Capitolo 18

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Alexis aveva deciso di non fare una grande festa, cosa che, ovviamente, avrebbe fatto piacere a Castle. Aveva prenotato con il suo sposo due biglietti per l'Italia, sarebbero partiti per la loro luna di miele poche ore dopo la cerimonia.

<<Kate!>>

<<Ehi. Auguri Castle!>> gli feci le mie congratulazioni per l'avvenimento.

<<Grazie! Allora, che facciamo io e te?>> disse guardandomi, poi aggiunse <<Andiamo a pranzo in qualche ristorante?>>

<<Io e te? E i bambini?>>

<<Li lasciamo con mia madre, non ti preoccupare. Mi sono già accordato con lei.>>

<<Non perdi tempo, eh?!>> dissi sorridendogli.

Avevo i tacchi ai piedi dalle 6 di quella mattina, e le mie gambe iniziavano a ribellarsi. A momenti non avevo più sensibilità ai piedi, così chiesi a Castle se potevamo passare da casa per cambiarmi. Lui fece una faccia dispiaciuta e guardando il vestito che indossavo.

<<Okay>> dissi facendo un sospiro <<se vuoi lascio il vestito, ma devo assolutamente cambiare paio di scarpe>>.

Lui cambiò umore alle mie parole. Una cosa che apprezzavo di Rick era il fatto che riusciva a trovare con me non solo una sintonia mentale, ma anche che continuava a farmi apprezzamenti nonostante i diversi anni da cui eravamo insieme e i cambiamenti del mio fisico. Il modo in cui lo faceva, così provocante ma dolce allo stesso tempo, mi faceva impazzire.

Arrivammo a casa, dopo un bel po' di tempo dalla fine della cerimonia, soprattutto a causa del traffico dell'ora di punta. Mi cambiai velocemente le scarpe per poi scappare via verso Castle che mi attendeva nella macchina. Avevo seriamente paura che con quel caldo avrebbe potuto collassare nella cabina auto. Quando scesi era ancora vivo e vegeto, aveva acceso la radio della sua Ferrari e stava canticchiando schioccando le dita a destra e a sinistra.

Castle aveva scelto un ristorante decisamente nel suo stile, aveva grandi vetrate che si affacciavano sui grattaceli di quella zona. C'era poca gente, e i pochi che erano seduti ai tavoli a mangiare parlavano sotto voce oppure erano intenti a mandare messaggi.

Il cameriere aveva preso le nostre ordinazioni ed era andato via ringraziandoci  e sorridendoci senza neanche guardarci negli occhi.

<<E' stata una bella cerimonia, vero?>> dissi iniziando la conversazione.

<<Sì, Alexis era splendida. Mi sono davvero impegnato con lei.>>disse prendendosi il merito della saggezza, bellezza e maturità della figlia.

<<Sì, certo>> e mi misi a ridere per le sue parole.

<<Kate>> ritornò serio lui <<Non dovevi fare quel regalo, non ce ne era bisogno. Lei ti vuole già bene.>>

<<Castle, volevo farlo e l'ho fatto.>>

Schiarii la voce. Non sapevo se quello fosse il momento giusto per dirlo, ma dovevo.

<<Castle, questo non era l'unico regalo.>>

<<Cosa? Gliene hai fatto un'altro?>>

<<Non è per Alexis, o meglio non proprio.>>

Presi la sua mano e la portai sulla mia pancia. I suoi occhi si illuminarono.

<<Sono incinta, Rick!>>

**FINE**

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