Due Vite, un Destino

Grazie, Roy!

I quattro lupi stavano riposando in attesa di alcune prede che si sarebbero avvicinate per bere. Si notavano i primi mutamenti del clima, chiazze di erba verde nel terreno al posto della neve che scivolava lentamente lasciando posto alla dolce primavera. Neve ricordava che quando era nel branco di solito sua madre rimaneva incinta in questo periodo, tra febbraio e marzo. Le mancavano i suoi fratelli e avrebbe tanto voluto vedere i piccoli che sarebbero nati a maggio, ma non li avrebbe visti mai più.
Avrebbero dovuto presto stabilire una gerarchia, per determinare chi sarebbe stata la coppia alfa, ma per ora, essendo solo quattro lupi non ce n'era bisogno.
"eccoli! Arrivano" esclamò Vento avvisando una mandria di Wapiti.
I lupi si destarono uno dopo l'altro, si salutarono strofinandosi a vicenda i musi e si misero in cammino per raggiungere la mandria.
Neve e Renn si posizionarono dietro la piccola mandria, selezionando un gruppetto composto da un maschio anziano e imponente. Spinsero le prede verso il fiume per stancarle, dove le attendevano Roy e Vento. Le prede attraversarono il fiume ma i due lupi maschi gli sbarrarono la  strada. Il cervo imponente allora uscì dal fiume con schizzi impetuosi e si lanciò verso Vento, che nel frattempo si era girato verso il bosco, osservando qualcosa. Il cervo stava per travolgerlo. In pochi attimi Neve, Renn e Roy videro la paura negli occhi di Vento, che si era girato sentendo il cervo che si scagliava verso di lui. Successe tutto in pochissimi istanti.
Roy si lanciò verso Vento, lo spinse di lato e il cervo spinse con le corna solo aria. Allora la mandria di disperse mentre Neve e Renn, che avevano assistito alla scena paralizzate dal terrore, corsero verso Vento e Roy.
Vento era disteso su un fianco. Ma respirava. Roy, accucciato vicino a lui, con il fiato corto per la paura, tremava tutto.
"per la Madre Terra! Siete vivi!!!" uggiolò Neve in preda alla commozione.
Ci fu un coro di uggiolii, piccoli latrati e ululati.
"Roy... Tu mi hai salvato... Non so davvero come ringraziarti!!" mormorò Vento, incredulo delle sue stesse parole.
Non avrebbe mai creduto di essere riconoscente a lui, il lupo che era entrato nel suo 'branco' e che aveva odiato fin da subito.
Abbracciò con le zampe il lupo, che ricambiò commosso.
Da quel giorno i due lupi diventarono inseparabili.