Il mattino dopo, Sofia stava dormendo beatamente quando Gonzalo aprì la porta della sua stanza. Si sedette sul letto poggiando il vassoio con la colazione su un comodino e poggiò le braccia ai lati del suo corpo. Si avvicinò lentamente a lei come a voler memorizzare ogni suo piccolo particolare, il suo odore, la serenità che trasmetteva mentre dormiva, il respiro tiepido che emanava. Le spostò i capelli dalla guancia e li posò dietro l'orecchio. Poi strofinò il naso contro il suo e le diede un bacio sulla guancia. Lei si sveglìò lentamente e aprì gli occhi richiudendoli subito dopo per la troppa luce. Con un cuscino cercò di ciprirsi il viso: odiava essere guardata di prima mattina.
"Va via, non devi vedermi così"
"Sei bellissima anche al mattino! Su alzati ti ho portato la colazione".
"Beh in questo caso le cose cambiano perché di fronte ad una colazione a letto ti perdonerei tutto"
Si mise a sedere poggiandosi alla soalliera e lui le pose davanti il vassoio con la colazione. Poi uscì dalla stanza e tornò con i vestiti che indossava ieri Sofia: erano puliti.
"Oh scusami io ho ancora addosso i tuoi vestiti. Se vuoi te li lavo e poi te li porto"
"No lasciali così cone sono, viglio il tuo profumo con me"
Sofia arrossì e cercò di controllarsi per non sembrare sgarbata.
"Come vuoi. Grazie per la colazione ma tu hai mangiato qualcosa?"
"In realtà ti ho portato tutto quello che avevo in casa" e sembrò arrossire anche lui.
"Che ore sono?"
"Le 7. Tra due ore dobbiamo essere al centro"
"Beh è ancora presto. Su vieni" gli indicò il posto a fianco a lei. Sofia era stupita della sua gentilezza ma voleva mettere fine ai suoi pregiudizi. Gonzalo appariva stupito da questa richiesta e titubante si sedette a fianco a lei e le pose un braccio sulle spalle al quale lei si appoggiò. Divisero la colazione e chiacchierarono come una coppia. Sofia finalmente riusciva a ridere ed essere se stessa con lui che dal canto suo la guardava estasiato. Dopo la colazione lui si alzò mentre lei rimase ancora a letto. Chiamò i genitori e li tranquillizzò per la serata poi si alzò per andare in bagno.
Aprì la porta e cacciò un urlo. Chiuse gli occhi e iniziò ad indietreggiare ma incianpò e cadde a terra.
"Ma che diavolo ci fai così?"
"Mmmh.. una doccia?"
"Questo lo avevo capito" disse lei ancora con una mano sugli occhi. Gonzalo aveva solo un asciugamani in vita ed era tutto bagnato. Nonostante Sofia avesse gli occhi chiusi non riusciva a eliminare quella immagine dalla sua testa.
"E allora che domande fai?" Rise lui.
"Beh ecco.. vedi.." su bloccò lei quando una goccia cadde dal petto di Gonzalo sulla sua mano. Lui poggiò la mano su quella di Sofia e la tolse dagli occhi. Aveva indossato dei boxer ma le cose non erano cambiate di molto. Sofia rimase a bocca aperta e il rossore si impadronì delle sue guance.
Lui la sollevò da terra ma con meno veemenza rispetto alla sera prima e per qualche secondo si guardarono negli occhi, poi lui le diede un bacio sulla fronte.
"Non vergognarti, anche io ti ho vista mentre uscivi dalla doccia. Ora siamo pari"
Sofia era in imbarazzo. "D'accordo. Ora se non ri disoiace vado in bagno"
Superò Gonzalo ma poiché doveva solo lavarsi i denti, lasciò la porta aperta. Non aveva lo spazzolino quindi mise il dentifricio sul dito e iniziò a spazzolare. Gonzalo guardò divertito la scena, poi entrò in bagno. In effetti era un pò stretto e quindi Sofia se lo ritrovò alle spalle con il petto contro la sua schiena. I loro sguardi si incontrarono nello specchio e lui sembrava che volesse farle capire che non poteva resistere ancora per molto: sapeva che lei era attratta da lui ma avrebbe rispettato la promessa e non sarebbe andato oltre.. a meno che non fosse stato lei a chiederglielo!
"Scusami devo prendere il profumo e le scarpe" disse ammiccando
"E non potevi farlo dopo?"
"Beh no, tra mezz'ora iniziano gli allenamenti e siamo in ritardo"
"E quando avevi intenzione di dirmelo? Zitto non rispondere e muoviamoci". In sili dieci minuti erano entrambi pronti ad andare. Salirono in macchina e partirono.
"Scusami, non ho neanche rifatto il letto"
Disse Sofia intimidita
"No figurati oggi sarebbe venuta comunque la donna delle pulizie" rispose Gonzalo prima che arrivassero al centro. Scesi dall'auto si divisero e lei entrò dall'entrata principale dove aveva scorto Cristina. Si abbracciarono e si salutarono. Poi promisero di raccontarsi tutto lo stesso pomeriggio. Mentre Sofia stava andando dal padre le vibrò il cellulare
Da: Gonzalo ♡
Mi sono divertito tantissimo stamattina. È questo che intendevo quando ti ho detto che avevo capoto che sei speciale. Ti prego, comportiamoci sempre così.
Come aveva avuto il suo numero? Di certo ne aveva approfittato mentre lei si lavava i denti. Maledetta igiene personale, pensò! In fondo però non le dispiaceva così Sofia sorrise divertita e rispose:
A: Gonzalo
Sono stata bene anche io e ne sono stupita. Buon allenamento. Un bacio
Da: Gonzalo
Spero che prima o poi questo bacio me lo darai di persona.
Sofia non rispose.. non poteva dirgli che moriva dalla voglia di farlo già da ieri sera. Andò dal padre e gli disse tutto mentre leui fece altrettanto. Poi iniziarono gli allenamenti dopo i quali tornarono a casa. Si prospettava un lungo pomeriggio di chiacchiere con Cristina e per una vokta Sofia era felice perché aveva qualcosa da raccontare.
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All'improvviso tu!
FanfictionCiao a tutti :) questa è la mia seconda storia.. mi piacerebbe leggere i vostri commenti per capire cosa migliorare. buona lettura! Questo racconto ha come protagonista un calciatore del Napoli, Gonzalo Higuain e Sofia una ragazza che conduce una vi...