Quindicesima parte

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20 APRILE

Sta mattina mi sono alzata non felice, di più. Guardo l'ora: 10:27. CRIBBIO. SONO IN RITARDO. Io e Daniel ci eravamo messi d'accordo: oggi ci saremmo visti alle 11 davanti al suo albergo. Mangio qualcosa giusto per riempire quel buco che ho nello stomaco, mi vesto, mi trucco non molto, esco e corro. Manco dovessi andare a scuola ragazzi miei!

Sono quasi arrivata e vedo Daniel al telefono. Noto che ha una facciata preoccupata, quasi innervosita.

-Per favore! Ci deve essere per forza un'altra soluzione!...Si si ho capito ma non è poss...eddai Tyler! Ti ho spiegato quant'è importante per me! Non lo accett...Tyler? Pronto? Pfff- mette giù e sbuffa. Quando incrocia il mio sguardo noto che il suo si trasforma in un sorriso quasi tirato. 

-Ehi- mi dice dolcemente.

-Ehi. tutto bene?- gli domando preoccupata.

-Certo, solo qualche problema con mio fratello.

-Mh, vorrei dirti che ti capisco, ma sono figlia unica ahah.

-Beh fidati, è meglio così! E' bello avere un fratello o una sorella, non fraintendermi, ma ti hanno sempre quella capacità innata di farti innervosire per qualsiasi cosa ahahah.

-Mh. Mi piacerebbe provare ad avere u fratello o una sorella anche solo per un giorno!

-Beh, facciamo così: un giorno di questi te ne impresto uno dei miei, così mi faciliti un po' la vita e tu ti diverti un po'!

-ci sto- rispondo soddisfatta.

Ci incamminiamo intanto verso il centro, e poi ci dirigiamo verso il parco. Molto spesso ci fermiamo per delle fan che chiedono foto e autografi. Inutile dire che una ad una mi lanciavano occhiatine innamorate o sospettose. Avranno capito qualcosa?

-Secondo me oggi torni a casa e ti troverai una cosa come infiniti tag in post in cui ci siamo io e te insieme fotografati di nascosto. 

-Beh, trovo che sia dolce come cosa.

-Tu sei dolce.- mi dice. Senza pensarci due volte lo prendo e lo bacio.

Subito dopo però noto che il suo volto torna preoccupato. Mi viene in mente quindi quella telefonata che ha avuto Dan poco prima di vederci. Sinceramente non mi è ancora del tutto chiara la questione.

-Ascolta, ma quindi è tutto a posto con tuo fratello? Sei sicuro che non sia qualcosa di grave?

-Oh, si è che non so se lo sai, ma mio fratello maggiore Tyler è il nostro manager, ed è saltata fuori una cosa...e diciamo che quella cosa non doveva uscire proprio oggi...

-vuoi parlarmene?

Daniel si ferma alla prima panchina e mi invita a sedermi. Okay ora mi sto seriamente preoccupando.

-Ascolta, ti ricordi quando io e gli altri ti abbiamo detto che saremmo dovuti partire tra due settimane?

-Si certo.

-Ecco. Oggi mio fratello mi ha chiamato per avvisarmi che la partenza è stata anticipata.

-Ovvero? quando dovrete partire?

-Domani.- mi risponde guardandomi dritta negli occhi, come se lì dentro potesse trovare qualche risposta, qualche certezza. Ma, mi dispiace per lui, io non ho nulla di tutto questo al momento.

-Ma...ma come...come domani?

-Non lo so nemmeno io, so solo che ci mancano delle prove importanti da fare, e mio fratello non vuole saperne. Mi ha praticamente chiuso il telefono in faccia sta mattina. Perdonami se non te ne ho parlato prima, ma avrei voluto dirtelo stasera per riuscire a goderci tutta la giornata.

Improvvisamente non sentivo più nulla di quello che accadeva intorno a me, non sapevo cosa dire e le parole mi si rompevano in gola, quando però mi uscì qualcosa, e non so nemmeno io perché abbia detto questo:

-Pazienza.

Pazienza? Davvero bea? Cosa vuol dire pazienza? 

-Cosa?- mi guarda Daniel nella speranza di aver sentito male.

Ma adesso che ci penso bene, ha senso quello che ho detto. 

-Ho detto pazienza. D'altronde entrambi sapevamo che si trattava solo qualche differenza di giorni, e l'addio ci sarebbe stato in ogni caso, solo in giorni diversi.

Non so perché io stia dicendo e pensando tutto questo. Forse per paura di soffrire. Per paura di illudermi e di trovarmi alla fine solo con un mucchietto di frammenti del mio cuore.

-Hai ragione, ma pensavo ci saresti rimasta peggio, non so...forse è meglio così. In ogni caso, Bea sarò chiaro e diretto: a me piacerebbe provare una relazione a distanza. Io ci tengo a te e se la cosa è reciproca, potremmo provarci. Insieme.

Mi fermo un attimo a riflettere: sto frequentando il ragazzo che ho sempre sognato di incontrare. E' gentile, dolce, simpatico e premuroso. Insomma, è perfetto. Lui mi piace davvero, e so che può sembrarvi strano, ma anche se lo conosco (per davvero) da pochi giorni so di potermi fidare di lui.

-Si- rispondo decisa, sentendomi quasi stupida per aver lasciato trascorrere quel silenzio.

-Si, cioè che vuoi provarci?

-Esattamente. Voglio provare questa relazione a distanza, e so che ce la faremo.

Lui mi prende in braccio e mi fa girare. Appena mi mete ci baciamo, io lo bacio, lo bacio, e lo bacio ancora.

Successivamente riprendiamo a camminare, e dopo essere andati a mangiare degli arancini di un negozio lì vicino a dir poco buonissimi, decidiamo di raggiungere gli altri.

Dopo il consenso dei miei, invito poi tutti quanti a casa mia.

Quando arriviamo a casa mia mamma ci raggiunge subito.

-Oh santo cielo, ma quindi voi siete quei ragazzi di cui bea parla semp...- 

Mia mamma si accorge di me, lì dietro intenta a farle segno di finirla prima di peggiorare la situazione, e mi pare che abbia afferrato il concetto.

-Vabbè, vabbè, entrate pure! fate come foste a casa vostra- li accoglie tutti e 5 a trentadue denti.

-Grazie mille signora Myller- ringrazia Jack.

-Davvero gentilissima. Ah, e complimenti: ha fatto un ottimo lavoro con sua figlia- dice Daniel ammiccando.

Mentre io sono impegnata ad arrossire, mia mamma risponde con un -Ooooh, grazie mille. Lo so bene, quindi vedi di trattarmela bene- e ammicca a sua volta.

Perfetto. Appena i ragazzi andranno via mi aspetterà un bel colloquio tra mamma e figlia!

Passiamo la serata insieme tra pizza e e risate.

-Non so. Mi mancherete davvero tanto.- me ne esco con questa frase senza che nessuno se lo aspettasse. Difatti mi guardano silenziosi lanciandosi delle occhiate.

-Dan ma glielo hai detto tu quindi?- chiede Corbyn.

-Eh, d'altronde mi aveva sentito parlare con Tyler- risponde Dan.

-Bea, anche tu ci mancherai parecchio. Credici.- mi sorride Zach

-scusa, ma mi sembri così dolce e indifesa in questo momento. Perciò io ne approfitto- dice Jonah alzandosi improvvisamente, e senza preavviso mi raggiunge e mi abbraccia forte forte.

-Dai ragazzi. Abbraccio di gruppo!- si aggiunge Zach seguito poi da tutti quanti.

-Ragazzi vi voglio bene ve lo giuro, ma sto tipo morendo sotterrata!- esclamo ridendo.

Ridiamo tutti e ci rimettiamo a sedere, continuando la nostra pizza buonissima.

Ho cercato per tutto il tempo di sorridere e di mostrarmi orgogliosa di loro. Ma dentro stavo morendo: Daniel, da domani, non sarebbe stato più con me.


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