John' pov
Non riesco a concentrarmi . Questa mattina in lontananza ho visto quella ragazza...almeno credo.
Era troppo lontana e non riuscivo a capire se era lei o no, ma le assomigliava.
Melissa ha iniziato a schioccare le dita davanti alla mia faccia e vedendomi concentrato nel capire se fosse lei si girò a guardare nella mia direzione . Minchia senza le lenti non vedo nulla, sta mattina ero in ritardo e mi sono dimenticato di metterle.
La campanella suona e Melissa mi dà un bacio a fior di labbra prima di seguire le sue amiche/ oche.
Non è la mia ragazza ma con lei mi diverto , e penso anche anche lei la pensi cosí.
Mi guardo in giro ma la ragazza è sparita in mezzo agli altri ragazzi.
~~~
Al suono della campanella mi dirigo verso le macchinette per prendere la mia solita acqua frizzante.Mi avvicino e ormai non c'è quasi nessuno dato che tra pochi minuti suona.la maggior parte del tempo ho dovuta passarla in classe a copiare i compiti di Poesia. È uno dei corsi che frequento da molto tempo e mi piace , solo che ieri non ho avuto voglia di farli.
Noto una ragazza dai capelli neri di spalle che impreca. Guardo la macchinetta e noto una merendina incastrata.
Tira un calcio alla macchinetta e inizia a maledire tutti i santi. Divertito mi avvicino alla macchinetta e do un calcio al lato sinistro, molto più forte del suo. Queste macchinette sono così, questione di abitudine.
La ragazza si accuccia per prendere il cioccolato e una volta in piedi si gira verso di me.
Il fiato mi muore in gola appena vedo due occhi verdi ... Quegli occhi verdi,che si scontrano con i miei marroni. Le guardo immediatamente la guancia dove è presente un piccolo cerotto del colore della sua pelle.
è lei..
"Potevo fare da sola"
"Non sai ringraziare?"
"Ripeto. Potevo farcela da sola" e se ne va dandomi una spallata.
Pensavo fosse più gentile cazzo.
~~~Hanna's pov.
Me ne vado dandogli una spallata. Forse sono stata un po' troppo stronza ma non me ne frega più la gente, più mi stanno lontano meglio è per tutti.
Quando mi ha guardato sembrava quasi essere stato colto alla sprovvista , non so perché, ma l'ho notato.
Addento la mia barretta al cioccolato e la campanella suona. Guardo l'orario e ho poesia. Secondo me è un corso abbastanza interessante, anche nella vecchia scuola ne facevo parte.
Entro nella classe e sono una delle prime a quanto pare.
Mi siedo ovviamente in fondo e la gente inizia ad entrare posizionandosi nei banchi. L'aula non è molto grande e avrà una decina di banchi. Forse non è un corso che frequentano molti ragazzi.
Tutti ti siedono e faccio capire ad alcuni che volevano sedersi vicino a me che non gli avrei lasciti mettersi li mettendo lo zaino sopra la sedia affianco a me.
Il professore entra e ci saluta.
dopo circa cinque minuti la porta si spalanca improvvisamente mostrando un ragazzo con il fiatone che saluta il prof."John Harrison è in ritardo il primo giorno di scuola. Le sembra il caso?"
"Scusi scusi"
"Va a sederti "
Il suo sguardo vaga per tutta la classe fino a che il suo sguardo non incontra il mio. Bhe? cChe ha da guardare?
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Segreto di una notte.
Literatura FemininaHanna, giovane ragazza adolescente, Vive la propria vita in modo normale, primo amore, prima vera amicizia, prime farfalle sullo stomaco e prime delusioni, fino a che, tutto nella sua vita verrà stravolto. ---