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Crowley's pov

Ma cosa pensavo quando gli ho detto di venire nel mio ufficio?!

Tutto è iniziato con quella stupida ragazzina, che tanto umana non è, e che mi ha spinto ad andare al piano superiore.

Credevo avesse combinato qualcosa, invece voleva farmi incontrare questo ragazzo.

Sinceramente, era da un po' che volevo discutere con lui sul suo rendimento scolastico e comportamento...

...ma non credo sia possibile.

Appena mi ha visto, è sbiancato completamente, aveva una paura di me, la sua ansia era palpabile.

Eppure, qualcosa mi dice che non era una paura comune, c'era qualcosa dietro.

Beh, non che importi ora che SI TROVA NELLA MIA STANZA!

Quando ha perso conoscenza ero così preoccupato che l'ho portato istintivamente nel mio letto, per farlo riposare e aspettare che si riprenda.

Ma in questi cinque minuti non sono riuscito a non guardarlo. Il suo corpo è così esile, per quanto in realtà non sembri, e pesa anche meno di quello che era la mia aspettativa.

I capelli bianchi paiono a volte argentei, a seconda della luce della camera, varie ciocche incorniciano il suo viso delicato.

Gli ho sciolto i capelli, riponendo il nastrino rosso sul comodino, per farlo riposare meglio. Ora quei lunghi fili bianchi sono sparsi sul cuscino, e quasi non si distinguono a causa del loro colore.

Per non parlare della pelle pallida e liscia. L'appellativo di vampiro gli calza a pennello.

Io invece vengo considerato dagli alunni come un normale umano, tutti mi lodano per la mia estrema gentilezza e pazienza.

Sospiro, conoscono solo una parte di me.

Probabilmente, anche Bathory sarà rimasto abbagliato dalla mia facciata.

Mi era già capitato che alcuni ragazzi si innamorassero di me, ma nessuno è mai riuscito a comprendermi, a vedere la mia anima oltre al corpo.

Mi distendo sul letto a due piazze, metà del quale è occupata dal ragazzo ancora incosciente, e mi volto a guardarlo.

È davvero strano vederlo così rilassato. È stato un preda all'agitazione per tutto il tempo, che ora vedere questo sua apparenza tranquilla, non so, mi rassicura, calma anche me.

Vorrei proprio capire cosa aveva in mente quella stramba quando mi ha detto di salire su...

Non avrà mica pensato che noi... no no ma che dico!

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Okey, è probabile, anzi sicuro, che abbia pensato quello.

Sento di essere arrossito lievemente, e istintivamente porto le mani sulle mie guance.

Sono bollenti.

Okey, leviamo quel lievemente...

Sapeva che avrei incontrato lui, lo sapeva, fin da quando la conosco è sempre stata misteriosa, e ha sempre predetto quello che mi sarebbe accaduto se avessi agito in un certo modo.

Col tempo ho imparato ad assecondarla, certe volte mi ha aiutato ad uscire da situazioni pericolose o comunque a non farmici finire dentro.

Pensando a quei giorni, ora che ci faccio caso una volta proprio non ho capito cosa volesse da me.

Mi aveva chiesto di aiutare un ragazzino in difficoltà, ma oltre a quello non mi pare ci fosse un secondo fine.

Ma ho come l'impressione che esista, semplicemente non riesco a vederlo...