capitolo 18

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"Hanna! Sta sera devi esserci"

La voce di Evelyn mi trapassa i timpani. Non ho fatto tempo a rispondere che stava già parlando a raffica.

"Dove?"

"Alla festa più bella di tutto l'anno"

"Neanche se mi pagano"

"Come? No ci devi essere , sono lì per le 19;00 ci prepariamo insieme"

Mi ha chiuso in faccia! Ma io non la capisco, non andrò ad una stupida festa questo è poco ma sicuro. Provo a richiamarla ma non mi risponde. Sicuramente sa che io farò storie.
Ma perchè a me.

~~~

Il citofono continua a suonare.

Scendo dal letto con poca voglia e una volta aperta la porta mi trovo davanti Evelyn con tre borse.

"Ma cosa ci fai qui?"

"Te lo detto. Tu vieni alla festa" ah giusto. Minchia.

Entra tranquillamente.

"Perché vuoi che venga?"

"Eddai ti prego. Io non ho amici, ho solo te e mio fratello starà con la squadra. Ti prego di prego ti prego"odio sembra una bambina.

"E vabene basta che tornano a casa presto"

"Ma tanto domani non c'è scuola"

"Non c'entra. A me non piacciono le feste"

"E vabene"

Dopo mezz'ora lei è finalmente pronta. Indossa in bellissimo vestito blu notte che gli arriva fino a metà coscia, la scollatura a cuore è evidente e la fascia bianca le fascia perfettamente le curve. I capelli biondi le ricadono sulla spalle. È bellissima vestiva così.

Il trucco non è troppo evidente ma le risalta gli occhi azzurri.

"Ora tocca a te"

"Cosa a me? Non a bene così?"

Mi guardo allo specchio e non vedo nulla di strano. Ho un paio di jeans lunghi neri e una t-shirt al loro interno.

"Stai scherzando spero"

La sua faccia è paonazza, fa quasi ridere.

Prende la sua borsa e inizia a tirare fuori alcuni vestiti.

"Eccolo!" Ti starà divinamente"

È un vestito nero aderente con un fianco e una spalla scoperti.

" No , no e ancora no"

" Si sì sì , hai un bellissimo fisico che corpi con quei maglioni larghi, per una volta mettiti in risalto. Ti giuro che dopo non te lo chiedo più. Dai provalo"

"Che cazzo"

Lo prendo e vado in bagno. Una volta indossato esco e la mia faccia non è felice al contrario di quella di Evelyn.

"O mio dio ti sta benissimo"

"Sembro una salsiccia e poi è troppo corto"

"Non è vero, ora lasciati truccare e pettinare."

O mio dio cosa sto facendo.

Mi fa andare in bagno mentre tiene una piastra per capelli in mano. Sfila la mia coda.

"Oddio sono bellissimi. La piastra non serve hanno già delle belle onde"

"Preferisco una coda"

Segreto di una notte. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora