Capitolo 17

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"Perdona tutti i miei peccati,
  padre, prima di vedere il
  sole tramontare, prima che
  il mio cuore cominci a gelare..."

Flashback di Paola

Ogni famiglia perfetta ha il suo punto nero. Quello che non vorrebbero mai accadesse, e soprattutto che nessuno lo venisse a sapere.
Avevo 15 anni, ero depressa, frequentavo compagnie sbagliate e avevo già tentato il suicidio. Faceva male pensare a quella vecchia me, ma quelle urla mi riportarono indietro a quel periodo che ricordavo nero, buio, orrendo, da dimenticare.
Ero in un vicolo con le cuffiette; me e la musica, nient'altro. Avevo il volume al massimo, per questo non sentii le grida di un ragazzo che veniva pestato a sangue fino a che svoltai e vidi tutto, c'era una pistola per terra, la presi e sarai 1,2,3 colpi colpendo solo di striscio l'aggressore del ragazzo.
Lo sguardo dei miei, quello dell'avvocato, quello del procuratore e  quello del giudice increduli al fatto che una come me avesse avuto il coraggio di sparare. Dopo quello i miei genitori rimasero traumatizzati e non mi fecero più uscire di casa per 1 anno. Io mi fingevo tranquilla, ma non capivo come avessi fatto a sparare. Da allora non avevo più preso in mano un'arma.

Fine flashback di Paola

Guardai Giulio mentre si affacciava al vicolo.
? "Giulioooo. Ti abbiamo visto! Dai vieni a vedere come pestiamo il tuo amico"
Sentii un paio di pistole che venivano ricaricate.
? "Forza, butta giù quella roba. Tanto non la sapresti usare."
L "Dici? Ti va di provare?"
? "Oh, dai. Siamo 5 contro 1. Vuoi essere riempito di piombo?"
L "Mi basta un colpo per farti fuori"
? "Buttala giù o riempiamo il tuo amico di piombo"
Io in tutto ciò sentivo e basta. Non avevo visto Giorgio, ne chi ci fosse e che tipo di arma avessero. Ma questa volta ero più preparata. Avevo qualcosa da difendere e nessuno, dico nessuno, mi avrebbe tolto le 2 persone a cui tenevo più al mondo.
L "Siete solo dei cazzo di codardi. Scommetto che ti cagheresti in mano al solo pensiero di doverti battere con me e Giorgio senza armi."
Stava cercando di fargli mettere giù le armi. Dovevo solo aspettare il mio momento.
? "Ok, vediamo: tu butti la pistola alle tue spalle e subito dopo lo faremo anche noi. Hai la mia parola."
L "Bene."
Buttò la pistola verso di me in modo che parve del tutto casuale. La raccolsi e mi assicurai che fosse carica, dopodiché me la infilai nella cintura.
I membri della gang, con mia sorpresa, buttarono le armi dietro di loro come concordato.
? "Ti do 20 secondi per provare a slegare l'amichetto poi cominciamo"
Sentivo Giulio che provava a slegare Giorgio. "
Cominciarono a picchiarsi, ad un tratto sentii Giorgio urlare. Strinsi la pistola e mi affacciai sul vicolo tenendo la pistola dritta davanti a me.
Vidi un ragazzo che estraeva un coltello dal corpo di Giorgio e tutti che picchiavano sia lui che Giulio.
P "Fermi!"
Si girarono tutti a guardarmi.
? "E questa è?"
M "Cazzo! Giulio sei un coglione! Come hai potuto portarla!"
P "Metti giù quel coltello!"
? "Oppure mi spari?"
Risero tutti. Non ci pensai due volte, presi la mira e saparai. Colpii perfettamente il manico del coltello che il tipo teneva in mano. Il coltello cadde e rimasero tutti zitti a guardarmi.
? "Ok, possiamo contrattare no?"
P "Vi allontanate da Giulio e Giorgio, ce ne andiamo e non vi denuncio per aggressione e tentato omicidio."
? "Ma voi avete un debito. Il tuo amico ha ucciso Nick."
P "Lo hai accoltellato, debito chiuso."
? "Cosa mi garantisce che non ci denuncerai?"
P "Non voglio guai ne problemi."
? "Ok, ok ce ne andiamo. Ma sappi che se ti incontro per strada potrei non essere propriamente gentile."
P "Come vuoi, puoi solo provarci "
Si girò e andarono via. Corsi da Giorgio in un lago di sangue che scendeva lentamente dal suo petto. Era solo una ferita superficiale grazie al cielo.
P "Giorgio! Dimmi che stai bene!"
M "Holly, vattene. Ti prego. Vai via!"
Non capivo. Poi sentii uno sparo. Mi buttai dietro un cassonetto aiutando Giulio a spostare Giorgio.
P "Che cazzo era?"
L "Non lo so, non lo so!"
M "Dovete andare via! Ok?"
Mi alzai lentamente per vedere oltre il cassonetto e c'era uno dei membri della gang in piedi con una pistola in mano.
P "Non erano questi i patti!"
Lo urlai con tutta la voce che avevo.
? "Gli altri sono dei coglioni! Nick non è morto per niente chiaro?"
Giulio si mise su un lato del cassonetto e sparò verso il tipo. Colpì la mano del ragazzo, che però, per il dolore, premette il grilletto. Il proiettile andò a vuoto, la pistola cadde a terra e il tipo scomparve dal vicolo in meno di 5 secondi.

SPAZIO AUTRICE:
Siete in tanti che state leggendo questa storia e vi ringrazio molto ma una stellina non me la lasciate mai❤️😂®️

Scusate per il sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora