Londra, 2008

52 3 0
                                    

Londra, 2008


Erano anni ormai che lui e Peggy avevano consegnato le dimissioni al Triskelion, ritirandosi nel verde della campagna inglese, lontani dalla vita caotica della metropoli lasciando l'impero nelle mani fidate di Nick Fury, che dal '95 assolveva egregiamente il suo dovere all'ombra dell'aquila dello SHIELD, forse con qualche paranoia e segreto in meno di quelli che Steve ricordava.

Il lascito della prima generazione veniva portato avanti da sangue più giovane del loro, mentre il mondo continuava a scrutare il cielo limpido senza nessuna preoccupazione per la testa, inconsapevoli della protezione data loro dall'ombra dello scudo che da decenni li nascondeva agli orrori del cosmo.

Steve aveva raggiunto i novant'anni continuando a dimostrarne sempre una ventina in meno, soffiando sulle candeline circondato da figli e nipoti, mentre dall'altra parte dell'oceano il cielo si illuminava a giorno con i fuochi d'artificio per celebrare il 4 luglio.

Howard aveva sollevato la cornetta da Santa Monica appositamente per fargli gli auguri, sorridendo quando aveva percepito la voce di Maria in sottofondo che rimproverava il marito per aver mescolato di nuovo l'alcol con le pastiglie per il cuore. A distanza di qualche ora era giunta una videochiamata via Skype da parte di Natasha, che vantava ottant'anni sulle spalle dimostrandone appena cinquanta, facendogli gli auguri per poi girare la fotocamera ed inquadrare James che lo salutava dal terrazzo con la Torre Eiffel ben visibile sullo sfondo. Il fratello gli aveva augurato buon compleanno facendogli il saluto militare con le dita di metallo, per poi ravvivarsi i capelli brizzolati con un gesto distratto della mano, mentre con l'altra si spupazzava Liho[1] che, con l'indifferenza tipica dei gatti, continuava a giocherellare con il posacenere insensibile alle coccole del padrone.

Michael e Sarah erano tornati da New York per l'occasione, portandosi dietro fidanzata, marito e figli come non succedeva ormai da anni, mentre Steve si era sorpreso nel vedere un taxi in arrivo dall'aeroporto frenare sul vialetto di casa facendo scendere Sharon, di ritorno da Washington DC con la carica di 13 sulle spalle, che aveva approfittato del Jet privato di Tony per passare a dare un saluto, mentre quest'ultimo aveva colto l'occasione per presentare agli zii adottivi la neo-fidanzata, facendo spuntare un sorriso genuino sul volto di Steve quando Pepper gli aveva teso la mano sorridendo imbarazzata.

Era stato al momento del dolce che Steve aveva trovato il coraggio di chiedere a Tony come procedesse il lavoro alle Industries, cercando una conferma ai sospetti sul Jericho, nonostante sapesse da anni che Howard aveva liquidato Stane consegnato le chiavi del regno al figlio.

Tony aveva scherzato con immancabile sarcasmo ribadendo che stava diventando vecchio e che doveva trovare il modo per restare aggiornato sui tempi, confermandogli che negli ultimi mesi la sezione armamenti aveva avuto un drastico ridimensionamento e che, sistemando l'ufficio del padre durante il trasloco nella sede di Los Angeles, aveva avuto un'intuizione interessante rispolverando il vecchio plastico della Città del Futuro.

Il nipote aveva affermato di essere elettrizzato all'idea del dove l'avrebbe condotto la scoperta e Steve, consapevole che dagli Stark ci si poteva aspettare solo meraviglie, attendeva fiducioso e scalpitante il giorno in cui Tony avrebbe raggiunto la soluzione a quel rompicapo rivoluzionando il mondo.



Note:

1. Il gatto nero randagio che Natasha adotta nei comics.

La vie en rose [Endgame - Time travel / What if?]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora