●{My First Kiss}○||●MikaYuu○||●Sirius-chanSC○

{22}

Ferid's pov

«Ahh~» è questo il suono che esce dalla mia bocca quando l'uomo dai capelli bicolore mi sfiora un capezzolo.

«Sei davvero sensibile...» commenta malizioso lui, uno sguardo accattivante e leggermente sadico illumina il suo volto mentre si passa la lingua lungo le labbra.

Poco alla volta mi solleva la maglia, scoprendo le mia pelle pallida, e inizia a sbottonarmi i pantaloni con avidità.

Le sue mani scivolano sul mio corpo, mentre mi porto una mano davanti la bocca, un po' per coprire il rossore delle mie guance e un po' per evitare di emettere altri suoni strani.

Siamo entrambi seduti sul letto nella camera del preside, il quale, appena mi sono svegliato dopo un sonno di un'oretta, mi ha assalito, letteralmente.

Come siamo arrivati a tutto questo?

-2 ore e mezza prima-

Sto davvero incazzato...

Voglio prendere a botte qualcuno...

Ma certo, perché non chiedere a Mika?

Sorrido maliziosamente al pensiero, mentre cammino per il corridoio del quarto piano, dirigendomi verso le scale.

Sto per svoltare l'angolo, quando una figura maschile e decisamente più grande di me mi si para davanti, con un'espressione alquanto infastidita.

I-i-il preside?!

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, il respiro diventa irregolare, mentre l'ansia cresce, pronta ad inghiottirmi nella sua confusa oscurità.

Non appena sollevo lo sguardo, i suoi occhi incrociano i miei, e mi ipnotizzano.

«Buongiorno, lei deve essere Bathory, giusto?» chiede lui, resosi conto della mia presenza, e accenna un sorriso, facendo scomparire quell'espressione accigliata e scorbutica di poco prima.

Oh cazzo... che qualcuno gli abbia detto qualcosa?

Che faccio?? Sono fottuto!

Dovrei salutarlo ma se poi mi chiede se le cose che gli hanno riferito sono vere mi porterebbe nel suo ufficio cosa gli potrei rispondere si no forse ma che cosa dice iooo aiuto sono fottuto fottuto fottuto mi ucciderà come minimo verrei cacciato quel dannato di Mika se la vedrà con me gli ha sicuramente rifilato tutto e dire che stavo giusto per andare a sfogarmi...

Tra frasi che vanno e vengono, correndo veloci come pantere, il mio flusso di pensieri si fa ancora più confusionale di quanto non lo sia già.

Mi accorgo di essere stato zitto un minuto buono solo quando sento uno schiocco di dita. Il preside mi guarda in modo strano, perplesso, le sue dita davanti alla mia faccia.

«Ah! B-buongiorno anche a lei, preside Eusford...! Ahaha...» balbetto e rido nervosamente, ho sempre cercato di evitarlo, ma stavolta non ho proprio scampo.

Sono giunto al capolinea.

«Sa, non sono mai riuscito a parlarle di persona...» inizia a dire, continuando a guardarmi confuso, mettendomi una mano sulla spalla «...che ne direbbe di fare quattro chiacchiere nel mio ufficio?»

OHCACCHIOCACCHIOCACCHIO.

LO SAPEVO, MALEDIZIONE!

«Aha... mhm...o-okey...» annuisco lievemente, non sapendo bene come rispondere, e lo seguo leggermente cupo, il volto bianco dalla paura.