Che Il Gioco Abbia Inizio

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Una vibrazione. Continua.
Cosa cavolo é?

Apro gli occhi, giro la testa verso il comodino per poi prendere il telefono.

Erano le 8.15 e mi stava chiamando mio padre.
Avendo la gola secca, mi schiarisco la voce e rispondo.

-Pronto?
-Claraa. Buongiorno! Com stai?-era lui pronunciando queste uniche parole che sa in italiano col suo accento britannico. Sorrido.

Poi continuiamo la conversazione in inglese.

-Io tutto bene. Mi sono appena svegliata. Tu come stai? -
-Abbastanza bene. Ho appena venduto la casa. Mi trasferisco a Glasgow e affitto un appartamento.
Mi hanno chiamato per un lavoro-

(Mio padre lavora come muratore e pittore per una ditta )

-Ah... Non male-
Rispondo con tono un po'... Triste.

Aveva venduto la nostra casa...
Il posto dove ho trascorso tutta l'infanzia e passato la vita fino a 3 anni fa, quando avevo 17 anni.

-Tu che mi racconti?- chiede poi.

Così inizio a raccontargli dell'università, del lavoro e di quel ragazzo "simpatico e tranquillo" quale il mio nuovo coinquilino... Escludendo...certi dettagli.

Infine mi dice: - Ho una sorpresa per te.-
-Sarebbe?-
-Ho comprato un biglietto e festeggeremo il tuo compleanno insieme-
-Vieni a Pisa? Tra un mese? -

Ero contentissima. È un anno che non lo vedo.

-Si tesoro. Sei contenta?

-Certo! Non vedo l'ora... Mi manchi tanto
-Anche tu dolcezza... È per questo che ho telefonato.- un secondo dopo silenzio per qualche secondo.
Poi riprende :
-Dai devo andare ora. Mi stanno chiamando...a presto-
-Si papà.-
-Ciao dolcezza-
-Ciao-

Una piccola lacrima di gioia mi riga una guancia. Non vedo l'ora.

Intanto...
passato il sonno, mi sveglio e vado in cucina, trovando una caffettiera sul tavolo.
Apro e vedo che c'è ancora del caffè tiepido.
Di sicuro me lo ha lasciato Rosalba.

Lo verso nella tazzina, bevo, e vado in bagno.

Lavata la faccia e i denti, mi faccio una coda di cavallo.
Poi torno in camera, tolgo il pigiama e prendo un leggings nero e il top adidas nero e fucsia.
Infilo le scarpe e... Sono pronta.

Di solito la domenica mattina vado sempre a correre.

Prendo il telefono e le cuffie. E scendo.

*********************
Dopo la solita camminata di 1 ora e mezza e 10 minuti di corsa, faccio stretching, e torno a casa.

Mi ci voleva proprio.

Aperta la porta, trovo la cucina come la avevo lasciata.

Vado in bagno, inizio a spogliarmi, mi slaccio la coda, ed entro nella doccia.

Dopo 20 minuti, esco. Prendo l'asciugamano più grande che ho e lo avvolgo intorno al mio corpo.

Tamponati un po' i capelli, esco... con la speranza di non trovare lui in cucina.

Via libera. Perfetto.

Appena metto piede in camera, parte una musica metal... Molto alta...
Proveniente dall'altra stanza.

Intanto chiudo la porta a chiava e indosso l'intimo.
Poi prendo la mia vestaglia di seta turchese lunga fino a metà coscia e mi asciugo i capelli.

Fatto ciò, torno in cucina e prendo la padella, con l'intenzione di preparare finalmente la colazione.

Ma la mia parte generosa mi dice di andare da lui e chiedere se ne vuole un po'.

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