𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐦𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫𝐞?

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Le lacrime iniziarono a scendere dal mio viso come il sangue cola da una ferita fresca, le mie gambe iniziarono a tremare e a diventare molli, caddi a terra reggendomi con le braccia al lavandino di marmo freddo. Non riuscivo a crederci: io, Jaden, un bambino... Non era possibile... Non poteva esserlo! Ad un tratto sentì bussare: "Beth, Beth tutto bene?" Mads aprí la porta, mi trovò in ginocchio, a piangere, a disperarmi, tenendo il test positivo tra le mani. Si precipitò su di me abbracciandomi e dicendomi: "Andrá tutto bene... Andrá tutto bene" dopo poco arrivò anche Indiana, la quale mi prese una mano e iniziò a stringerla con fare rassicurante. E ora come lo dicevo a Jaden? Stavamo insieme da pochissimo, io non conoscevo nemmeno sua madre! Mia madre lui l'aveva conosciuta quando mi aveva accompagnata a prendere la mia macchina, ma io sua madre, non l'avevo mai nemmeno sentita nominare. Il panico iniziò a prendere il sopravvento facendomi piangere ancora più forte tra le braccia di Mads.
Le ragazze riuscirono a tranquillizzarmi, e pranzammo. Mangiai davvero poco, nonostante tutto. "Dai Bryce! Smettila cazzo!" Sentí dopo poco, dietro alla porta, Jaden ridere e sghignazzare accompagnato da Tayler e Bryce. Mi morsi il labbro inferiore per non piangere di nuovo avvertendo la sua voce, poi Indiana prese il mio volto tra le mani: "Ce la puoi fare, ok?" Io annuí con la testa, poi lei mi diede un bacio sulla fronte lasciandomi poi andare ad aprire la porta ai tre ragazzi. "Puddin, possiamo parlare un attimo?" Jaden capì subito che qualcosa non andava, e lo stesso valse per Bryce. "Tutto ok?" Mi chiese il ragazzo con il tatuaggio sulla coscia, io scossi la testa "Beth, vieni di sopra, parliamo sopra" Jaden mi prese la mano e, con calma, mi portò al piano di sopra, in camera nostra. "Hey, che hai? Che è successo?" Fu impossibile trattenermi, ricominciai a piangere a dirotto. "J-J-Jaden i-i-o" "Hey, riprendi fiato, calma e ripeti" mi disse con fare rassicurante "I-i-o sono..." Non riuscí a terminare la frase e mi buttai tra le braccia del mio ragazzo, il quale mi strinse forte, poi mi disse all'orecchio: "incinta vero?" Annuí con il capo lievemente, Jaden mi afferrò la testa con una mano, poi, con mia grande sorpresa, le lacrime conquistarono anche lui. Era davvero un bel casino, io e lui, genitori, a diciotto anni appena compiuti. "Risolveremo tutto, te lo prometto" mi disse stringendomi. Fui io a sciogliere l'abbraccio per poi guardarlo negli occhi e chiedergli: "Che cosa pensi sia meglio fare?" Jaden fece spallucce, poi asciugandosi le lacrime con i polpastrelli, disse: "Beth, io credo, che d-dovresti... abortire" lo guardai con aria triste e delusa, ero sicura che mi avrebbe detto di abortire, ma speravo che cambiasse idea all'ultimo... "J, i-io volevo partorire poi darlo o darla in adozione" il ragazzo mi guardò, prese il mio volto tra le sue mani, mi strinse e se di nuovo, facendo combaciare le nostre fronti, poi mi disse: "Si, forse hai ragione". Rimanemmo abbracciati per un po', sconvolti da quella notizia così tragica ed inaspettata.

𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐚𝐧𝐝 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐧 | jaden hosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora