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Tomura l'aveva visto cadere a terra, in preda al dolore, urlava e si dimenava come un animale ferito, il sangue era schizzato ovunque per colpa di quel quirk e Tomura aveva corso verso l'uomo, con il solo obbiettivo di eliminarlo nel modo piú doloroso possibile.
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Quando Hisashi fece il suo ingresso, tutti gli occhi erano su di lui, cori di applausi che lo lasciarono, in principio, confuso ma guardando Tomura e Izuku si sentí fiero di loro, sorrise leggermente, gli fecero fare il giro della nuova base, erano emozionati mentre parlavano di come avevano organizzato il piano di evasione e il resto, entrambi si facevano i complimenti a vicenda, ad Hisashi ricordarono lui e suo fratello, quando ancora le cose andavano bene.
-papà forse dovresti riposarti-
-concordo con Izuku-
-ragazzi miei sto benissimo-
-però...-Non poterono argomentare oltre che Muscolar apparve chiedendo di Izuku.
-cosa c'è adesso?-
-ammazzo quel verme! Ha passato il limite!-
-cosa avrebbe fatto?-
-ha tentato di scappare-
-ci penso io...- guardò suo padre e Tomura -scusatemi-Arrivato nella cella di Kirishima, lo trovò attaccato al muro, il corpo tenuto fermo da una strana resina dorata, la testa era l'unica a non essere tenuta bloccata.
-Izuku?-
-mi hanno detto che hai provato a scappare-
-quindi?!-
-niente... Sono solo sorpreso, sei andato lontano?-
Kirishima rimase in silenzio, osservando Izuku che aspettava una risposta.-mi dispiace Kirishima... Avrei voluto che tutto andasse diversamente-
-che vuoi dire?-
-se fossi stato piú forte e determinato non saremmo qui... Probabilmente avrei continuato il mio percorso ma... Le cose non vanno mai come pensi, la gente ti schiaccia e supera senza pensare alle conseguenze-
-se ti riferisci a Bakugou, ti sbagli, è cambiato Izuku, lo so! L'ho visto-
-doveva pensarci prima-
-si dicono molte cose che non si pensa!-
-ma lui le pensava veramente, erano le conseguenze che non ha preso in considerazione-
-e tu?-
-cosa?-
-hai mai pensato alle conseguenze?-Izuku rimase in silenzio.
-ne valeva la pena?-
-si...-
-perchè?-
-credevo che i villain fossero tutti senza motivazioni ma non è così, sono persone come me... Che sono state lasciate indietro, vogliono un mondo migliore ed anch'io-
-non sono tutti cosí! Prendi Muscolar! Lui non vuole altro che uccidere-
-lo so... Ma anche tra gli eroi c'è gente così, che cerca solo il potere e la fama, un eroe non dovrebbe essere così-
-Izuku...-
-tu non sei così Kirishima, per questo... Quando avremo quello che ci serve... Ti restituirò il quirk-Il rosso lo fissò incredulo.
-non ti meriti tutto questo-
-perchè lo fai Izuku? Non... Non...-
-non sono tenuto a farlo, è vero, probabilmente mio padre o Tomura avrebbero da ridire, ma... A me va bene così-
-io non...-
-forse è solo perché mi sento in colpa, oppure... Voglio solamente fare un ultimo favore a qualcuno che conoscevo-Izuku andò via, non facendo caso ad Hawks che era entrato nella stanza del rosso.
-H-Hakws??-
-shhh! Non dovrei essere qui-
-ma che ci fai in mezzo ai villain?-
-mi sono infiltrato, piuttosto come sei finito qui?-
-mi hanno catturato durante l'assalto, c'è un impostore al mio posto-
-ho capito... Ascolta, farò quello che posso per farti uscire ma ci vorrà un po-
-va bene ma fai attenzione-
-ah ovvio!-alla U.A.
Toga aveva raccolto molte informazioni riguardo la scuola, gli studenti e gli insegnanti ma soprattutto era venuta a conoscenza anche di operazioni che il governo era attualmente occupato a svolgere, come infiltrati o nomi di alcuni villain pentiti che facevano parte delle bande criminali piú potenti, questi pentiti erano tenuti ben nascosti e sotto nuovo nome, Tomura voleva sapere dov'erano, potevano fornire informazioni sui loro vecchi metodi di attacco o organizzazione, inoltre conoscere per chi lavoravano era un informazione preziosa, possibili nuovi alleati.
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The Evil Within •BNHA•
Fiksi Penggemar-posso... posso diventare un eroe?- questa era la domanda che Izuku Midoriya, all'età di 5 anni, si poneva. La sua unicità... era pericolosa, se non orribile. non poteva fare molte cose senza preoccuparsi di ferire qualcuno. sua madre lo incoraggiav...