Aprii gli occhi. Ero sul letto della nostra casa, o meglio della "sua casa" che poi era diventata la nostra e non solo. In quei giorni la casa era affollata. Martha era tornata da una vacanza in Asia e aveva deciso di rimanere qualche giorno in città e stabilirsi nei bellissimi 18° garantiti senza sosta dal condizionatore nel caldo di luglio. E Alexis? Alexis si sarebbe dovuta sposare con colui che, da ormai diversi anni, era il suo ragazzo, Mark. Voleva passare qualche giorno in quella che era stata la sua abitazione per anni, prima di rinunciare alla vita da fidanzata e incominciare quella da sposata.
Rimasi a fissare il soffitto per almeno 10 minuti prima di trovare la forza per alzarmi. Mi girai alla mia sinistra e vidi che Castle dormiva ancora, così mi alzai e mi diressi in cucina.
Mi avvicinai al bancone della cucina e iniziai a preparare un caffè. Avrei avuto sicuramente bisogno di una razione extra in quei giorni e sapevo benissimo che sarebbe stato solo la prima tazza di tante.
Dovevo trovare ancora un paio di scarpe adatte al vestito che avevo deciso di indossare per il matrimonio.
Ero intenta a decidere se cavarmela da sola oppure se chiedere aiuto a Lanie, quando sentii le sue mani poggiarsi sui miei fianchi. Girai leggermente la testa verso destra e lui inclinò la sua per baciarmi. <<Buongiorno Kate, dormito bene?>> chiese lui spostandosi verso la sua destra per prendere la sua tazza poggiata vicino al lavandino.
<<Abbastanza, però credo che tu abbia dormito meglio di me perché...>> non riuscì a terminare la frase quando squillò il cellulare. <<Beckett>> annuii al telefono guardando Castle e lui capì all'istante che c'era un caso e mi guardò con l'aria compiaciuta <<Va bene, arriviamo>>.
<<Mando un messaggio a mia madre per chiederle di stare con i bambini>>
<<Sì, grazie>> Lo guardai per qualche secondo senza dire nulla.
Presi il suo viso tra le mie mani e inchiodai le mie labbra sulle sue prima di voltarmi per raggiungere il bagno.
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Ricominciamo
Fanfiction▪️Una fan fiction dedicata alla serie tv Castle. Per dare voce a quello che non c'è stato, ma che avrebbe emozionato.