Sofia e Gonzalo erano ancora nel mondo dei sogni quando il cellulare di lui iniziò a vibrare.
Sofia sentendo quel rumore si scosse leggermente e istintivamente pensando che fosse il suo rispose.
"Pronto?"
"Gonzalo?" Chiese stranita ka voce dall'altra parte.
"No in realtà sono.." non ebbe il tempo di rispondere che Gonzalo iniziò a muoversi nel letto e lei gli passò il telefono mimandogli un "è per te".
"Pronto?" Disse lui ancora assonnato.
"Sono io" rispose la voce.
"Clelia? Perché mi hai chiamato?"
"Dobbiamo parlare, sono successe delle cose dall'ultima volta che ci siamo visti."
"Se non ti dispiace non vorrei che ci vedessimo"
"Si mi dispiace. È davvero importante. Cos'è quella che ha risposto a telefono non vuole che parliamo?"
"Non chiamarla così. E poi la mia ragazza non mi imporrebbe mai nulla. Dove ci vediamo?"
"Al solito bar"
"Io ora non sono a Napoli. Ci vediamo oggi pomeriggio lì"
"D'accordo".
Lui chiuse la telefonata senza dirle altro e si voltò verso Sofia notando sul suo vokto un'espressione stranita.
Lei infatti da un lato voleva sapere chi fosse Clelia ma dall'altro non riusciva a credere che lui l'avesse definita la sua ragazza.
"Chi è lei?" Chiese facendosi coraggio.
"La mia ex. Ci siamo lasciati subito dopo che ti ho incontrato. Adesso vuole rivedermi perché dice che sono successe delle cose."
"Puoi dirmi cosa provi per lei?"
"Piccola, niente se non affetto. Siamo stati insieme per un bel pò e lei mi ha aiutato a suoerare dei momenti difficili ma ora il mio amore è per te" detto questo l'abbracciò e lei si lasciò cullare da quelle braccia che l'avevano tenuta stretta per tutta la notte.
"Davvero non provi nulla per lei?"
Lui sorrise. "Come potrei provare qualcosa per lei se mi piaci tu?"
Si baciarono teneramente.
"Dopo che l'avrò incontrata ti dirò tutto. Se vuoi ti porto con me"
"No questa è una cosa che devi risolvere da solo, mi fido di te"
"Ora basta parlare di questo. Vieni qui" disse spalancando le braccia. Lei ci si tuffò dentro e iniziò a tracciare con l'indice il petto di Gonzalo.
"Se continui così non ti faccio uscire più dalla stanza"
"Mi sa che quello che tra poco non mi farà uscire più dalla stanza è mio padre"
"Tranquilla l'ho chiamato io e gli ho detto che stavi con me"
"E lui l'ha presa bene?"
"Inizialmente no. Voleva venire qui e portarti via ma poi l'ho convinto e lui si è fidato di me"
"Non vi starete alleando contro di me, spero"
"Ma che pensi, no! Vogliamo entrambi il tuo bene"
Sofia sorrise e poi si alzò.
"Vado a fare una doccia"
"Vengo anche io"
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Hayran KurguCiao a tutti :) questa è la mia seconda storia.. mi piacerebbe leggere i vostri commenti per capire cosa migliorare. buona lettura! Questo racconto ha come protagonista un calciatore del Napoli, Gonzalo Higuain e Sofia una ragazza che conduce una vi...