.Capitolo 1.

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(Revisionato, troverete Originale su account instagram)

Maxwell era completamente a pezzi, stanco e senza più nessuna voglia di stare al mondo; i suoi occhi ambra erano ancora lucidi, nonostante avesse versato fiumi di lacrime.
Dopo tutto quello che gli era successo: la lunga e dolorosa degenza in ospedale, le giornate passate in obitorio, la processione di persone che gli fecero le condoglianze, molte non le conosceva o non gli interessava abbastanza del piccolo per consolarlo come lui avrebbe avuto bisogno, il funerale della madre, da solo, dietro al carro, fino al cimitero.......

Ora era solo, completamente solo. Lui, così giovane, contro un mondo bastardo e spietato che gli aveva strappato via prima i nonni, anni fa, poi il padre, che lo aveva abbandonato, e ora la madre.
E in più, adesso, come primo ostacolo dopo questa serie di eventi nefasti, gli aveva messo davanti anche il tanto odiato fratellastro Marcus, che si sarebbe dovuto prendere cura di lui da quel momento, avendo ottenuto legalmente la sua custodia.

Max aveva appena 16 anni, per uno scarso metro e 65: capelli mori, presi dalla madre e occhioni color ambra, eredità paterna, che trasmettevano uno sguardo pungente e aggressivo, spenti da tutto quello che gli era successo. Nonostante lo sguardo scontroso, il suo viso era ancora quello di un ragazzino, dolce e innocente.

Con la testa bassa e gli occhi vacui, che disperatamente cercavano di non versare lacrime davanti quell'ennesima ingiustizia della vita, stava aspettando Marcus davanti all'ufficio dell'avvocato.
Aveva il suo corpicino immerso in una felpa molte taglie più grandi, e si stringeva da solo tra le sue stesse braccia, cercando conforto.
Stava cercando di rimanere stoico e dimostrarsi forte, sforzandosi di escogitare un modo per scappare di casa, fuggire per sempre da lui, da quel "sostituto" che suo padre aveva preferito, nonostante il ragazzo di per sè, non gli avesse fatto nulla.

Marcus era un pò più grande di lui, 22 anni, alto 1,85 e particolarmente massiccio: spalle large, capelli neri e occhi grigi che trasmettevano, nonostante le sue dimensioni gigantesce a contronto del ragazzino, il suo carattere tranquillo e apparentemente pacifico.
Sua madre Agatha gli raccontava sempre che le vecchiette che vivevano nello stesso condominio di Marcus, lo descrivevano come un angelo, poichè era sempre propenso ad aiutarle per una borsa della spesa troppo pesante o la posta nella buca delle lettere troppo altra.
E Max, ogni volta, non poteva fare altro che alzare gli occhi al cielo, bestemmiando nella sua testa.

Marcus uscì dallo studio, stringendo la mano all'avvocato, firmati i fogli per la custodia legale del ragazzo.
Sorrise al "fratello", inginocchiandosi di fronte a lui per mettersi alla sua altessa, gli parlò con calma, cercando parole che sapeva sarebbero state difficili da accettare: <<ascolta, lo so che per te è difficile ma da oggi dovrai stare con me, okay? Cercherò di prendermi cura io di te d'ora in poi...>>

Cercò di passargli una mano sul viso in un gesto di affetto, ma Max la spostò con rabbia, ringhiando si alzò in piedi e, prendendo il suo zaino, si avviò velocemente alla porta dello studio legale.
Marcus rimase lì a guardarlo uscire, scappare letteralmente da lui, con sguardo serio.
Sospirò rumorosamente, passandosi la mano tra i capelli: già la situazione era difficile prima, ma era ben disposto ad aiutare Agatha, ma adesso, era pressocchè impossibile anche solo l'idea di convivere con il ragazzino.

"Meglio se ne parlo con Lolly...lui ha di certo più tatto e sensibilità per trattare un carattere cosi.... insomma siamo fidanzati da 4 anni ormai, avrà imparato a confrontarsi con me? Speriamo mi dia qualche consiglio..." Penso mentre si avviava verso la macchina, guardando preoccupato Max, che stava, inconsapevolmente, costruendo un muro tra di lui e il resto del mondo.

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Qualche giorno dopo....

<<ti ricordi come ero appena ci siamo conosciuti? AHI! Fai piano dai....>> gridò Marcus, prima di affondare la testa nel cuscino, brontolando. Era sdraiato sulle ginocchia di Lawrence a pagare delle conseguenze delle sue più recenti malefatte, quindi con tante sculacciate.

Per la Giusta Strada (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora