Capitolo 3

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" La gente vuole noi perché il dolore è interessante..."

Francesco's pov

Eravamo in treno da ormai 6 ore, ne mancavano circa altre 2 per arrivare. Paola dormiva su di me, era così graziosa mentre dormiva. Non volevo muovermi in alcun modo perché non volevo svegliarla: mi aveva detto che c'era qualcosa che non andava il punto è che non mi aveva detto cosa non andasse. Ad un tratto il suo cellulare vibrò, vidi che le era arrivato un messaggio da un certo "Gio" ; chi era? Di sicuro non me ne aveva mai parlato. Cosa voleva? Era una di quelle persone che la trattavano male a scuola? No, impossibile di certo lo avrebbe bloccato e non salvato con un soprannome. Volevo leggere il messaggio ma lei si svegliò.

Paola's pov

Alzai lo sguardo e vidi Francesco che mi sorrideva con i suoi occhi azzurri. Feci lo stesso con lui. Notai solo allora che mi ero addormentata sul suo petto.
P "Scusa Cesco" dissi alzandomi.
F "E di che?" sorrise.
Caro che era. Finalmente si rilassò un po' e chiuse gli occhi.
Io intanto presi il telefono e vidi un messaggio di Gio. Cazzo. Cosa aveva combinato?
" Holly ti prego appena arrivi vai al binario 7. Ci vediamo lì. Non portare nessuno, saluta qualcuno di caro e muoviti ti prego."
COSA? ERA IMPAZZITO? Lo sapevo che era nei guai ma non voleva dirmi niente e stavo sclerando. Provai ad addormentarmi ma non ci riuscii. Ero troppo preoccupata e ansiosa.
Finalmente arrivammo presi la mia valigia e andai da Cesco
P "Cesco ti voglio bene" dissi e gli diedi un bacio sulla guancia. Poi mi allontanai appoggiandomi un dito sulle labbra. Lui rimase lì. A guardarmi ma non disse nulla. Mi fece ciao con la mano e si avviò con gli altri.
Corsi con la mia valigia al binario 7 appena arrivata lo vidi. Buttai la valigia da una parte e corsi verso di lui. Mi buttai tra le sue braccia e lui mi strinse forte a sé. Quanto mi era mancato il suo profumo, la sua felpa, il suo dopobarba, l'odore del suo shampoo. Conoscevo tutto di lui. Dopo circa due minuti mi staccai, ripresi la mia valigia e notai che aveva un livido sul labbro superiore, stavo per chiedergli qualcosa ma mi fece segno di stare zitta con sguardo allarmato.

SPAZIO AUTRICE
Heyyy, spero vi stia piacendo questa storia. Se ce la faccio (e se vi interessa) stasera posto il continuoooooo.

Scusate per il sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora