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I couldn’t hold back in that moment.

Jungkook guardava Jimin con gli occhi socchiusi mentre questo si allungava le braccia e ruotava la caviglia destra, sussultando un minimo. Jungkook sospirò mentre si sistemava la maglietta e la infilava dentro i pantaloni prima di raggiungere Jimin per cercare di convincerlo a cambiare idea un’ultima volta.

“Jiminie,” lo chiamò, girando Jimin per le spalle. Jimin rivolse un sorriso a Jungkook e il ragazzo per un istante perse le parole. “Ascolta, la tua caviglia è messa male. Per favore, non ballare oggi; peggiorerai solo la situazione. Parlerò io con la tua insegnante se vuoi-”

Jimin scosse la testa, gli occhi si spostarono sui suoi piedi. “Per favore, io voglio farlo. Questa collaborazione è qualcosa che tutti noi abbiamo atteso con ansia.” Toccò il braccio di Jungkook per rassicurarlo. “Io amo la danza. E’ quello che sono nato per fare.”

“E’ il momento ragazzi,” avvisò l’istruttore di danza della Hongik University, dando a tutti pacche sulla schiena e rivolgendo loro un sorriso. “Fate del vostro meglio. Buona fortuna.”

Jungkook sospirò mentre si dirigeva accanto a Jimin sul palco. Presero i loro posti dietro il sipario e Jimin gli sorrise un’ultima volta prima che il sipario si aprisse. Allora Jimin fu una persona completamente diversa. Si lasciò immergere nella musica, seguendola come se stesse affondando nelle correnti di un fiume. Jungkook notò che in una parte Jimin aveva barcollato leggermente dopo essere atterrato sulla gamba destra. Aveva recuperato l’equilibrio subito dopo ma Jungkook era rimasto sorpreso dal modo in cui Jimin aveva mascherato tutto quel dolore dal volto. Aveva sorriso per tutto il tempo. Il dolore doveva essere terribile. A performance finita, tutti gli studenti si recarono nel backstage per abbracciarsi gli uni con gli altri. Gli occhi di Jungkook caddero sull’insegnante di Jimin che stava camminando verso di lui con uno sguardo severo sul viso. Andò immediatamente di fronte a lei e scosse la testa.

“Oggi non gli dirà nulla di scoraggiante. Si è slogato la caviglia destra ma è salito lo stesso sul palco e ha dato tutto sé stesso. Ama la danza così tanto. Non la lascerò urlargli contro oggi.” L’insegnante guardò Jungkook con gli occhi sgranati quando menzionò la caviglia slogata di Jimin. “Sì, scommetto che nessuno di voi lo sapeva. Lui non l’ha nemmeno lasciato trapelare dal viso. Deve avergli fatto malissimo ma è andato comunque avanti. So che lei sta pensando a quando stava per perdere l’equilibrio ma è andato là fuori e lo ha fatto nonostante non stesse bene. Siate grati di averlo alla K-Arts.”

Jungkook vide formarsi delle lacrime negli occhi dell’insegnante mentre correva da Jimin per abbracciarlo tra lo shock e il sollievo del biondino. Si aspettava che gli avrebbe urlato contro per aver inciampato ma fu sorpreso quando le sfuggirono delle lacrime scusandosi con lui e facendolo sedere per dare un’occhiata alla sua caviglia destra. Jungkook si passò una mano tra i capelli frustrato quando vide Jimin farsi scappare un piccolo lamento mentre la sua caviglia veniva esaminata. Dopo tutto se l’era peggiorata. Jungkook era molto infastidito da Jimin. Tirò fuori dallo zaino il pacchetto di sigarette e l’accendino e corse alla velocità della luce sul retro dell’edificio. Aveva un disperato bisogno di fumare.

“Maledizione, gliel’avevo detto, perché non ascolta?” Jungkook colpì il muro dietro di lui mentre si alzavano delle nuvolette grigie di fumo.

Jungkook appoggiò la testa contro il muro e chiuse gli occhi, la sigaretta stretta tra i denti mentre si passava una mano sul volto. Aveva visto il modo in cui Jimin era atterrato sulla gamba destra. E considerando che si era già fatto abbastanza male due giorni prima quando era caduto mentre si stava esercitando da più ore, tutto questo non faceva altro che peggiorare il tutto. Jungkook non poteva sopportare la vista di Jimin provare tutto quel dolore mentre gli veniva controllata la caviglia, e questo era il motivo per cui era uscito. Era davvero arrabbiato con Jimin. Se solo il ragazzo l’avesse ascoltato e avesse evitato di applicare ancora più pressione sulla gamba.

Come Jungkook prese un altro tiro dalla sigaretta, ebbe una crisi di tosse violenta e poggiò la mano sul muro per aiutarsi. La sigaretta gli cadde dalla bocca e lui la calpestò con le scarpe mentre tossiva in un pugno. Due braccia gli strinsero il busto da dietro e qualcosa simile ad una testa si appoggiò sulla sua schiena, più precisamente una guancia. Jungkook si voltò tra le braccia una volta finito di tossire e rimase sorpreso di trovarsi Jimin ancora stretto al busto e con la guancia ora appoggiata al petto. Jimin riusciva a sentire il cuore di Jungkook battere veloce sotto il suo orecchio e annusò, finalmente smettendo di piangere. Alzò lo sguardo con tracce di lacrime sul viso e Jungkook prese un respiro profondo, la mano risalì automaticamente il volto di Jimin. Jimin si aggrappò al polso di Jungkook e lo guardò, occhi di cioccolato immersi in altri di carbone.

“Jimin,” Jungkook respirò.

“Io- Io ti ho visto uscire e sembravi arrabbiato,” balbettò Jimin, dei singhiozzi gli spezzavano le parole. “E mi dispiace. Mi dispiace di non- non averti ascoltato.” Jimin tirò su con il naso e singhiozzò mentre Jungkook asciugava gentilmente le tracce di lacrime dal viso del ragazzo biondo. “Dovevo p-parlarti quindi sono venuto fuori e t-tu stavi tossendo così tanto, così tanto. Ero d-davvero spaventato Jungkookie.” Il cuore di Jungkook sembrava che che gli potesse uscire dal petto da un momento all’altro. Jimin strinse la presa su Jungkook. “Non sapevo cosa fare. Ho avuto paura.”

“Jimin.”

“Non mi interessava della mia gamba. Tu- Io ho pensato che ti stesse per succedere qualcosa. Io non posso- non lo sopporterei.”

“Jimin.”

“Smetti di fumare, per favore.” Un’altra serie di lacrime scorsero sul volto di Jimin quando guardò dritto negli occhi di Jungkook. “Per favore, ti sta distruggendo Jungkookie, ti sta distruggen-”

Jungkook premette Jimin contro il muro freddo dell’edificio mentre le sue labbra reclamavano quelle del ragazzo più basso. Sostenne tutto il peso di Jimin, facendo sì che l’altro non esercitasse alcuna pressione sulla gamba destra. Le mani di Jungkook erano intorno alla vita di Jimin stringendolo forte e saldamente contro il suo petto. Dopo aver esplorato ogni angolo della bocca di Jimin le labbra di Jungkook si mossero per baciare via ogni singola lacrima dell'altro. 

“Mi dispiace,” si scusò Jungkook, infilando una mano nella tasca dei pantaloni e gettando via il pacchetto di sigarette. “Mi dispiace amore. Cercherò di smettere. Cercherò di smettere per te.”

Jimin aprì gli occhi e guardò Jungkook, le guance accaldate e arrossate dopo aver pianto, le ciglia costellate di lacrime come cristalli sotto la luce, il viso gonfio così come le labbra dopo l’intenso bacio che gli aveva strappato Jungkook. 

“Tu,” Jungkook inghiottì strofinando il naso delicatamente sulla guancia di Jimin. “Tu sei così tenero, Dio aiutami tu.”

La presa di Jimin sulle spalle di Jungkook si spostò per circondargli il collo e giocare con i boccoli corvini. Jungkook rimase a fissarlo, gli occhi scuri assorbivano completamente Jimin. Jimin arrossì di più quando realizzò che Jungkook lo stava sostenendo interamente. Era così forte. 

“Il dolore alla gamba è molto forte?”

Jimin scosse la testa, affondando il volto nell’incavo del collo di Jungkook. “Non mi interessa. E’ sopportabile.”

Jungkook stampò un bacio sulla fronte di Jimin, stringendolo più forte.

strawberries and cigarettes // jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora