6.CAPITOLO

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La mattina dopo mi sveglio con un mal di testa infernale, accendo il cellulare.

Cazzo!

Sono le 7:30, corro in bagno e vado in doccia mi insapono il più veloce possibile, mi risciacquo ed esco, metto una maglia lunga nera e dei skinny jeans blu strappati e infine mi asciugo i capelli. Non faccio in tempo a truccarmi che mi arriva un messaggio da Anne.

'Ei troietta ti aspetto fuori scuola, non fare tardi mi raccomando' leggo subito il messaggio prendo il mio zaino corro verso l'uscita ma sento la voce di mia mamma chiamarmi, mi giro.

"Katy non mangi?" mi chiede con una voce così carina.
"No mamma, sono in ritardo, devo correre che mi aspetta Anne"
"Dai va bene, a dopo tesoro" mi dice facendo segno con la mano.

Corro il più veloce possibile, corro.
Sono ormai 10 minuti che correvo e la gente mi guardava male.

Arrivo a scuola alle 8:05 e vedo Anne con un'espressione abbastanza innervosita.
"Scusami, ti prego perdonami non mi sono resa conto dell'orario, mi farò perdonare prometto"
Alle mie parole svanisce quel broncio che aveva sul viso e ci incamminiamo per il corridoio.

Vedo Harry che ha le mani sui fianchi di Victoria.
Che schifo che mi fa quel ragazzo, ieri ci provava con me e oggi ci prova con quella smorfiosa. Avevo ragione, quello è uno stronzo, un puttaniere che mi usa soltanto come pedina.

Anne nota la mia espressione triste e incazzata per il suo atteggiamento che ha avuto nei miei confronti e mi rassicura con un caldo abbraccio. Passo d'avanti a lui ma poco dopo mi sento tirare il polso, mi giro e vedo il suo viso a 5 centimetri dal mio.

"Che cazzo vuoi" gli dico super irritata e triste allo stesso tempo.
"Ei piccola, che hai il ciclo?" dice ridacchiando.

Lo fulmino con lo sguardo, levo la sua sudicia mano dove ha messo sui fianchi di quella poco di buono e corro in classe. Mi siedo e a un certo punto scoppio a piangere. Anne mi coccola e rassicura, è la migliore, mi sta sempre accanto nei periodi più cupi dove vorrei soltanto sprofondare in chissà che buco nero.

Passo sei ore stressanti e insopportabili.
Vorrei solo andarmene a casa. Suona la campanella ed esco per prima dalla classe quando mi sento una mano sulla spalla destra, è ancora lui.

"Che vuoi ancora da me, non hai da fare con quella puttana?" sul suo viso compare un sorrisetto malizioso mettendo in mostra le sue fantastiche fossette. Odio quando fa così, mi fa andare fuori di testa.
"Sei gelosa piccola?"
"Ma vaa" gli dico spingendolo.
Inizio a camminare veloce verso l'uscita ma me lo ritrovo davanti.

"Ancora ma che vuoi?" gli dico super innervosita.
"Ascolta piccola, non preoccuparti sono solo tuo" 
"Mh, si ma che mene frega di chi proprietà sei" dico alzando gli occhi al cielo.
"Se fossi solo mio non dovresti farti Victo-" non finisco in tempo la frase che mi prende per i fianchi, mi avvicina e mi sussurra all'orecchio. Che cazzo mi è passato per la testa. Mi sono contraddetta da sola. Merda!

"Tu sei solo mia piccola" non sapevo che dire mi tremavano le gambe e stavo per svenire, sembravo una rincoglionita, non gli rispondo annuisco e mi distacco.

//Spazio autrice//

Allora, innanzitutto inizio col scusarmi, non ho aggiornato per una settimana, mi dispiace tantissimo ma ho avuto problemi personali, la scuola...
Cercherò di aggiornare il più spesso possibile prometto.💕

Tanya xoxo

YOU & I  [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora