Il telefono di Castle squillò. Lui lo prese velocemente e rispose.
<<Dimmi tesoro, che succede?>>
Lui annuì al telefono e poi me lo passò. Non avevo capito chi fosse e cosa io dovessi esattamente fare così, con aria interrogativa, risposi.
<<Pronto?>>
<<Sono Alexis. Mia madre non riuscirà ad arrivare per oggi pomeriggio. Io ho la prova dell'abito da sposa e non so con chi andare. Così mi stavo chiedendo...>>
Non la feci terminare la frase <<Certo, posso venire io. A che ora?>>
<<Ci vediamo a casa alle 16.30.>>
<<Va bene, a dopo.>>
Chiusi la chiamata, ripassai il telefono a Castle e poi girai la testa verso l'orologio del distretto.
Mancava solo mezz'ora così decisi di incamminarmi verso casa.
<<Dove stai andando? Vengo con te.>>
<<Roba da donne, Castle. Poi ti racconto.>>
Stavo per andare verso l'ascensore quando lui mi prese il braccio.
<<Stai dimenticando qualcosa?>> disse arricciando le sue labbra in attesa che le mie si poggiassero sulle sue.
Mi guardai intorno, poi gli detti un bacio veloce accarezzandogli il viso.
<<Ci vediamo dopo.>> Lui tenne lo sguardo su di me finché le porte dell'ascensore non si chiusero del tutto.
Arrivai sotto casa e vidi che Alexis mi aspettava in un angolo del marciapiede ancora non travolto completamente dal sole.
Mi fermai e lei salì sulla mia macchina facendo un respirò profondo quando le particelle d'aria fresca toccarono la sua pelle. Sorrisi al pensiero che con quel caldo fossimo tutti sulla stessa barca, che anche una piccola variazione nei gradi della temperatura facessero rilassare i muscoli del viso e davano una sensazione di sollievo.
Guidai seguendo le indicazioni del mio cellulare, fino ad arrivare al negozio che lei aveva scelto per rivestire di bianco il suo corpo.
Fu un' impresa trovare parcheggiare, girammo a vuoto per almeno quindici minuti, poi, come un miraggio, vedemmo un piccolo posticino tra due macchine.
Ci avviammo verso il grande negozio, che aveva un'insegna a dir poco grande e luccicante.
Come entrammo fummo accolte da una signora dai capelli rossi e lunghi, racconti in una coda di cavallo
<<Salve, tu devi essere Alexis. Vieni con me, ti faccio vedere dei vestiti che avevo preparato per te.>>
Io non fui presa in considerazione, e le seguivo procedendo a zig zag tra i vari manichini finché non arrivammo in una piccola stanza costellata di mattonelle arancioni con dei divanetti bianchi posizionati lungo le pareti. In fondo c'erano 5 camerini in cui le spose avrebbero deciso il loro abito.
<<Signora, lei si accomodi qui.>>
Alexis mi guardo e mi sorrise. Io le feci cenno di andare e mi accomodai.
Dopo circa 10 minuti la vidi uscire con il primo abito. Era bellissima. Guardava il suo vestito come se ancora non ci potesse credere. Una fascia di pizzo bianco le stringeva la vita e il vestito cadeva a campana lungo i fianchi.
Io rimasi senza parole, avevo le lacrime agli occhi e non riuscivo a smettere di sorridere.
<<Allora, come mi sta?>> disse lei facendo un giro su se stessa.
<<Sei bellissima.>> Non sapevo cosa altro dire. Mi avvicinai a lei e le scostai i capelli dalle spalle, portandoglieli dietro la schiena.
La signora dai capelli rossi ci interruppe dicendoci che c'erano anche altri abiti da provare. Io mi accomodai nuovamente aspettando che nuove stoffe e nuovi temi rivestissero la futura sposa.

STAI LEGGENDO
Ricominciamo
Fanfiction▪️Una fan fiction dedicata alla serie tv Castle. Per dare voce a quello che non c'è stato, ma che avrebbe emozionato.