La Punizione

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Sento suonare il citofono.
Esco dal bagno e vedo Diego dirigersi ad aprire.

Poi si gira e vedendomi ancora in casa, esclama:-Tu quindi cosa hai deciso di fare?-

-Devo solo mettere le scarpe e prendere la borsa. E sparisco.-
-Bene-
-Vuoi un consiglio?- mi avvicino al suo orecchio e con voce quasi... Seducente... Dico:
-Credo sarebbe più eccitante se andassi in camera, e ti facessi trovare da lei già sul letto senza vestiti-

Gli si era formata la pelle d'oca.

Mi allontano lentamente, lui mi guarda un po' perplesso e risponde:
-Addirittura sai consigliare cose scottanti. Mi piace.-
Sorrido soddisfatta.

Poi continua:
-Sai... Non lo avrei mai immaginato. Ma ok mi hai convinto-

E va in stanza lasciando la porta semi aperta.

Tutto era come lo avevo previsto...
Più che perfetto.

2 secondi dopo suona il campanello. Apro e... Wow.

Una tipa un bel po più bassa di me (sono alta 1.76), capelli neri molto lunghi, pelle ambrata, occhi molto truccati.
Indossava una minigonna di pelle, top blu elettrico e alti stivali fino al ginocchio dello stesso colore del top.

Una tipa piuttosto appariscente.
Appena mi vede, mi guarda stranita.
-Ciao- dice. Era imbarazzata.
-Ma ciao. Sei tu l'amica di Diego immagino. Ascolta... -
Le vado incontro inducendola a indietreggiare verso l'esterno della porta. Poi le sussurro:
-Ha un piccolo problema...
Ho sentito parlarlo al telefono mentre era in bagno e dire al medico che prova strani fastidi e che crede gli si siano formati dei funghi... sotto il pene! Al posto tuo ci ripenserei-

Fa un'espressione disgustata.
-Lui lo sa? - chiede.
-Che sei qui? Certo. In realtà mi ha chiesto lui stesso di dirti che non sta bene e che vuole rimandare ma sai... Tra ragazze...i dettagli scappano-
-Ma scusa tu sei? -
-Cla..udia. Sua sorella. Abito anch'io qui. -
-A me sembra te lo voglia scopare tu-
-Cosa? Che schifo! Ma ti pare. Ma forse con te... Potrei pensarci su -

La guardo da giù a su soffermandomi sul seno.
Volevo fingere di essere lesbica per farla andare via.

Mi guarda un po' incerta... Quasi fosse indecisa se accettare.
Ti prego dì di no!
-Magari un'altra volta- risponde.
Mi fa un occhiolino.
Mi lascia il bigliettino con il numero e se ne va.

Mio Dio.

Prendo il foglietto e lo butto nel cestino.
Non ci avrei manco pensato.

Immediatamente mi fiondo nella stanza di Rosalba e apro il suo armadio.

Prendo la sua sottoveste nera velata con le bretelle e lunga appena fin sotto il sedere.
Tolgo il vestitino che avevo addosso e indosso quella, lasciando ovviamente il mio intimo nero sotto che si intravedeva appena.
Poi delle décolleté nere lucido.

Infine,
come tocco finale... Il più interessante... Prendo la famosa scatola "costumi" giacente sotto il letto, prendendo la parrucca nera, la  maschera di pelle da coniglietta di altrettanto colore e... Il frustino.

Diciamo che a Rosalba non piace travestirsi sobria a carnevale, e sinceramente non avrei mai pensato di indossare queste cose un giorno.

Mi specchio.
Mi sentivo strana... Ma mi piacevo.
Credo.

Ma meglio non farlo aspettare ancora per evitare... Di farlo insospettire.

Così chiudo tutto, esco e mi avvicino alla porta di Diego.

Sbircio e vedo lui seduto con la schiena appoggiata allo schienale e la gambe nude sul materasso.
Indossava solo un boxer rosso.

Entro cercando di sembrare il più sensuale possibile (in realtà mi sentivo una imbecille imbranata)
e rimanendo in silenzio.

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