Non scrivo più, è vero.
O meglio, scrivo solo per me, quando ho da capirci qualcosa e senza scrivere non ci riesco.
Ma per il resto, non scrivo più.
Ho troppo da vivere, troppo da vedere, da conoscere, da imparare, da sentire, da comprendere.
Che forse troppo non è la parola giusta, ché la vita non è mai troppa ma solo intensa.
Non è mai troppa ma può essere troppo poca, e questo rischio non vorrei correrlo più.
Ho tentato, ho sbagliato, ho imparato e poi ricominciato.
E poi di nuovo.
E poi ancora.
Il ciclo è questo.
È bellissimo.
Ho ancora molto lavoro da fare.
Ma ci sono.
Parto e ritorno, e poi riparto ancora.
Che stare fermi a lungo non ha senso.
Non per me.
Piccolo pit stop oggi, poi riparto.
E poi torno.
Intanto vado.
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Abbiatene Cura
RandomNiente di diverso dal solito, solo io che tento di intrappolare la magìa, finché sono in tempo.