Roy

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I due lupi avevano finalmente trovato un bellissimo territorio, con un fiume che lo solcava e che attirava decine di prede. Vivevano nell'ozio, si rilassavano ed erano davvero felici.
Vento la mattina presto lasciava Neve a dormire e se ne andava a zonzo, esplorando qua e là. Annusando in giro trovò una traccia fresca di lupo, una chiara impronta che evidenziava il suo recente passaggio. Insospettito, il lupo seguì la traccia odorosa e dopo poco si trovò davanti al lupo. Aveva un manto color nocciola con dei ciuffi dorati.
"Ehi tu!! Chi sei e che cosa ci fai nel nostro territorio?!"
Il lupo sussultò, con la coda tra le zampe.
"chi sei!?" ringhió con fare aggressivo.
"perché dovrei dirtelo, intruso! Vattene o ti riduco a brandelli, questo è il territorio del mio branco!"
"e chi ci sarebbe, nel tuo 'branco'?" domandò il lupo con aria strafottente, che si era accorto che c'erano sempre le tracce dello stesso lupo sugli alberi.
Vento, spiazzato, non seppe rispondere subito, ma stava per replicare quando una sagoma familiare emerse dal bosco.
"ehi, Vento, hai trovato un nuovo membro del branco?" chiese Neve con un'espressione amichevole.
"no, e ora scostati, devo cacciare questo estraneo" rispose brusco.
"non potremo accoglierlo nel branco, dato che siamo solo in du..." non finì la frase perché il lupo la fulminò con lo sguardo.
"e lei?" chiese interessato l'intruso.
"mi chiamo Neve... Tu?"
"io mi chia...."
"Neve, non farmi perdere tempo, devo cacciare questo lupo senza naso che non capisce chi vive in un territorio!"
"chi sarebbe senza naso?!"
"tu! E ora vattene, codardo!"
L'intruso, infuriato, gli saltò addosso ma Vento fu più veloce e lo schivò.
Gli saltò a sua volta sulla schiena mordendogli la nuca, il lupo guaì di dolore, si girò e lo graffió sul muso.
Neve si mise tra i due combattenti furiosi che si guardavano con rabbia.
"SMETTETELA! volete davvero ridurvi così male?! Non c'è bisogno di lottare."
I lupi capirono che aveva ragione e si calmarono un poco.
Vento ringhió sonoramente, spaventando l'altro lupo che mise la coda tra le zampe.
"io sto cercando un branco... Per favore lasciami entrare nel tuo, sei tu l'alfa..." il lupo aveva capito come comportarsi e fece la parte del sottomesso.
"eddai Vento, lascialo entrare... Ci aiuterà nella caccia!" saltellò speranzosa Neve.
"e va bene..." accettò Vento che cedeva subito alle preghiere della lupa.

"non ci hai detto nemmeno come ti chiami" attaccò Neve per chiacchierare.
"oh giusto... Mi chiamo Roy, vengo da est. Sono un lupo solitario."
"io sono Neve e lui è Vento. È un po' scontroso con gli intrusi."
"capisco. Tu sei... La sua compagna?"
"cosa? No..." Neve arrossì vistosamente ma fece finta di niente.
Ma Roy, che aveva l'occhio di falco e notava tutto, se ne accorse con una punta di gelosia. Ma solo una punta.

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