Il giorno dopo tutto procede normalmente.
Rosalba al lavoro, io all'università e Diego... Non ne ho idea.Torno a casa intorno alle 19.
Ho avuto lezioni per tutta la giornata, per cui stanca e con la schiena addolorata, tolgo le scarpe e mi butto sul divano.Passati 20 minuti, decido di proseguire il momento relax dentro la vasca.
Un bagno caldo era ciò di cui avevo davvero bisogno.Preso il necessario dalla cameretta, mi affaccio in camera di Rosalba vedendola con le cuffie e il computer intenta a guardare probabilmente una serie TV. Era molto concentrata.
Torno in bagno, chiudo il rubinetto ed entro in quell'acqua quasi bollente.
Dopo un po' sento la porta di ingresso aprirsi.
Di sicuro sarà Diego.In ogni caso, la porta é chiusa a chiave.
Finito il bagno, mi alzo, svuoto la vasca e come al solito mi avvolgo un asciugamano.
Pettinati un po' i capelli, esco dal bagno e molto scaltramente vado in stanza.
Chiudo la porta a chiave, mi giro e vedo... LUI seduto sul mio letto.
Sobbalzo per lo spavento.
-Mi hai fatto spaventare - dico.
Lui nulla.
-Se sei qui per chiedermi un altro favore o semplicemente per guardare puoi anche uscire- aggiungo.
Lui si alza e mi viene incontro.Spero non gli vengano idee strane.
Avvicina la faccia al mio orecchio e inizia a sussurrare:
-Sai...sei furba. Tanto.-
Sento le guance andare in fiammeggiante e un groppo alla gola.
-Non so di cosa stai parlando- rispondo.
Potrebbe trattarsi di qualcos'altro...forse.-Ah davvero? E questo... Come lo spieghi?-
Apre il mio armadio e caccia la maschera nera da coniglio.
Cazzo...
-E come hai fatto a saperlo? -
-Mi sono giunte voci... Assurde.
Poi conoscevo già la ragazza.. E di certo non le assomigliavi.-OK... La cosa non é andata come previsto.
-Sai che ti dico?Ok sono stata io.-
I nervi iniziavano a farsi sentire.-Come se non lo sapessi.-risponde.
-Mi hai cacciato di casa! Per stare con una prostituta- urlo.
-Io non ho cacciato nessuno. Ma so che ti da fastidio quindi ho preferito evitare. -
-Fidati che questo non giustifica i tuoi comportamenti da prepotente.-
-Hahaha prepotente? Forse non mi hai ancora visto fare il prepotente.-
-Per favore esci da qui... Ora!-
-Essere me stesso ti costa così tanto? -
-Si! Cavolo si. Perché in questa casa ci sei tu come ci sono io. E che ti piaccia o no devi evitare certe cose. Soprattutto in presenza di altri. O perlomeno scendere a compromessi-
-Praticamente vuoi fare la mammina di turno e trasformare questa casa in un convento-
-Io voglio solo stare tranquilla.-
-...comportandoti da maniaca del controllo. Tu puoi stare tranquilla quanto ti pare, ma permetti che possa avere un po' di libertà. Abbi un po' di leggerezza nella vita. Sei troppo rigida--Non é vero.-
-Si lo sei. E perché sei chiusa nei tuoi schemi vedi ogni cosa fuori posto come... L'apocalisse.-
-Semplicemente penso che a tutto ci sia un limite. E portare amiche giocattolo a casa in mia presenza va molto oltre--OK allora-
-Cosa? -
-Non trasgredirò questo limite. -
-Bene-Poi gli apro la porta invitandolo ad uscire.
Prima di farlo, si gira e dice:
-Ascolta.. Pensala come vuoi. Io davvero non pensavo la prendessi così male. Ma ok...Siamo di due mondi diversi e... Non voglio litigare con te. Quindi... Mi impegnerò a patto che ti rilassi un po' anche tu.-
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Sex Room
ChickLitClara Larrson, una ragazza inglese che, dopo aver conosciuto nella sua ormai patria Italia "il ragazzo della porta accanto", riesce ad uscire fuori dagli standard di ragazza perfettina ed educata impostele dalla madre fino ad essere finalmente liber...