ventesima parte

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19 DICEMBRE 2019

In too deep

Spesso accade che l'amore arriva silenzioso, a piccoli passi. Non bussa nemmeno alla porta. si mette lì, in un angolino e aspetta che qualcuno lo noti. Magari c'è chi, troppo impaurito o troppo pauroso, non si avvicina nemmeno. Non ci pensa proprio ad avvicinarsi, significherebbe solamente l'ennesimo tentativo a vuoto. I più coraggiosi, invece, non appena scorgono la sua presenza, si gettano a capofitto tra le sue braccia, incuranti dei rischi che comporta e degli ostacoli che ci saranno da superare, e in quel momento, solo in quel momento, si assiste alla nascita del più pure e meraviglioso dei sentimenti, quello che ti alza su su più in alto del cielo e poi ti fa precipitare con tutta la sua forza. 

Ecco cos'è successo a me. Mi sono buttata in una cosa più grande di me, finendo poi con il cuore sotto i piedi. Non auguro a nessuno una sensazione del genere, nemmeno al mio nemico peggiore.

Ma sapete, dagli errori si impara. Ho imparato ad andare più piano con le cose, nelle relazioni. Ho conosciuto una persona straordinaria, Ryan, che ha saputo fin da subito accettarmi per quello che sono, e soprattutto non mi ha mai scaricata per telefono senza alcuno motivazione. Sì se non si fosse capito non l'ho ancora mandata giù, e non so se sarò mai capace di farlo. Daniel mi ha fatto passare dei mesi di merda (scusate il francesismo), e fortuna che c'è stato Ryan, altrimenti a quest'ora starei ancora sotto le coperte circondata da fazzoletti. Sai che c'è? Vaffanculo Daniel, vaffanculo a te e al tuo egoismo. Io ora sto..bene e tu adesso puoi solo guardarmi. 

Prendo il telefono. 

"Why don't we ha appena pubblicato un post" oddio. Ho ancora seriamente le notifiche attivate? Pff

Vado su contatti e chiamo Fede.

-Ei brutta acciuga, ti va di passare da me?- le chiedo DOLCEMENTE.

-Che c'è? Ryan ha da fare?

-Sei davvero simpatica. Comunque io volevo solamente vederti!

-Bea...

-Okay si è andato a vedere la partita di suo fratello...però io volevo davvero vederti! Te lo giuro!

-Ti credo ti credo, comunque mi dispiace per te ma anche io oggi sono occupata...alla giornata in famiglia non si può dire di no! Ti vuoi aggiungere? Ormai sei una di noi tanto.

-Umh, no grazie, mi sa oggi farò un po' l'asociale.

-Sapessi che novità.

-MA FEDE!

-*coff coff* DIMMI TUTTO!

-Sei una scema.

-Ti voglio bene dai.

-Anche io, credo. Dai vado, il letto mi aspetta!

-Corri corri!

-Ma anche no.

-Ahah, baci.

-Baci baci.

Riattacco.

Mi dirigo verso la cucina e mi preparo una bella tisana. Guardo la lavagnetta attaccata al frigo: "Ehy tu pommy, non ti scordare di me!" oddio, non lo avevo ancora cancellato? O forse non ho mai voluto farlo...vabbè il tempo passa, ormai è una storia vecchia. Prendo il cancellino e con rabbia tolgo quella scritta. Basta, basta, basta e ancora basta. Non è colpa mia se è successo tutto questo.

Scaccio vi i brutti pensieri e prendo la mia tazza calda. Mi siedo sul letto sulla mia coperta morbida. Musica, ci vuole musica. Guardo i miei dischi: questo no,questo l'ho ascoltato troppe volte, questo è rovinato, questo è depresso, questo è troppo allegro...Ma siamo seri? Meh, forse sono io che ho qualcosa che non va. In ogni caso ci vuole un vinile nuovo, d'altronde cos'ho da fare?

Mi preparo ed esco. Prendo il mio motorino e mi dirigo verso il mio negozio preferito, IL MIO TESORO. Parcheggio, mi tolgo il casco sistemandomi qualche ciuffetto fuori posto e prendo le chiavi. Schivo la gente qua e di là, svolto qualche angolo e finalmente leggo la scritta del mio paradiso: "I remember". Mi torna alla mente che io e Daniel ci eravamo promessi di venirci insieme un giorno. OH AL DIAVOLO MI SONO STUFATA DI PENSARE SEMPRE E SOLO A LUI! BEA SIAMO A DICEMBRE, E' IL MESE DELLA POSITIVITA' E DEI BUONI PROPOSITI, FAI QUALCHE SFORZO SUVVIA! Faccio un bel respiro ed entro. Il suono del campanellino mi allieta ed espongo il miglior mio sorriso al mio fantastico friend. 

-Ei James! Come stai?

-Oh no, anche nelle vacanze natalizie vieni a rompermi?- mi risponde l'uomo barbuto posando la rivista che stava leggendo sul bancone.

-Ah ah, lamentati quanto vuoi, ma sappiamo entrambi che sono la tua cliente preferita!

-Come darti torto?- ride.

-Eheh! Bene bene, cos'hai di nuovo per me?- mi appoggio al tavolo curiosa come una bimba di sei anni.

-Dunque, l'altro giorno mi è arrivato qualcosa che mi ha attirato l'attenzione e ho pensato a te. Aspetta un attimo.- va nel suo magazzino e torna con un foglietto con sopra qualche nome. Totalmente concentrato prende i suoi occhiali da lettura simili a quelli di mia nonna e una piccola risata mi scappa.

-Ridi ridi, che quando avrai la mia età ne riparleremo! Allora, Never mind dei Nirvana?

-Mi prendi in giro? Già preso mesi fa!

-Okay okay, Talking Book di Stieve Wonder?

-Eddai James, sai fare di meglio!

-Cosa mi dici di The freewheelin di Bob Dylan?

-Questo sì che è parlare! Vai, sento che mi ha già conquistata!

-Perfetto, vado a prenderlo.- e torna nel suo magazzino. Quando scompare così mi sembra che si catapulti in un mondo parallelo, mi fa morire.

Mi vibra il telefono: 

Ryan

ei tata, io fra un attimo sono libero. Ci vediamo?

Si certo, finisco una commissione e ci becchiamo sotto la statua del centro

perfetto, a dopo

a dopo

-Ahi ahi, mi sa che qui l'amore non può attendere! Dai corri!- mi dice James.

-Smettila!- gli rispondo ridendo. -però si hai ragione, devo correre.

Cerco il portafoglio nel mio zaino. Lo svuoto praticamente sul bancone, AH ECCOLO. Gli porgo i soldi, prendo il sacchetto, raccatto tutto quello che avevo buttato sul tavolo e volo via salutando James.

Arrivo davanti al mio motorino e prendo le chiavi, beh, più che altro le cerco. Dove diavolo sono finite? Perché oggi non trovo niente? Prima non trovo il portafoglio e adesso le maledette chiavi! ASPETTA, ma certo! Saranno rimaste sul bancone quando ho svuotato il mio zaino da James!

Ripercorro quindi per la terza volta la stessa strada, ormai solcata dal mio stesso cammino, raggiungendo il negozio. 

Entro senza neanche alzare lo sguardo, presa a chiudere la cerniera del mio zaino.

-Ei James, sono sempre io, scusa ma credo di aver dimenticato qui le mie chia- alzo lo sguardo e mi blocco. Davanti a me c'è un ragazzo. Non uno qualunque. E' biondo tinto, alto e con un accento inconfondibile. Eddai avete capito, no?

Mi cade lo zaino per terra.

Il ragazzo si volta verso di me.

-Bea.

-Daniel.

changed by you||Why Don't We ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora