capitolo 2

867 42 6
                                    

Melissa pov's
"Scusami tanto, non volevo" disse lui girandosi verso di me.
"No scusami tu" dissi cercando di essere gentile anche se non mi importava proprio niente.
Alzai gli occhi e incrociai il suo sguardo.
"Sei nuovo?" Chiesi, non so neanche come mai dato che non mi importava più di tanto.
"Si, sono arrivato oggi, comunque piacere io sono Peter" disse porgentomi la mano.
"Melissa" la strinsi per educazione.
"Scusami ora devo andare" inventati la prima scusa per andarmene. Mi sono sorpresa delle mia anzioni, di solito con le persone non sono cosi socievole.
All'uscita mi diressi al solito posto dove c'era come sempre Mattia.
"Ehy Matti, cosa c'è? Che ti a detto Federico?" Chiesi. Mi prese per il braccio e mi avvicinò al lui, era serio, controllo che non ci fosse nessuno poi aprì bocca.
"Mi ha detto che spider-man sta cercando di rintracciarci insieme alla polizia, ha trovato degli indizi che potrebbero condurre al capo e  se lo trovano finiamo nella merda anche tutti noi che lavoriamo per lui" lo guardai un pò stranita.
"Quindi? Io non voglio smettere e anche se volessi non penso che al capo gli vada tanto bene, ormai ci siamo dentro e non possiamo uscirne, dobbiamo semplicemente stare più attenti" continuò a guardarmi serio e rispose.
"Non e questo il problema, neache io voglio smettete, il problema e un altro"
"Quale?" Chiesi, mi guardò come se non volesse parlarmene poi mise una mano dietro la schiena e   prese qualcosa da dentro i pantaloni e me la fece vedere. Sbarrai gli occhi e feci un passo indietro.
"Mattia!? Hai una cazzo di pistola in mano!" Dissi agitata
"Shhh, fai silenzio, fammi spiegare." Disse cercando di farmi calmare.
"Federico me ne ha date due, una per me e una per te, a detto che sono ordini del capo"
"No, no Mattia dai, dimmi che è uno scherzo" dissi mentre mi fece vedere anche l'altra pistola.
"Melissa, ascolta, neanche io voglio, il capo ce le ha date per proteggerci in caso qualcuno ci trova"
"Io non prendo quella cosa in mano, non voglio uccidere nessuno, poi ho solo 15 anni!" Esclamai agitata.
"Melissa ora calmati per favore, devi stare tranquilla, andrà tutto bene, tutto questo e solo per un pò, Federico mi ha anche detto che il capo sta gia lavorando per far perdere le sue tracce, poi tornerà tutto come prima, te lo prometto" mi disse porgento la pistola per farmela prendere. Notavo dal suo sguardo che anche lui aveva molta paura.
Non ero del tutto sicura di cio che stavo facendo, anzi a dire la verità non ero per niente sicura, comunque presi la pistola in mano, la guardai qualche secondo prima di infilarla nella cintura dei  pantaloni per poi coprirla con la maglia.
"Andimo, abbiamo delle cose da consegnare" disse lui, annuii e ci avviammo.

*più tardi a casa*
Entrai senza fare caso a niente e a nessuno, andai in camera di corsa e chiusi la porta a chiave.
Posai la pistola sul letto e mi fermai a fissarla.
Dovrei davvero usarla?
Chiesi fra me e me, se il capo a voluto darcela significa che in caso di pericolo avrei dovuto usarla, ma non so se ce l'avrei mai fatta, io non voglio uccidere nessuno sopratutto a 15 anni.

**
La settimana continuò tranquillamente, a scuola il ragazzo nuovo continuava  a salutami, ma io non gli davo molta importanza, anche se sentivo qualcosa dentro di me quando lo vedevo, ma non so bene cosa.
Era finalmente domenica, presi un pò di soldi che mi ero guadagnata e andai al bar per comprare un cornetto a mio padre, poi lo andai a trovare in ospedale.
Quella sera uscii con Mattia e Alessandra, scherzammo molto, uscire con loro mi aiuta ad eliminare i pensieri brutti.

*il lunedì*
Come ogni giorno raggiunsi Mattia al solito posto, l'unica cosa che cambiava era sentire la pistola sempre nascostra dentro la cintura, a quello non ci ero ancora abituata, e spero di non dovermici abituare troppo.
"Andimo subito?" chiesi.
"Si, andiamo"  rispose alzandosi dal gradino in cui era seduto.
Raggiungemmo la prima persona.
Aveva la testa abbassata con un cappello, non si riusciva a vedere il volto.
Rallentai un secondo facendo rallentare anche Mattia, mi semprava un pò strano.
"Sicuro sia lui?"chiesi
"Si" io annuii, e ci avvicinammo di più al ragazzo.

Poi sei arrivato tu~PETER PARKER~//spider-man//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora