diciottesima parte

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3 MAGGIO

♬Turn it off

Mi scatto una foto e la invio a Daniel. 

"Ei ei buongiorno" scrivo sotto l'immagine.

Sono passate un paio di settimane e con Daniel va davvero tutto alla grande, e lo so che è brutto da dire, ma è davvero strana questa cosa ahah. A parte gli scherzi, ci scriviamo e ci chiamiamo ogni giorno, non in quel modo morboso e appiccicoso, ma con la voglia di sentirsi vicini e di non pensare alla lontananza.

E' domenica ed in questo momento sono sull'autobus per tornare a casa. Ho fatto la spesa a mia mamma visto che lei era già impegnata. 

Spengo il cellulare e prenoto la fermata. Scendo e comincio a camminare a ritmo della canzone che è partita sul telefono. continuo a camminare guardando il marciapiede, persa nei miei pensieri, ma quando alzo lo sguardo una macchina della polizia parcheggiata davanti a casa mia attira la mia attenzione. Cosa ci faceva lì?

-Mamma?- entro preoccupata.

La vedo poi in salotto parlare con diversi agenti. -Mamma, che succede?- continua ad aumentarmi l'ansia.

-Tesoro- mia mamma sembra più agitata di me, e ciò non mi tranquillizza affatto.

-Ecco, è successa una cosa con tuo padre.- mi dice distrutta.

-Non sta bene?- domando,

-E' stato arrestato.

-Cosa? Perché?

-Ecco, vedi, ha fatto cose illegali.

-Cosa? Continuo a non capire!

Uno dei poliziotti mi guarda.

-Lei è la figlia di Marco Capaldi?- mi domanda.

-Sì, sono io.

-Suo padre  è stato scoperto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Spediva marijuana illegalmente all'interno di casse appartenenti alla sua ditta.

Mi si gela il sangue. No. Non è possibile. Tutti ma non papà. Non l'uomo che mi ha cresciuta.

Mi viene da piangere. Salgo in camera ignorando tutti e ignorando mia mamma. Prendo il telefono e chiamo la persona di cui ho più bisogno in questo momento: Daniel.

changed by you||Why Don't We ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora