«Come potrei odiarti..?» Il suo sguardo non mi molla, e questo non mi aiuta a togliere l'idea di volerla baciare. Direi che non abbiamo quasi mai passato del tempo da soli, anzi direi che non abbiamo mai intrapreso una conversazione seria, non mi è mai passato per la testa di volerla.
Sto tentando di rimanere impassibile, ma non riesco a immaginare come si senta.
«Ti vedo strana.» Rispondo io, poi, e la vedo voltare lo sguardo preoccupata.
Mi volto in modo tranquillo, ma poi vedo Avani con Alaska, e sbianco.
«Allora, da quanto vi vedete?» chiede Alaska con un tono invadente, come se sapesse già che ci avrebbe visto insieme.
Avani abbassa la testa, distraendosi con i bordi della sua maglietta.
«Non ci vediamo.» Risponde Mar, mentre io con tono più alto, dico. «Da poco, è una cosa recente.»
Alaska guarda e mi sento sprofondare, è rimasta perplessa dalla mia risposta, credo di aver risposto così per la sua reazione, dato che aveva sputato quella frase in modo odioso.
Ad Avani stanno venendo gli occhi lucidi, sta accumulando accuse su accuse, mettendo insieme una sorta di teoria per replicare. Non sono quasi mai stato oggetto della sua rabbia, e ne sono contento. Non litigavamo quasi mai. Urlava spesso, ma non con me.
Mai con me.
«Non stiamo insieme.» Mar sente il bisogno di replicare, con voce bassa, come se avesse paura di qualcosa.
Alaska m studia come se fossi una persona da cui la sua amica dovrebbe essere fuggita al più presto, che non dovesse star male più dietro ad un tipo come me.
«Sí, ci conosciamo. Da moltissimo tempo.» Rispondo.
«Tu stai replicando per far stare uno schifo ad Avani, ti rendi conto?»
Mar si è distaccata da me, sta tentando di rimanere impassibile, calma, di far sì che nessuno si accorga di quanto sia irritata.
Le spalle di Alaska di alzano e si abbassano mentre respira profondamente, ma non dice nulla.
Uno sguardo torvo, pieno di aspettativa.
Mar sta fissando il telefono, non mi è d'aiuto.
«Sei uno stronzo.» Alza la voce Avani, con le uniche forze che gli erano rimaste.
Vado verso di lei e tento di afferrarla per la spalla, ma lei si scosta rischiando di cadere, ed in più, Alaska la tira a se.
Io ed Alaska ci ritroviamo faccia a faccia, mi sta obbligando a scegliere.
Non sceglierò a Avani, dopo che ho deciso di lasciarla. Ma se starò con Mar, Avani mi rivolgerà più la parola?
Perché la cosa mi preoccupa tanto?
Ma non posso lasciare che Mar ora rimanga da sola, a quest'ora, così tardi. È sconvolta, ho la sensazione di non sapere esattamente quanto incostante possa essere.
«Scusa.», è l'unica cosa che ho il tempo di dire, prima di lasciare il braccio ad Avani, e farle avanzare a passo veloce, e ritornare dov'ero prima.