Eventi

16 2 0
                                    

Ero in autobus.
Un uomo cosiddetto di colore
Ha dato una spinta al controllore
Ed è sceso,
perché non aveva pagato.
Allora una vecchia, seduta comoda,
Con la sua vocina comica
Ha annunciato:
QUEL NERO È PERICOLOSO!
UN ITALIANO NON PAGA IL BIGLIETTO?
VA BENE, MA QUESTO DETTO
È PRESTO FATTO
A RENDERE TUTTI UGUALI!
QUESTI NERI CI SFRUTTANO,
QUESTI, DICO,
NON SONO EVENTI ACCIDENTALI!
E il controllore cercava di parlare,
Ma lei, che voleva comandare,
Continuava a strillare
Che si devono estinguere tutti.
SON BRUTTI E NERI
E NEL BUIO NON LI VEDI,
RAPINANO E STUPRANO...

Ma una volta
Andavo a scuola,
E salì il controllore.
Eravamo tutti bianchi,
Come il latte,
E stavamo stretti
Come sardine -
O come vacche al macello,
Fate voi...
Come si aprirono le porte
I pedoni scesero a frotte,
Mentre i re
E le regine,
E gli alfieri
E i cavalli
Inventavano scuse scarse
O si dividevano in masse sparse
E timbravano il biglietto,
O lo compravano,
E mentre l'autobus ondeggiava
Facevano un balletto,
Strano e un po' sospetto.

Poi si richiusero le porte,
E nessuno poteva più scappare.
Una ragazza, truccata
E mascherata a meraviglia
Dialogava con il tizio,
Che le parlava di multe
E numero dei genitori
E bla bla bla...

Magari, quella della vecchia
Era una scusa nuova
Per dire:
Mi scusi,
Faccia scappare anche me!

StronzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora