Quando uscì dagli spogliatoi vide Cristina parlare con Mertens. Lei gli sorrideva e si passava una mano tra i capelli come faceva sempre quando parlava con qualcuno che le piaceva. Lui non le toglieva gli occhi di dosso e Sofia pensò che almeno da questa situazione qualcuno ci aveva guadagnato. Decise di non interromperli e rimase negli spogliatoi ad ascoltare la sua musica fino alla fine degli allenamenti. Poi tornarono a casa e le due ragazze si diedero appuntamento per il giorno successivo.
...
"Sofia io vado, scendi a salutarmi? "
"Arrivo mamma"
"Senti mi raccomando pensa tu a tuo padre, io torno tra un paio di giorni"
"Certo, è in buone mani. Salutami i nonni"
Arrivati al centro sportivo, Cristina si separò da Sofia non appena arrivò Martens e lei si ritrovò da sola sperando di non incontrare Gonzalo. Di fronte a lei si presentò David Lopez.
"Ehi buongiorno!"
"Ciao" rispose lei sorridendo e stampandogli un bacio sulla guancia.
"Cristina è con Dries?"
"Si.. a volte mi chiedo perché la porto con me!"
"Dai pensa che hai fatto una buona azione"
La loro chiacchierata fu interrotta dal Mister che richiamava tutti all'allenamento e Sofia e Cristina ai ritrovarono vicine ad osservare da lontano. All'improvviso la loro attenzione fu catturata da un ragazzo a terra: era Martens che si era fatto male durante un contrasto con un compagno di squadra. Immediatamente Cristina gli si avvicinò e decise di accompagnarlo all'ospedale per stargli vicino. Lo stesso fece il padre di Sofia ma lei gli chiese
"Io come torno a casa?"
"Hai ragione ma non puoi venire con me perché non so a che ora finisco"
"Vabbè prendo un pullman basta che mi dai le chiavi"
"No non voglio che resti a casa da sola tutto il giorno"
"Dai lo sai che ho 19 anni"
"Non insistere. Tua madre non c'è e io non so quanto devo rimanere in ospedale"
"Ma..."
"Ci penso io." Disse Gonzalo guardando Sofia.
"Se sei d'accordo Gianni, può stare con me e domani mattina la riaccompagno qui"
"No papà non c'è bisogno che mi affidi a lui" rispose Sofia arrabbiata per la proposta di Gonzalo.
"No Sofi, a me sembra un'ottima idea. Ora devo scappare, ti chiamo dopo"
Con un'occhiataccia Sofia fulminò Gonzalo che tornò ad allenarsi con un ghigno sul viso.
Sofia si sedette su una panchina e tamburellava con le dita sulle ginocchia. Al termine dell'allenamento Gonzalo le si avvicinò
"Vado a farmi una doccia e ti raggiungo. Non muoverti da qui" le disse in tono protettivo.
"Non ti preoccupare non scappo" disse Sofia in tono sarcastico. Dopo una ventina di minuti Gonzalo era pronto e le si presentò davanti con le chiavi della macchina in mano.
"Andiamo?" Chiese. Sofia annuì e raggiunsero il parcheggio. Gonzalo aprì lo sportello a Sofia e lo richiuse dopo che fu entrata. Lei decise di fare l'antipatica e prese le cuffiette dalla tasca. Mise la playlist delle canzoni che preferiva e iniziò a guardare fuori. All'improvviso Gonzalo le tirò una cuffietta e se la mise. In esecuzione c'era"Cold Coffee" di Ed Sheran e Sofia si sentì stupida ad ascoltare canzoni così dolci. Ma non disse nulla a Gonzalo perché non voleva esagerare, in fondo dovevano passare una serata insieme. Gonzalo sorrideva mentre le canzoni scorrevano e poi fermò l'auto davanti al supermercato.
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All'improvviso tu!
FanficCiao a tutti :) questa è la mia seconda storia.. mi piacerebbe leggere i vostri commenti per capire cosa migliorare. buona lettura! Questo racconto ha come protagonista un calciatore del Napoli, Gonzalo Higuain e Sofia una ragazza che conduce una vi...