Dopo aver parlato con Evelyn decido di lasciarla riposare.
Apro la porta della sua camera con l'intendo di andare versoi due ragazzi per cercare di capire.
Non faccio tempo a fare un passo che dall'angolo del corridoio escono Alex e John entrambi visibilmente incazzati.
"devo parlarti, ciò che dice non è vero" borbotta Alex
"ancora cerchi di negare? Hanna ti devo parlare prima io." risponde John guardando prima me poi lui.
"no io devo-"
"smettetela, parlerete entrambi uno alla volta. Siete dei bambini"
faccio un cenno con il capo andando vero il soggiorno.
"Da quando in qua decidi tu?"
"Da sempre John"
Ci sediamo tutti e tre e da come si siedono pesantemente e da come si guardano capisco che non finirà molto bene.
"John perché accusi Alex di una cosa così?"
"te l'ho gia detto, ieri eri strana, avevi sonno, non ricordi ciò che è successo e dato che il qui presente ha gia provato a fare una cosa simile e ti guarda sempre mi è basto fare 2+2"
"è vero, in passato ho fatto una cazzata ma non riuscirei mai a rifare una cosa del genere, sopratutto a lei" controbatte Alex.
"su Alex, di as Hanna cosa hai fatto in prima liceo."
guardo Alex visibilmente seccato, contrae la mascella e guarda i suoi piedi rispondendo
"una sera ero ubriaco ad una festa,tutta la scuola sapeva che mi piacesse una ragazza. Uno di quarta mi ha venduto una roba dicendo che se lei la avrebbe bevuta sarebbe diventata subito brilla e avrei potuto conquistarla per una notte con il suo consenso.
Solo che non sapevo fosse un cazzo di sonnifero." Guarda male John e continua.
"non volevo addormentarla per poi farci chissà cosa, volevo solo che lei mi considerasse. Ma devi sapere che non ci ho fatto nulla e ho subito chiamato qualcuno, cioè John. Avevamo decido di dimenticarci questa storia ma effettivamente se la ricorda bene e si sta facendo solo dei film."
"bene, abbiamo finito?"
"Ma Hanna lui-"
"lasciamo stare John, ho mal di testa e non ho voglia di pensarci. Non è successo nulla quindi apposto"
Decido di lasciar perdere tutta questa storia, non ha senso andarci dietro ancora ,anche se la terrò a mente.
Salgo le scale pronta per prendere la mia roba, non credo resterò a lungo qui.
Metto il mio zaino in spalla con dentro due o tre cose e con il telefono in mano, dopo aver fatto il letto, mi dirigo verso la camera di Evelyn per salutarla, sempre che non stia dormendo.
Busso alla porta della sua camera senza ricevere risposta, come immaginavo.. scendo le scale e la trovo seduta sul divano a bere una tazza di latte.
"Hey, io vado a casa, grazie di tutto"
"grazie a te, ci vediamo a scuola?"
"certo"
mi dirigo verso la porta.
"Ah Hanna, John mi ha detto di dirti che alle 16:00 sarà a casa tua"
"vabene, grazie ancora"
Esco di casa un po' titubante... dovevo aspettarmelo, non si fermerà mai quel ragazzo.
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Segreto di una notte.
ChickLitHanna, giovane ragazza adolescente, Vive la propria vita in modo normale, primo amore, prima vera amicizia, prime farfalle sullo stomaco e prime delusioni, fino a che, tutto nella sua vita verrà stravolto. ---