Le sue labbra

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"Però se dobbiamo parlare vorrei che mi guardassi negli occhi" le disse sorridendo dolcemente.

Sofia provò a sollevare lo sguardo e il rossore si impossessò delle sue guance.

"Cosa vuoi sapere?" Gli chiese dolcemente.

"Parlami della tua vita"  le disse "voglio conoscerti meglio"

"Beh.. io.. io ho 19 anni e tra poco devo iniziare l'università.  Mi piace il calcio...".. lei parlava e lui non le toglieva gli occhi dal viso. La osservava in ogni suo movimento ma lei si sentiva in imbarazzo. Più passava il tempo e più si convinceva di essere solo un passatempo per lui ma non voleva rinunciare a parlargli.

Dopo che gli ebbe detto tutto quanto ricordava di se stessa, prese coraggio e gli chiese:

"Tu invece non vuoi dirmi niente?" Accompagnò queste parole con un tinido sorriso, subito ricambiato.

"Dimmi cosa vuoi sapere"

"Non voglio sapere cose scontate. Voglio sapere cosa pensi, cosa ti piace, cosa odi, voglio conoscere te". Queste parole lasciarono le sue labbra senza che potesse rendersene conto e si sentì subito il sangue infiammarle le guance. Abbassò d'istinto lo sguardo ma Gonzalo poggiò una mano sul suo ginocchio come per dirle che era tutto a posto.

"Sai che tra tutte le ragazze che ho incontrato nessuno mi ha mai chiesto cose simili?" Egli stesso sorrise per le sue parole e continuò "adoro l'estate,  il sole, il mare. Mi piace la pizza e la pasta. Adoro viaggiare ma non mi piace farlo da solo perché penso che viaggiando con qualcuno, i ricordi rimangano più vivi rispetto a quando lo fai da solo".. sofia lo ascoltava estasiata: i suoi occhi erano fissi sulle sue labbra, le vedeva muoversi e qualche volta pronunciare delle parole in argentino o in spagnolo visto che Gonzalo era da poco più di un anno in Italia. Sul viso di Sofia si faceva spazio un sorriso che ad un certo punto fece bloccare Gonzalo

"Sto parlando troppo o dicendo sciocchezze?"

"No no no davvero è che.." Sofia non sapeva che dire.. di certo non poteva dirgli che sorrideva perché moriva dalla voglia di baciarlo.. "che mi fa simpatia quando non trovi la parola in italiano e parli spagnolo". Sorrise ma Gonzalo scosse la testa divertito.

"Non ti credo. Voglio la verità altrimenti il solletico ti farà confessare"

"Davvero ti ho detto la verità" ribattè Sofia con aria innocente ma non ebbe tempo di sollevare lo sguardo che Gonzalo le si era già avvicinato e le stava torturando i fianchi.  Inaspettatamente Sofia si bloccò e guardò seria verso Higuain. Non voleva che la toccasse.. non voleva che sentisse i chili in più che le impedivano di essere bella come le altre. Non voleva che pensasse quello che lei stessa pensava di se stessa. Per far ciò era necessario ridurre al minimo i rapporti quindi si alzò dal suo posto, si aggiustò la coda e frettolosamente uscì dalla stanza scusandosi. Gonzalo rimase lì a pensare a cosa avesse fatto di male promettendosi di scoprirlo perché quella ragazza era diversa dalle altre: aveva quasi paura di lui, lo considerava troppo per sé e questo glielo si leggeva negli occhi. Lui voleva farle capire che gli andava bene così com'era.  Ma poi perché tanta voglia di chiarire con lei? Perché con lei era tornato ad essere Gonzalo lasciandosi dietro i Milioni del suo conto in banca e il suo successo. Ed era tanto che non si sentiva così. Tornò negli spogliatoi e fece una doccia fredda,  come faceva ogni volta che doveva schiarirsi le idee. Uscì dalla doccia si vestì e poi sentì squillare il cellulare.

"Dimmi, che c'è? "

"Voglio vederti" rispose una voce femminile. Gonzalo non rispose

"Mi manchi e io per te ci sono sempre stata" replicò allora quella voce.

"Ti raggiungo tra poco". Chiuse la chiamata e si promise che quello sarebbe stato il loro ultimo incontro. Aveva lasciato Clelia ormai da tempo ma non era mai riuscito a staccarsi definitivamente da lei forse per paura di non trovare più la felicità che aveva vissuto con lei. Ora però si sentiva pronto a rimettersi in gioco con la promessa che dopo aver parlato a Clelia sarebbe tornato da Sofia per capire cosa le passava per la testa.

Nel frattempo Sofia era tornata in palestra dove aveva iniziato a parlare con un ragazzo spagnolo David Lopez. Certo era molto carino ma nella mente di Sofia continuavano a susseguirsi le immagini di quella labbra. Scosse mentalmente il capo e riprese ad ascoltare David. Certo neanche con lui ci sarebbe mai potuto essere niente ma sarebbe stato più facile visto che non provava alcun interesse..

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