capitolo 23

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Hanna's pov

Rifletto allungo sulla frase che ha detto, alzo leggermente la testa per guardarlo e ha già chiuso gli occhi.
Ha un viso così angelico, non sembra neanche lo stronzo di sempre, sembra diverso, forse lo è... Non lo so.

È incredibile con che facilitá mi sono tranquillizzata prima, è bastato stringermi e dirmi che andava tutto bene. Neanche mia madre ci era mai riuscita... No ok basta pensarci, non facciamoci strane idee su queste sere...

smettila e dormi che io ho sonno

Ci sto provando ma come vedi non ci riesco. La mia mente è troppo piena di domane.

Mi copro meglio le spalle  mi giro allontanandomi leggermente da lui. Sento subito la mancanza del suo contatto, il mio petto è freddo come il resto del mio corpo.
Come se lo avessi chiesto mi riprende e mi mette sopra di lui.

Arrossisco e non faccio nulla.
Prende la coperta e me la mette sulla schiena. O cazzo ma io sono senza pantaloni!

Mi divincola leggermente agitata.

"Stai calma per una buona volta"

"Non stavi dormendo?"

"No"

Sbuffo e lui ride.

"Che cazzo ridi!"

"Datti una calmata e non urlare" continua a ridere e mi lascia sopra il suo petto.

Rido anche io piano senza farmi vedere.

Mi mette le braccia dietro la schiena e mi stringe leggermente.

"Sei più bella quando ridi"

Nascondo subito il viso tra la coperta.

"No"

"Si"

"No"

"Si e taci" mi stringe di più.

Restiamo così per un po' di tempo, fino a quando ci addormentiamo entrambi, abbracciati, uniti, come se fossimo un'unica persona.

~~~

Una luce molto forte mi fa aprire gli occhi che richiudo subito per il bruciore.

Dove sono? Metto una mano davanti alla luce e mi guardo intorno.

Ripenso alla sera prima, ciò che è successo, ciò che mi ha detto.
Forse non dovevo farlo, non posso permettere alle persone di entrare nella mia vita in questo modo, voglio restare sola come è giusto che sia.

Guardo alla mia destra e poi alla mia sinistra...non c'è nessuno.

Mi rattristo per pochi secondi e dopo mi riprendo subito. Dovevo immaginarlo succedesse, che stupida che sono.

Mi alzo e prendo il telefono. Sono le 9:45 e io non ho la minima idea di dove sono, e poi non c'è neanche campo. Sbuffo e butto il telefono in borsa.

Mi affaccio alla piccola finestrella, il panorama è una enorme distesa di alberi di diverso genere. Gli uccelli cinguettano e volano nel cielo spensierati. Quanto vorrei essere uno di loro ...

"Ma che bella vista"

Giro velocemente la testa verso la piccola entrata e vedo subito la testa di John.

Rigiro la testa verso la finestra mentre lo sento entrare.

"Si hai ragione, è un bel panorama"

Ci sono pochi secondi di silenzio fino a quando la sua voce si propaga per tutta la piccola stanza.

"Oh ma io intendevo il panorama"

Segreto di una notte. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora