Capitolo 9

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Rimasi tra le sue braccia per diversi minuti. I nostri visi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro, tanto da poter sentire il suo respiro intrecciarsi al mio.
Avevo gli occhi chiusi. Stare tra le sue braccia mi faceva sentire amata, a casa ogni secondo.
Sentì bussare alla porta e spalancai gli occhi. Intravidi dalle fessure che Ryan era dietro la porta attendendo il mio permesso per entrare.
Mi stavo per alzare, ma Castle mi trattenne sulle sue gambe.
<<Castle, che stai facendo?>> dissi con un pizzico di rabbia, ma ridendo. <<Siamo sposati da anni e Ryan non si scandalizza, credimi.>>
Feci entrare Il detective che stava per rinunciare all'informarmi sulle novità del caso.
<<Scusate, passo dopo.>> Sentii l'imbarazzo nella sua voce così decisi di togliere le braccia di Castle dalla mia vita e mi alzai aggiustandomi la gonna che avevo indossato.
<<Il capo della vittima è finalmente rintracciabile e una pattuglia lo sta portando qui al distretto.>>
<<Perfetto. Ci pensate voi all' interrogatorio?>>
<<Sì.>> Stava andando via quando si giro per dirmi di eseguire un controllo nelle finanze della vittima.
Uscì dalla stanza chiudendo la porta alle spalle.
<<Allora capitano Beckett, a quanto pare ha ancora un po' di tempo libero>> disse Castle alle mie spalle, mentre se ne stava sulla mia sedia con la sua solita aria arrogante.
<<Castle, mi piacerebbe, ma hai sentito Ryan, devo fare questo controllo sulle finanze.>>
<<Lo puoi far fare ad uno dei tuoi poliziotti, dai.>>
<<Mi dispiace, rimedierò stasera. >> sentenziai avvicinandomi a lui e baciandolo.
<<Ci conto, capitano.>>
Ryan e Esposito si erano già avviati verso la stanza degli interrogatori e io mi ero messa alla ricerca dei conti bancari della vittima.
Ero seduta alla scrivania di Esposito e riuscivo a vedere Castle che si dondolava a destra e a sinistra sulla mia sedia. Il suo sguardo incrociò il mio e io sorrisi abbassando lo sguardo.
Il computer mi segnalò che la sua ricerca era terminata e vidi qualcosa che non mi piaceva.
Cliccai sui tasti della tastiera e quando il mio dubbio fu ormai chiarito mi alzai di scatto e mi diressi verso il tabellone.
Castle vide il mio spostamento e mi raggiunse nella stanza più grande del distretto.
<<Cosa hai trovato?>>
<<Dalle finanze della vittima, risulta che ha ricevuto dei pagamenti fino al giorno prima della sua morte.>>
<<3.000 dollari al giorno, wow!>>
<<Se era stato licenziato perché continuava a ricevere dei pagamenti?>>
Castle rimase in silenzio, fissando il tabellone.
Esposito arrivò dal corridoio seguito da Ryan che lo rincorreva a passo svelto.
<<Ragazzi, niente da fare. L'alibi del capo è stato confermato. È stato a Miami fino a questa mattina. È confermato dai biglietti dell'aereo e dalla sua segretaria.>>
Si schiarì la voce e continuò.
<<A quanto pare il casanova aveva una relazione anche con la sua segretaria.>>
<<Allora da chi riceveva questi pagamenti? Controlliamo a chi è intestato il conto.>>

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