𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞

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Mi ero addormentata, quando ad un certo punto vidi Jaden entrare in camera, tutto fradicio e con la camicia bianca appiccicata al petto.

"Beth, stai dormendo?" Disse il ragazzo a voce bassa, scattai in piedi e nascosi la sua felpa, con la quale avevo dormito, e gli risposi:

"No no, tranquillo, cazzo ma che hai fatto? Piove molto?" Il ragazzo riccio si tolse il giacchetto di pelle e lo appoggiò su una sedia, per poi dire:

"Diluvia cazzo, non piove!" Ridemmo entrambi. Jaden andò in bagno per farsi una doccia, e io rimasi in camera ad ascoltarlo cantare "Talking to the moon" di Bruno Mars mentre si faceva la doccia, era bravissimo, cazzo! Uscí dal bagno già vestito, dopo di ché scendemmo nell'atrio in attesa della cena. Mi sedetti vicino a Madison e Avani, che erano sedute su un divanetto a parte rispetto ai ragazzi che erano tutti seduti su uno solo.

"Allora? Come va con Jady?"

"Jady?"  Chiesi ridendo a Madison.

"Eh si, tu come lo chiami?" Mi disse lei con un finto broncio.

"Lo chiamo Jaden! Oppure se mai ci metteremo insieme lo chiamerò Puddin" Madison non appena dissi 'Puddin' sgranò gli occhi poi disse:

"Puddin? Come Har-"

"Come Harley chiama Joker, si, esatto" le completai la frase ridendo leggermente.

"Bello, mi piace!" Disse la bionda con espressione sincera. Alzai lo sguardo dal pavimento a Jaden, e vidi che stava parlando con Chase e Josh, ma non mi toglieva un attimo gli occhi di dosso. La cena iniziò circa dieci minuti più tardi, così ci accomodammo ad un tavolo tutti insieme.

"Allora, Elizabeth, mi giunge voce che vieni dal Bronx" mi disse Noen Eubanks, un ragazzo alto, bello e molto cute, dai capelli semi bianchi e semi marroni.

"Si, vengo da lí... Un postaccio"... Arrivò il primo ed iniziammo a mangiare i nostri spaghetti al caviale. A me personalmente il caviale non piaceva, ma me lo feci andare bene. Guardai Josh Richards per un po', poi decisi di domandargli:

"Hey Josh, perché quella volta a Los Angeles non mi hai rivolto la parola?" Il ragazzo biondino alzò gli occhi dal tavolo, poi mi sorrise e mi disse:

"Scusami per quella volta, ma modestamente, sono timido, molto, non parlo facilmente subito con una persona nuova" capí, così gli dissi:

"Capito, tranquillo, avevo intuito che fossi piuttosto timido dal vivo" il ragazzo mi sorrise, poi riprese a mangiare gli spaghetti.

"Hai scelto quale lato del letto prenderti?" Mi disse ad un tratto Jaden in uno orecchio

"Si, prendo quello di sinistra, che dà su Miami... Sempre se non ci vuoi stare tu!" il ragazzo scosse la testa. Finita la cena e terminato anche il dolce il sonno prese il sopravvento così dissi:

"Ragazzi, buonanotte, ho molto sonno, vado a dormire" salutai tutti, poi mi diressi all'ascensore. Arrivai davanti alla porta ed entrai in camera. Mi buttai a peso morto sul letto, poi, quando mi resi conto che mi stavo per addormentare sul serio, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte. Mentre ero ancora in dormiveglia sentí la porta della camera aprirsi e richiudersi molto silenziosamente, era Jaden che cercava di non svegliarmi.

"Tranquillo, non sto ancora dormendo" gli dissi per tranquillizzarlo

"Ah ok, pensavo dormissi!". Il ragazzo si mise un paio di pantaloni della tuta, senza niente sopra e si mise sotto le coperte. Passarono dieci venti, trenta minuti, e il sonno sembrava svanito nel nulla, così:

"J, stai dormendo?"

"No, non ci riesco" mi disse il riccio.

"Nemmeno io" risposi. Sentì il riccio girarsi a pancia in su, così mi avvicinai un po' a lui. Quando fui abbastanza vicina, mi appoggiai con la testa sulla sua spalla sinistra, strappandogli un sorriso. Parlammo per una diecina di minuti, fin quando il dio Morfeo non ci accolse nelle sue braccia, facendomi addormentare attaccata a Jaden.

𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐚𝐧𝐝 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐧 | jaden hosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora