Capitolo 13

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"Vorrei toccarti, imparare a fidarmi
  strapparmi il costume e poi confondermi con gli altri..."

Giorgio's pov

Mi girai e vidi una figura scura, seduta su una sedia; sobbalzai.
Stavo per aprire bocca quando il tipo parlò.
? "Sh-sh-sh, non vogliamo che la nostra Holly si svegli no? No, certo che non lo vogliamo. Quindi stai buono e non agitarti"
M "Chi cazzo sei? Sparisci!"
? "Eddai, Gio facciamo un accordo ok? Io non dico a Paola di Margherita e tu sparisci. Mi sembra equo no?"
Da quanto tempo era lì? E come mi conosceva? Non capivo se fidarmi o meno. Così andai verso di lui con aria minacciosa,gli avrei tirato un paio di pugni e via.
? " Oh no, mio caro. Non ti conviene farti spaccare quei belli zigomi da me. No, no. Ti ho detto cosa voglio basta dire di sì."
Mi fermai un attimo e poi pensai che non potevo farmi intimidire da un perfetto sconosciuto. Gli arrivai davanti e lui si alzò: era alto almeno 10 centimetri più di me e aveva delle braccia enormi. Un brivido mi percorse la schiena.
? " Senti se te ne vai via, a casa tua, ora potrei romperti solo un braccio invece di due."
M "Non ho idea di chi sei e non me ne frega comunque niente. Vattene."
Provò a tirarmi un pugno a mi abbassai e lo feci squilibrare, ne approfittai per tirargli un pugno sulle costole. Si girò velocemente e mi tirò un pugno nello stomaco e caddi a terra, mi rialzò di peso e mi tirò due o forse tre pugni sul viso, non lo so, caddi a terra stremato.

Paola's pov

Mi svegliai alle 6 quella mattina perché non riuscivo a dormire, mi girai per vedere Giorgio ma lui non c'era. Mi alzai di scatto,  e lo chiamai. Niente. Corsi in cucina e non lo vidi da nessuna parte, guardai in tutte le stanze e non c'era, presi il telefono lo chiamai ma nulla. Mi buttai sul divano e allora lo vidi...c'era qualcuno a terra in giardino. Uscii velocemente, era lui. Mi inginocchiai vicino a lui e vidi che aveva dei lividi sul viso, respirava affannosamente.
P "Gio?"
Aprì gli occhi, si guardò attorno spaesato e provò ad alzarsi, io gli diedi una mano. Andammo in salotto e ci sedemmo sul divano.
P "Ma che cazzo è successo?" dissi guardandogli il viso di nuovo pieno di lividi.
M "Io non ne ho idea...ieri sera sono uscito per fumare e ho visto un tipo seduto su quella sedia..."
P "Come? Ma chi era? Come era?"
M "Era altissimo, aveva un accento straniero e poi boh, cioè era buio e aveva il cappuccio. Non l'ho visto bene "
P "Cosa voleva da te?"
Lo vidi incerto, probabilmente non voleva dirmelo e sapevo che avrebbe mentito.
M "Lui voleva che me ne andassi..."
Non mi stava guardando negli occhi, non mi aveva detto tutto. Mi alzai presi del ghiaccio per l'ennesima volta e glielo porsi.
P "Potremmo sporgere denuncia..."
M "No! Cioè meglio di no, non vorrei che la situazione peggiorasse..."
P "Di cosa hai paura esattamente?"
Non rispose, solo allora mi accorsi di quello che avevo detto; non potevamo sporgere denuncia, mi ero dimenticata che Gio aveva...facevo fatica solo ad immaginarmelo lui che prendeva una bottiglia e...non riuscivo a pensarci.
P " Scusa... "
M " Tutto ok, tranquilla."
Disse mentre si appoggiava il ghiaccio sulla guancia. Ormai erano le 8 passate così decisi di chiamare Giulio per sapere come stava.
P "Se mi cerchi sono in camera a chiamare Giulio"
M "Ok"
Entrai in camera e chiamai Giulio.
L "Pronto?"
P "Ciao Giu! Come stai? "
L "Bene, bene dai. O domani o dopodomani vi raggiungo"
P "Oddio, sì. Vuoi che ti venga a prendere in stazione?"
L "Tranquilla, dovrebbe pensarci Giorgio."
P "Ok"
L "Cos'è successo?"
P "Come, scusa?"
L "Non mi hai chiamato per questo lo so. Cosa c'è che non va?"
P "Nulla..."
L "La tua voce ti tradisce. Dai a me puoi dire tutto, lo sai"
P "Hai ragione, beh ieri sera Giorgio è uscito per fumare mentre dormivo e ha fatto a botte con qualcuno...non mi vuole dire ne chi ne perché...io...lui...cioè non so se si fida di me, non capisco..."
Cominciai a pensare al giorno prima quando mi aveva baciata e a quando mi aveva detto che mi amava...avevo paura di averlo solo sognato.
L "Ha fatto a botte?Ancora? Sul serio? E con chi che la non conosce nessuno?"
P "Non lo so, non lo so! Gliel'ho chiesto ma ha divagato...Giulio io, io non so che fare! L'ho portato lontano da Roma per evitare problemi ma...sta andando tutto di merda!"
L "Holly, calmati. Sabato vengo su e ci parlo io. Non preoccuparti."
P "Si, scusa. Hai ragione. Grazie Giu"
L "Prego, e non preoccuparti. Andrà tutto bene"
Uscii dalla stanza che mi sentivo meglio. Ero più serena.
Giorgio era in salotto che guardava la TV, mi sedetti accanto a lui e mi guardò con quei bellissimi occhi color nocciola mentre appoggiava la testa sulla mia spalla.
M "Ti va se stasera usciamo?"
P "Ok, dove vuoi andare?"
M "Mmm, potremmo andare all'Arena e poi fare un giro per le piazze..."
P "Ok"

SPAZIO AUTRICE

Ciao guys, questa sarà l'ultima parte della storia per quest'anno. Spero abbiate passato un buon natale e vi auguro un felice anno nuovo 🖤.

Scusate per il sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora