capitolo 5

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Sono appena tornata a casa, non ho neanche finito il mio krapfen.

Cerco di non farmi vedere da mia madre e sgattaiolo velocemente in bagno dopo aver preso un cambio. Apro l'acqua della doccia e pochi secondi dopo sento bussare alla porta.

"Hanna sei tu?"

"No signora, sono un sicario che prima di ucciderla vuole farsi una doccia"

"Potevi avvisarmi del tuo arrivo.. stavo dormendo e mi sono presa un colpo sentendo i rumori"

No mamma.. non potevo avvisarti.

"scusa hai ragione"

dopo la doccia 

Sarà da 5 minuti che guardo i miei lividi allo specchio mentre tampone incessantemente disinfettante sulla guancia. Il dolore alla testa è passato un po', e ha dato il via libera ad altre 100 domande.

Mi butto a peso morto sul letto mentre penso a tante cose. Quel bambino che mi ha chiamata angelo....angelo....angelo. No non è una parola che la gente userebbe per descrivermi.

Cosa volevano quegli uomini da quel bambino indifeso? Cosa ci faceva lì?

E cosa più importante... Come ho fatto a fare quelle mosse spontaneamente? Sembra strano ma tutto mi è venuto naturale eppure non ho mai fatto certe cose... Almeno credo.

Cosa avrà pensato quel ragazzo vedendomi? Forse a perché io abbia fatto ciò? Sicuramente la prossima volta che mi vedrà mi dirà mille volte grazie e cose così...

Non dovevo farmi vedere dannazione!

Decido di andare in bagno per vedere il taglio. Non è molto profondo ma esce ancora un po' di sangue. Disinfetto e lascio asciugare. Sicuramente me lo sono fatto con un pezzo di vetro frantumato alla mia destra.

Quando sono arrivata a casa mia madre mi ha guardato con aria interrogativa , a causa dei miei vestiti nuovamente fradici e il taglio.

Io me la sono filata con una scusa dicendo che l'ombrello si era rotto e mi era arrivato in faccia improvvisamente.

Che scusa patetica.

Bisogna essere davvero stupidi e incapaci per perdere il fratello minore pensavo mentre ero davanti a quegli uomini. Ma quando ho visto gli occhi di Luke illuminarsi mentre lo abbracciava ho capito che è un buon fratello anche se stupido.

Avviso mia madre che per oggi non cenerò. Non ho molta fame , anche perché al bar ho mangiato 3 ciambelle.

~~~

"Piú in alto papá!"

Sono su un' altalena e mio papà è dietro che mi spinge e io lo incito ad andare più veloce e a farmi toccare le nuvole.

"Papá voglio toccare una nuvola"

"Tieniti. Pronta?"

"SIII!"

"3...2...1..."

Che cosa succede? Non sono piú sull'altalena.

Ora sono in una stanza buia che si sta....stringendo?

Cerco di muovermi ma è come se i miei piedi fossero bloccati a terra .
In fondo in un angolo vedo la sagoma di mio padre e inizio a chiedere aiuto urlando il suo nome.

Ad un certo punto esce dalla oscurità e ... Non è mio padre ... N-non non può essere lui. Ha una enorme cicatrice nulla guancia e una benda su un occhio.

"È tutta colpa tua Hanna!"

"N-no p-papá .... Perc-chè ? "

"Tu mi hai ridotto cosi! Guardami sono un mostro! "

Improvvisamente chiudo forte gli occhi mentre le pareti mi stringono e sto per venire schiacciata quando sento una voce che rimbomba nella mia testa " è colpa tua".

Scatto velocemente su dal letto. Un sogno. Solo un sogno.

Sono sudatissima e gli occhi pensanti, stanchi, stanchi di sentire ogni volta , in tutti i miei sogni " è colpa tua Hanna, solo colpa tua"

Colpa mia.




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