Fortuna

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Neve si era già pentita di aver lasciato il branco. Ma che cosa ho fatto? Devo essere impazzita, pensava, ma poi si ricredeva subito, pensando che aveva finalmente ottenuto la libertà, nonostante la fame e la solitudine. Lei era un'anticonformista. Non si era mai vista una lupa senza un branco. Un maschio sì, ma non una femmina. E così, mentre pensava concentrata, per poco non si lasciò sfuggire una traccia freschissima di renna. Entusiasta, stentava a credeci. La renna doveva essere un vecchio maschio, che si era isolato dal branco perché troppo vecchio ed inutile. Neve iniziò a trottare, verso la renna che, affamata scavava con le ultime forze che le restavano un buco nella neve per trovare poca erba secca. Non sarebbe stato difficile ucciderla. La lupa si avvicinò furtivamente. Quando la renna si accorse di lei, Neve le si avventò contro, buttandola a terra e con un potente morso mise fine alla sua esistenza. Pazza di gioia, iniziò a mangiarla con foga, divorando prima gli organi, più nutrienti. Era così intenta a mangiare che non si accorse che, poco più in là, una sagoma scura si stava avvicinando.

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