(bozza)

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La mia è una violenza costante. Le lacrime scendono con la cadenza di una coppia volteggiante sulla pista, un valzer.
Un carillon la quale melodia è dispersa e suona lontana e limpida, tersa.
Vivo la mia prigione con gli occhi girati e le mani andanti a dirigere orchestre di spettri, conoscitori di antiche melodie e vergogne ancestrali, segreti divini e vite mortali. Dunque a me che ho perso tutto, brindo e bevo un sorso del mio disgusto - e forse c'è anche un po' di bile, lì, forse anche un po' d'odio, a rimescolarsi con la rabbia che è tipica mia e dei vulcani.
Se non m'avete mai visto così è colpa di quella mia dualità che vi protegge, e che protegge me dal compiere atti sconsiderati, tipo lasciarmi andare.
Vivo la mia prigione intrappolandovi piccoli ricordi e desideri, una collezione di meri momenti e attimi e dispiaceri; ma invece di sentirmi a casa sto peggio di prima e giudico. Forse è meglio sognare e non avere mai.
Fatto sta che le mani mi tremano, e vedo solo nero, mentre tutto si fa buio e le gambe cedono io penso - mi ritrovo in uno stato assoluto di Tutto e poi Tutto si spegne e non penso più. Mi sveglio e mi agito, e quella mano che forse è mia e forse non lo è si fionda sul mio collo a sentire il caldo pulsare del sangue, per assicurarsi che la vita scorra ancora, lì, che il pensiero non sia del tutto perduto. Questo sperare muto spreca il mio tempo.
Poi le guardie, e in prigione è panico. Il primo pensiero che nasce da me, sgusciando via dal suo uovo di contorte umide membra e passando ponti elettrici è: non voglio svegliarmi domani.
E' solo che ripudio quello che mi viene offerto perché voglio di meglio - e sono disposto a crearlo - ma come posso evadere? Giuro che nessuna lacrima è mai stata tanto amara quanto me, tanto amara quanto questa libertà che cerco e che sembra sempre ricondurmi alla mia cella. L'incubo di un essere malato di umanità.

Non è che io cerchi di farmi artista o persona misteriosa. Ormai sento e basta, cedo a debolezze stupide e non penso più. Se quella poesia che non ho mai avuto dovesse tornare e chiedere di me, indicatele il cimitero, grazie.

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