Sorpresa

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Erano passati 5 giorni dal nostro appuntamento.

Sono a Trento, da 48 ore, per via delle feste di Pasqua.

Diciamo che mia madre non ha voluto scamparsi i festeggiamenti con tutta la nuova famiglia, tanto che mi era arrivata per posta una lettera con dentro un biglietto del treno. A fianco c'era un messaggio, con su scritto:
"Siamo lieti di accoglierti qui a casa per i festeggiamenti. Spero che accetterai. Tua madre non sa niente e... Vorrei che rimanesse così.
Magari le fai una sorpresa.
Un bacio, Paolo"

Era il suo nuovo compagno.

Così non ci ho pensato due volte e ho deciso di andare a trovarli.
Alla fine.. Sono pur sempre la mia famiglia.

Ora sono qui, sdraiata su un letto sconosciuto, in una cameretta dalle pareti a fasce verticali bianche e nere, mobili bianchi e una enorme finestra... oggettivamente carina e accogliente, ma pur sempre sconosciuta.

Ho trascorso la giornata di ieri tra cibo a non finire e risate con la famiglia del mio patrigno, molto numerosa e... Caotica, ma allo stesso momento molto gentile.

Domani sarei tornata a casa mia, seppur mia madre, contenta di vedermi, mi avesse quasi pregato di rimanere.

Mi alzo e faccio la valigia, ordinando quei pochi vestiti che ho portato, i trucchi e l'uovo di cioccolato che mi hanno regalato i genitori di Paolo.

Sono la loro prima nipotina in fondo... Quindi capisco se vogliono sembrare dolci e premurosi... Nonostante la mia età ormai matura.
Ma l'ho apprezzato. Davvero.

Fatto tutto, sul punto di chiudere la valigia mi arriva un messaggio:
"Ehi, come va lì?" era Diego.

Rispondo: "Tutto bene, domani torno. Tutto a posto a casa?".

Non ho il tempo di premere invio che mi arriva la sua chiamata.

-Scusa ma sto tornando a casa in macchina, quindi non posso scrivere-
Dice appena rispondo.

-Ah ecco haha. Comunque é tutto a posto qui.-
-Ti stai divertendo? -
-Diciamo che é tutta una novità per me. Ma si, é stato bello ieri.-
-Meglio così. -
-Tu invece? -
-Sono andato a un concerto ieri.-
-Con la tua famiglia? -
-Non proprio. Loro... Sono andati tutti in vacanza. Tutti insieme-
-E perché non sei andato anche tu? -
-Non mi andava-
-Capisco.. -

Ha passato da solo il giorno di Pasqua...
E non so perché ma un po' mi sento in colpa...
O magari non ha buoni rapporti con loro.

Fatto sta che non potevo fare finta di niente.
Così esclamo:
-Ti propongo una cosa-
-Sarebbe? -
-Non te lo dico. Ci vediamo domani sera-
-È una sorpresa? -
-Forse-
-Allora... A domani- sento che sta sorridendo.

Chiudo la chiamata.

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La mattina dopo,verso le 11.30 dati tutti i saluti, mi reco fuori casa per dirigermi alla stazione.

Aspettati 40 minuti, salgo sul mio treno e mi accomodo in un posto vuoto vicino la finestra.

C'era poca gente lì, così prendo il telefono e chiamo Rosalba.

Le chiedo di vederci alla stazione tra 5 ore e di comprare delle candele per aiutarmi in una cosa.
Accetta.

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Arrivata a Pisa, vengo accolta da una Rosalba più abbronzata del solito (si sarà fatta delle lampade) venire verso di me.
Ci abbracciamo.

-Allora, donzella. Cosa facciamo ora?- chiede
-Andiamo.-

Inizio a camminare verso l'uscita con una mano stretta a quella della mia amica e una trascinante la valigia.

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