Suona la campanella e ora sto meglio, decisamente meglio...almeno credo. Cerco di ignorare i messaggi di Harry, voglio evitare di farlo preoccupare, ma a quanto pare ottengo l'opposto.
Scendo le scale, quando due braccia possenti e tatuate circondano i miei fianchi. Riconosco quei tatuaggi, quella croce sulla mano, quella rosa, quella sirena...quel ragazzo mi fa impazzire...
"H-Harry dimmi" dico abbastanza imbarazzata.
"Dimmi?? Da quando sei uscita dalla macchina non mi hai rivolto la parola...sono io il motivo di tutto ciò vero? Si, lo sapevo. Beh, almeno spiegami perchè stai così e se alla fine vorrai mollarmi, accetterò qualsiasi cosa pur che tu sia felice" dice chinando il capo.
"Harry io sto bene, sono solo un po stanca ho bisogno solo di riposare. E no, non hai fatto nulla, non darti colpe che nessuno ti ha mai dato. Ah, non ti lascio, tranquillo"
"Secondo me non è semplice stanchezza, è qualcosa di più, ma se non ti va di dirmelo fa nulla, l'importante è che alla fine stai meglio" dice rassicurandomi con un caldo abbraccio. Affondo la testa sui pettorali incredibilmente muscolosi del mio ragazzo e scoppio in un pianto profondo ma silenzioso.
Gli bagno trutta la t-shirt bianca facendo intravedere le sue due rondini sul petto."Andiamo a pranzo da me?" mi dice accarezzandomi la guancia.
Mi sposto da lui e mi asciugo le lacrime "Ho promesso di andare da Anne"
"Potete venire tutte e due da me a pranzo, ordino dal mcdonalds, per me non c'è problema, lo sai amore" appena sento uscire dalla sua bocca la parola 'mcdonalds' dico "Si" senza pensarci due volte.
"Vado ad avvisare Anne"
"Stai tranquilla piccola le mando un messaggio io"
"Va bene okay" sorrido.
Scendiamo le scale e andiamo in cortile. Anne non so dove si possa esser cacciata, ma cerco di pensarci il meno possibile.
"Ehm scusa comunque per la maglia" dico indicandogli la chiazza di lacrime sul petto.
"Stai tranquilla piccola sarà un piccolo ricordo che svanirà subito" ridacchia.
"Grazie per il supporto Haz davvero, grazie mille" corro tra le sue stupende braccia circondandogli fortissimo la vita.
"Di nulla piccola sei la mia ragazza, però ora allenta la presa che non riesco a respirare" dice con un tono lamentoso ma allo stesso tempo scherzoso.
"Si giusto, scusami mi sono lasciata andare troppo e non me ne sono accorta" scherziamo assieme.
"Stai tranquilla cucciola" dice stampandomi un bacio sulle labbra.
Tutti passano d'avanti a noi e ci guardano, ma sono io quella che attira l'attenzione di tutti, ma non mi importa.Non ho mai amato così tanto un ragazzo, mi fa un certo effetto boh ma è il mio ragazzo e lo amo da impazzire ed è quello l'importante, che a loro piaccia o no.
La mia vita è sempre stata diversa da tutte le persone. Da quando ero piccola e uscivo con quei cinque ragazzi, attorno avevo tante guardie del corpo che ora, sicuro, conoscendo Harry saranno aumentate. Miriadi di paparazzi che ci seguivano e riempivano di domande del tipo 'Da quanto siete amici?' 'C'è qualcosa tra voi oltre amicizia?' ma noi non li badavamo e cercavamo il più possibile di ignorarli.
Andavo da sola in giro con un paio di occhiali da sole, con macchine solo ed esclusivamente con i vetri oscurati, due omoni in giacca e cravatta con delle specie di auricolari a un solo orecchio, non ho mai capito cosa fossero...
Penso proprio che la mia vita sia 'peggiorata' in un certo senso.
Ora non sono solo una sua amica, o la sua frequentazione, ora sono la sua ragazza, camminare per le strade dell'Inghilterra sarà ancora più difficile passare inosservati.
Per tutti i film che si sono fatti meriterebbeto un Oscar.Essendo persone 'speciali' andiamo alla miglior scuola privata di tutta Redditch. Ad essere sincera mi sarebbe tanto piaciuto andare ad una privata di Londra ma sarebbe stara costosa il doppio, se non il triplo e economicamente non posso permettermelo.
Per una cittadina di provincia è del tutto normale aver già visitato la capitale del Regno Unito, ma non è così. Beh io non sono mai andata a Londra.
Beh si, strano per la ragazza di Harry Styles, ma non mi è mai piaciuto intromettermi nella vita e nel lavoro degli altri tanto meno delle persone più importanti della mia vita, a differenza di Anne che ha sempre seguito i ragazzi in tutti i tour e ha visitato parecchie città fantastiche come Miami, Los Angeles, New York, San Francisco etc...
"Ci sta passando a prendere Jake, Anne mi ha detto che è qui" mi volto e mi trovo Anne e Niall alle mie spalle.
"Mi avete fatta spaventare" dico toccandomi il cuore che iniziava ad accelerare il battito.
"Scusami...ho portato il biondo, va bene per voi?"
"Certo come no" dico accarezzandole la spalla.
"Ragazzi ecco Jake andiamo" alle sue parole prendo la mano del mio ragazzo e la stringo forte e entro subito sul sedile posteriore chiudendo la portiera del grande suv.
Arrivati a casa Styles, salutiamo e ringraziamo Jake per il passaggio.
Conosce tutti noi da quando i ragazzi vinsero le audizioni di XFactor UK.
È sempre stato gentile con me a differenza degli altri bodyguard.Subito dopo aver aperto la porta con la chiave sotto il tappeto, entra per primo il padrone di casa.
Si sente un'aria così accogliente e familiare.
Ha la classica casa di un inglese pignolo come lui. La villa enorme, con camere enormi, insomma tutto enorme.
Vedo dei pacchetti marroni di carta con una grande 'M' gialla. Capisco subito che era il pranzo, sicuramente avrà avvisato qualche altro suo omone per comprare tutto il necessario.Ci sediamo e prendo un sacchetto a caso, all'interno c'è un crispy mcbacon, patatine con maionese e un bicchiere piccolo di coca-cola.
Ringrazio il riccio con un bacio e addento il panino.Era da tanto che non mangiavamo tutti assieme e mi riempie il cuore di gioia vedere tutti felici, compresa me, beh si, mi è passato tutto, la felicità mi esce da tutti i pori e questo è tutto grazie al mio riccio preferito.
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YOU & I [H.S.]
FanfictionKaty Blane, una ragazza molto gentile e carina, con la migliore amica Anne Tomlinson, la sorella di Louis Tomlinson, vanno al loro primo giorno di scuola. Quando vede i quattro ragazzi, suoi vecchi amici, il suo cuore si riempie di gioia. Ma quando...