Due Vite, un Destino

Gelosia

"andiamo a caccia? Ho una certa fame..." domandò Neve, con un certo languorino.
"a me va bene! Andiamo" esclamò Roy.
"qui decido io cosa fare, quindi tu non prendi le decisioni che non spettano a te" ringhió Vento, che da quando il nuovo venuto era entrato nel branco voleva a tutti costi affermare la sua dominanza. Era infastidito dalla sua presenza, gli piaceva di più stare da solo con Neve invece di 'condividerla' con un altro lupo. Gli costava ammetterlo, ma era un tantino geloso.

Andarono a caccia, presero un bel cervo e mangiarono. Neve aveva ragione, in tre si cacciava con molta più facilità. Dopo il pasto riposarono all'ombra degli alberi. Ad un tratto, Neve si alzò di scatto, morse giocosamente la coda di Vento e scappò. Vento si alzò come un lampo ed iniziò ad inseguirla.
" Vieni qui, adesso ti prendo!" latrò sghignazzando.
"prova a prendermi!" abbaiò la lupa correndo più veloce.
Quando Vento la raggiunse si avventò contro di lei e la buttò a terra.
"chiedi pietà!" abbaiò lui.
"no, mai!" rispose ridendo la lupa.
"chiedilo, altrimenti..."
"altrimenti?" lo provocò lei.
"ALTRIMENTI QUESTO!" ululò, iniziando a leccarla sul muso, sul collo, sulle orecchie e su tutto il corpo.
"ba...basta sme... Smettilaaaa!!" balbettò lei, soffocando a stento le risate.
"chiedi pietà!!!!!!"
"pi... Pietà... Ora... Basta.." uggiolò col fiato corto.
Si girò e vide che Roy li stava guardando. Si imbambolò, Vento guardò nel punto in cui si era fissata e si spostò di lato a Neve.
"finito?" chiese Roy con una smorfia di disappunto.
Vento snudò appena le zanne e si rimise a riposare.
Anche Neve si alzò da terra e andò a stendersi sotto gli alberi, imbarazzata.
Mentre Roy li stava guardando giocare gli venne in mente il suo passato e con un'espressione amara e triste si accoccolò per dormire.