dolce. Stanno così bene insieme, vero? Stanno insieme da quasi un anno e sono ancora innamorati quanto in primo giorno. E’ così dolce.” Jimin abbassò lo sguardo mentre si tirava su le maniche. Poi guardò dritto negli occhi di Jungkook e gli rivolse un piccolo accenno di sorriso. “Li invidio.”

Il cuore di Jungkook si comportava in modo strano quando osservava Jimin. Il suo braccio si alzò automaticamente per avvolgere Jimin ma lo abbassò all’ultimo momento. Jimin sembrava così piccolo e innocente.

“Jiminie?” Jungkook parlò in modo così dolce, così dolce quando sentì degli occhi color cioccolato scrutare i suoi. “Vuoi prendere uno smoothie fragola e caramello? So che di solito tu li prepari per me al bar dove lavori ma io conosco un posto molto buono.”

Jimin sorrise, afferrando la manica della maglia di Jungkook e trascinandolo verso l’uscita della biblioteca. 

“Ne avrei bisogno proprio ora.”

strawberries and cigarettes // jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora