05 | Carezza

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«Sicuro che non vuoi rimanere a cena?» mi chiede nuovamente la signora Wheeler, intenta ad apparecchiare la tavola. Continua a fare avanti e indietro dalla cucina al salone con il rumore dei tacchi che riecheggia nella stanza e i boccoli biondi che le incorniciano il viso. Mentre posiziona un cesto di pane al centro della tavola, tira uno sbuffo per spostarsi la frangia dagli occhi e aspetta una mia risposta.

Io scuoto il capo velocemente e sento i capelli solleticarmi il viso «La ringrazio, ma a breve verrà a prendermi Jonathan» le dico sorridendo, imbarazzato. Gli altri si trovano nella stanza di Mike, intenti a commentare ancora il finale di Alligator.

Di pomeriggio, dopo aver beccato Eleven e Mike nella loro stanza, avevamo deciso di approfittare della mancanza degli adulti in casa e guardare un film nel soggiorno, a tutto volume. Lucas e Max sedevano a sinistra del divano, a destra vi erano Mike ed Eleven che se ne stava appoggiata sulla sua spalla. Inizialmente mi ero seduto fra Max e Mike, ma successivamente, con la scusa di Max che continuava a muoversi facendo imprecare Lucas, decisi di prendere un cuscino e mettermi sul tappeto, piuttosto morbido, posizionato proprio lì di fronte. Poggiavo il capo sulla parte bassa del divano, a pochi centimetri dalle gambe di Mike, e fingevo di prestare attenzione al film, mentre continuava a passarmi davanti la precedente scena, in loop e mi torturavo le mani, nascoste dietro al cuscino. Il mio sguardo fisso nel vuoto, cercavo di non pensare, anche di non guardare il film, altrimenti non sarei riuscito a dormire, la notte. Ma questo evitavo di ammetterlo anche a me stesso, tutto ormai mi spaventava, tutto ciò che era finzione, per me, poteva diventare reale, da un momento all'altro e invadermi. Durante la visione, avevo allungato la mano verso la ciotola dei pop corn, poggiata su uno scaffale a destra, per poi posizionarla sulle gambe. Una manciata di pop corn fra le mani, stavo giusto per avvicinarla verso la bocca quando sentii la voce di Mike, vicina al mio orecchio. Si era abbassato verso di me, una mano frugava nella ciotola.

«Ma vuoi ingozzarti? Dà qua!» mi aveva detto, prendendomi in giro. Sentivo i capelli di Mike sulle mie guance e mi sforzavo di guardare verso lo schermo della televisione. Riuscivo a sentire i suoi occhi puntati su di me, forse in attesa di una risposta che non arrivò. Lo stavo ignorando, eppure non aveva fatto nulla. Ero arrabbiato, infastidito e non riuscivo a farmene una ragione, poiché non volevo accettarlo completamente. Mike pronunciò il mio nome, sussurrandolo nell'incavo del mio collo e sentii un brivido lungo la mia schiena.

«Sì?» avevo risposto con lo sguardo fisso su una foto della famiglia Wheeler, incorniciata a pochi centimetri dal televisore. Davo l'impressione di guardare il film, o almeno ci speravo. A quel punto Mike aveva sussurrato qualcosa ad Eleven, non ero riuscito a capire cosa, poiché ero di spalle e il volume del film riempiva la stanza, ma successivamente scivolò dal divano, per poi andarsi a sedere proprio accanto a me. Con la coda dell'occhio lo vedevo sistemarsi i capelli dal viso e tirare le labbra in una linea, sembrava confuso, forse anche nervoso.

«Will...» sussurrò nuovamente, diminuendo lo spazio che ci separava «... Stai- cioè, è tutto okay?» chiese, adesso le nostre spalle si toccavano e le nostre mani, entrambe una accanto all'altra, sul tappeto. Ormai il film sembrava non interessargli più, mi guardava, a differenza mia che tenevo lo sguardo lungo la parete del soggiorno.

«Mh-mh» mugugnai, fingendo di non prestargli attenzione più di tanto. Nel mentre cercavo dentro me stesso, le risposte del mio comportamento egoista. Mike annuì e si morse l'interno del labbro, spostando il suo sguardo sullo schermo. Max e Lucas stavano commentando il film ad alta voce, Eleven rideva. Improvvisamente sentii il mignolo di Mike sfiorare il mio, avvicinarsi lentamente. Sembrava voler... prendere la mia mano? Oh, non adesso! Non dopo..., pensai. Spostai subito la mano nella ciotola dei pop corn, prendendone una manciata e portandola verso la bocca.

➵ | Drawing, ( byler )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora