(Revisionato, troverete Originale su account instagram)
Erano passate un paio di settimane dall'arrivo di Max nella vita del fratellastro e dalla chiaccherata e punizione di Lawrence.
Marcus era seduto su una poltroncina accanto alla finestra del salotto, mentre si godeva la pioggia, sorseggiando una tazza di thè.
Rifletteva sul foglio che si trovava davanti, appoggiato al tavolino davanti il divano: era nota appena presa da Max, che era rientrato a scuola da pochissimo. Il tono del preside non era amichevole riguardo al recupero dei voti insufficienti del ragazzo, soprattutto perchè aveva cambiato scuola da Roma a Milano, appena un mese fa.Marcus sospirò, non sapeva più che fare riguardo al fratellino: aveva provato a parlarci, a portarlo da qualche parte, cercando disperatamente di intavolare una conversazione e creare un legame, ma niente. Era risultato tutto inutile. Max si era chiuso in camera e in sè stesso, senza far più entrare nessuno.
Stanco e senza più risorse, prese il cellulare e chiamò Lawrence, sperando che potesse essergli d'aiuto, anche se sapeva che l'artista, per motivi personali, non amava quella presenza nella vita dell'angelo: <<pronto? Hey ciao...emh...senti mi servirebbe una mano...>>
Lolly rispose distante e concentrato su altro, era probabilmente a smanettare nella galleria d'arte dove lavorava, anche perchè rispose con uno sbiascico, avendo un pennello in bocca: «fi? Dimmi fuffo...».Parlarono per molto tempo, ma l'astio di Lawrence nei confronti della prole del patrigno di Marcus, che tanto lo aveva ferito, gli impediva di pensare lucidamente, così lasciò perdere.
Andò verso camera del fratello, intenzionato a mettere almeno le cose in chiare per quanto riguardava la scuola, sperando lo ascoltasse.L'angelo pensò a quanto impegno ci volesse, cercare di aiutare una persona che sai ha bisogno di aiuto ma non ne vuole.... gli ricordava tanto se stesso quando conobbe, anni prima, l'uomo che ora ha il piacere di chiamare padre.....
Arrivato davanti alla porta bussò, cercando di rispettare la privacy del ragazzino: <<Maxwell, senti dobbiamo parlare.......io...>>Non fece in tempo neanche a menzionare di cosa volesse parlare, che il sangue gli si gelò nelle vene, quando vide Max con una lametta in mano e il polso a poco dall'essere ridotto a brandelli.
Marcus sentì un fuoco di rabbia divampargli nel petto, oltre che all'estremo istinto di fermare quello scempio. Lui sapeva contro che dolore Max stava combattendo, ma sapeva anche che quello non era il modo per risolvere le cose.Subito si scagliò contro il fratello, cercando di fermarlo. Max si spaventò e cercò di divincolarsi dalla presa del ragazzo grande, cercando aggressivamente di ferirlo con la lametta:<<LASCIAMI PEZZO DI MERDA LASCIAMII!!>> disse, mentre agitava il pezzo di metallo alla cieca.
Marcus non si fece smuovere da quelle urla, né si spaventò davanti quell'aggressività che, personalmente, conosceva molto bene. Gli tolse con forza la lametta dalla mano e se lo caricò in spalla.
Per prima cosa, lo trascinò in bagno, dove gli fasciò frettolosamente il polso per evitare perdesse altro sangue.Max continuava a scalciare, tirare pugni e cercare in ogni modo di scappare, urlando le peggio oscenità e insulti contro il ragazzo. Dentro di sè aveva veramente paura, non si era mai effettivamente scontrato con lui, neanche a parole. Solo qualche rara frecciatina, quando si erano incrociati. Temeva che il fratellastro avesse deciso di fargliela pagare, credendo saldamente che ci fosse astio reciproco tra i due.
Marcus appena fu sicuro che la ferita fosse ben fasciata, e che non ci vosse rischio di emorragia, portò il fratello in salotto, trascinandolo per il braccio sano: <<questo è veramente troppo!! Ho cercato in ogni modo di aiutarti, di conversare civilmente con te, anche solo passare in silenzio 2 minuti senza che tu mi guardassi con l'odio negli occhi. Ora si cambia regime, sono stanco dei tuoi capricci senza senso nei miei confronti, non ti ho fatto un bel cazzo di niente, per la miseria! Non mi vuoi parlare BENE! Ti faccio parlare io allora... vediamo se con le cattive risolviamo qualcosa.>>
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Per la Giusta Strada (IN REVISIONE)
Teen FictionLa vita di Maxwell, un ragazzino scontroso e ribelle, dai capelli castani e gli occhi ambra, è stata completamente sconvolta..... prima la morte di sua madre e poi il dover ricominciare da solo, a finco del suo odiato fratellastro Marcus, figlio d...